Capitolo 19

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Ashley

Mi è dispiaciuto un sacco non aiutare Alaska nella sua impresa.
Ma non riesco nemmeno ad uscire dal mio letto.
Ho il cuore spezzato,le gambe pesanti,e una gran voglia di piangere.
Ma ormai ho finito tutte le lacrime.
Odio essere presa in giro.
Per anni,siamo stati insieme.
Sostenendoci.
È sempre stato Harry&Ashley
Ora ci sono solo io.

Mi alzo dal letto con una gran voglia del suo profumo.
Apro il suo armadio e prendo una felpa che è rimasta lì.
Torno sul letto e mi siedo abbracciandola.

"Perché..?",sussurro guardando la felpa.
Poi,una cosa mi colpisce.
Da una tasca fuoriesce un pezzo di carta.

Che si rivela,poi,una lettera.
La apro con il cuore che batte forte.

Amore mio,

Sono stato stronzo in questi ultimi giorni,lo so. Ma come potevo dirti che dovevo andarmene?
Senza di te.
Io ti amo,davvero. Ho preferito ricordare la nostra storia che rovinarla negli anni avvenire.
Ashley,ascoltami bene,vivi la tua vita e ricorda i nostri momenti con il sorriso perché farò in questo modo.
Ora come ora,non ho proprio la testa per una relazione ma devi essere convinta di una cosa.
Io ti amo davvero,piccola..

Harry.


Non mi ero nemmeno accorta delle lacrime lungo le mie guance. Ho il cuore che mi fa male,la vista annebbiata e un sorriso sulle labbra.
Mi ama.

Perché mi hai lasciata allora?
Potevamo superare tutto,Harry...

Il cellulare squilla come per risvegliarmi dai miei pensieri. Lo prendo e quando leggo il nome Molly,sbuffo. Ho già detto che non ho voglia di aiutarli.

-Dimmi..-

-Ashley,è svenuta. È svenuta Alaska. Siamo in ospedale-

Mi alzo dal letto di scatto.

Indosso le scarpe,dopo aver riattaccato.
Esco da casa di corsa,scordando anche il cellulare in casa.

Non ho nemmeno la macchina,qui e il bus viene tra tre quarti d'ora.
"Cazzo!"
Sbraito girando a vuoto.
La mia migliore amica è su un letto d'ospedale e io sono qui a far nulla.

È già la seconda volta. Non le sono mai stata accanto,troppo egoista.

"Hai bisogno d'aiuto?"

Mi volto verso un uomo in sella su una moto.
Mi è famigliare...
Potrei farmi portare da lui...ma non conosco nemmeno il suo nome. Posso davvero fidarmi?

"Io..."
Dico incerta,che faccio?
Si toglie il casco e due occhi verdi mi scrutano curiosi.
"Sei l' acidina dell' altra volta.."
Osserva scoppiando a ridere.
Aggrotto la fronte mentre inizio a ricordare.

"Allora vuoi questo passaggio o no?"
E sarei io l'acidina?
Sospiro annuendo.
"Jason"

Dice mentre prendo il casco.
Mi fermo guardandolo.
"Non mi dici il tuo nome?"
Chiede divertito.
"No."
Dico solamente mentre salgo.
"Okay,frignona"

Alaska

"Solo un calo di zuccheri,tranquilli"
Molly sospira sollevata.
"Lei e il bambino state benissimo"

Sorrido per poi spalancare gli occhi.
"S-scusi?"
Il dottore aggrotta la fronte.
"Non sapeva di aspettare un bambino?"
Scuoto la testa scossa,sorride.
"Felicitazioni,allora"

Quando esce guardo Molly che mi abbraccia sorridendo.
Io rimango immobile.
Questa è la volta buona che David mi lasci...

"Non sei felice? Sarai mamma come hai sempre desiderato!"
I miei occhi si riempiono di lacrime.
È ovvio che sono felice ma sono anche super spaventata.
E se mi lasciasse?

"N-non lo dire a nessuno."

***


Nessuna delle due è d' accordo.
Non voglio far sapere nulla a David finché non sarò sicura se vorrebbe dei figli o meno.
Non voglio che mi lasci.
"Lo sai che se lo scopre più tardi,si arrabbia vero?"
Non ricordo un David arrabbiato,ma so che Ashley ha ragione.
Me lo ha ripetuto per tutto il tempo.

Nemmeno la cena che avevo preparato a David è finita bene.
Gli ho detto che Ashley si sentiva male a causa di Harry e che dovevo stare un po' con lei.

"Certo,ci sono sempre io in mezzo",aveva detto quando eravamo uscite da casa mia.

Ora siamo da Molly che stiamo badando i suoi due figli.
"Non è tanto male essere genitori! David farà salti di gioia"
Dice tenendo in braccio il piccolo Timmy.

Scuoto la testa.
"Lo so che è bellissimo,Ashley! So cosa diceva tempo fa sui figli. Non li vuole. Non vuole essere papà. Se glielo dico dopo si sentirà in gabbia,ne sono più che sicura. Non mi guarderà più come prima..."
Dico con la voce spezzata.
Lei sospira sedendosi davanti a me.
"Lo diceva,tempi fa. Glielo hai mai chiesto,ora?"
Scuoto la testa tirando su col naso.

"Te l'ho già detto. Se lo scopre da solo,si arrabbia. Molto anche. Più tempo passa e più si arrabbierá."

Lo so,cavolo. Lo so...


     

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