Capitolo 20

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"David?"
Sussurro mentre mi accarezza la spalla.
"Mmh?"
Sospiro chiudendo gli occhi.
"Hai mai desiderato avere dei figli? Farti una famiglia,ecco"
Questo è ciò che volevo dire quella sera,mentre eravamo entrambi sul letto.

Volevo togliermi quel peso dal petto,dirgli che aspettavo un bambino.
Era troppo per me,da sola. Dovevo dirglielo,condivedere le mie paura e la mia felicità.
Sarò mamma,mi sono sempre immaginata madre da piccola.
Con un uomo che mi ami,che ami nostro figlio...una famiglia che io non ho mai avuto..

I giorni passano e io non riesco a decidermi.
Lui,ignaro di tutto,mi ama sempre di più.
Sembra così rilassato e felice.

"Mamma,davvero mi hai stufato!"
Sento dire da David e un secondo dopo entra in camera.
Mi alzo dal letto guardandolo confusa e divertita.
Non fanno altro che litigare.

"Vabene,ci penserò! Ma non farti troppe illusioni,abbiamo tempo io ed Alaska"
Un tuffo nel cuore,che parlino di quello?

Anche la Anne,lo sa. Ci ha sentite un giorno ed è scoppiata a piangere per la felicità.

Quando riattacca mi avvicino con il corpo che trema.
"Di che parlavate?"
Gli chiedo forzando un sorriso.
"Niente...fantasie che si fa. Dice che ormai sono adulto e che dovrei costruirmi una famiglia"
Dice ridendo,mentre mi abbraccia.
"E...tu?"
Sussurro non ricambiando l' abbraccio.
"Io cosa? L'ho lasciata parlare. Non credo di volere bambini,almeno per ora."
Dice sospirando.

"Sarei un disastro,proprio come mio padre."
Dice alzando le spalle.
Chiudo gli occhi sentendoli lucidi.
Non li vuole. Lo sapevo.

Mi allontano quando prova a baciarmi.
Mi guarda preuccupato.
"Che hai?"
Scuoto la testa sorridendo.
"Niente,devo andare un attimo da Molly. Ci vediamo stasera?"
Gli bacio la guancia ed esco.

Le lacrime iniziano ad uscire senza sosta.
Non posso crederci che non li vuole.
Okay,lo sapevo. Ma sentirlo dalle sue labbra è un' altra cosa.
È molto peggio,dannazione.

Cosa posso fare? Non sopporterei di vedere la sua faccia delusa dopo che glielo detto.
Mi sentirei soltanto un peso per lui.
No,non me la sento.
Non posso...

"Alaska?"
Mi fa entrare Molly corrugando la fronte.
"Che ci fai qui?"
Le chiedo togliendomi la felpa.
"Ero da queste parti e sono venuta a vedere come sta Ashley"
Ah,per la questione della lettera...ora sta più male.
Non accetta l'idea che l'abbia mollata quando poi l'amava.

"Tesoro mio!",esclama Anne venendomi incontro.
"Perché stai piangendo?"
Mi mordo il labbro inferiore guardandola rassegnata.
"Non li vuole Anne! Non vuole essere padre..."
Sussurro,mentre lei mi abbraccia forte.

"Ma no...credimi,seglielo dici sarà l'uomo più felice del mondo! Non può non accettare una parte di sé."
Dice guardandomi comprensiva.

Sospiro sedendomi sul divano.
"Ho comunque paura."
Borbotto,mentre Ashley scende.
"Ali,che hai?"
La guardo e lei capisce tutto.
"Tuo figlio non capisce nulla! Possibile che non se ns sia reso conto?"
Sputa acida,verso Anne la quale sospira.
"Lo so,sa essere un vero scemo,a volte."
Sempre,direi.

"Però glielo devi dire."

Dice girandosi verso di me.
"Lo so!"
Sbotto esasperata.
Mi dite qualcosa che io non so,per favore?

David

"Non capisco che le prende."
Dico sedendomi sul divano.
Steve mi guarda come se fossi scemo.
"Forse perché gli hai detto che non vuoi figli.."
Prova guardandomi intensamente come se volesse dirmi qualcosa.

Ma cosa?

"È la verità! Non sarei pronto ma se succedesse sarebbe bellissimo sopratutto se la madre fosse lei"
Abbozza un sorriso.
"Gliel'hai detto,questo?"
Scuoto la testa.

"Be' no,sai che...non mi era venuto in mente"
Dico facendolo sbuffare.
"Ma allora sei proprio scemo!"
Gli lancio un' occhiataccia.

"Questo è il tuo cellulare?"
Scuoto la testa alzandomi.
"Sarà di Alaska.."
Dico tra me e me.
Lo prendo dal mobile e vedo scritto dottore.

Corrugo la fronte e rispondo.

"Salve,Alaska come ti senti? Senti ti ho preso un appuntamento con la ginecologa."
Spalanco gli occhi.
"Scusi?"
Dopo qualche secondo di silenzio risponde:"è il numero di Alaska Jones?"
Annuisco mentre Steve mi guarda.

"Si,sono il suo fidanzato...scusi ma di cosa parla?"

"Che la sua ragazza aspetta un bambino...forse non avrei dovuto dirglielo?"
Chiede e capisco che è a disagio.

"Aspetta...cosa?"

Alaska

Devo farmi forza e dirgli tutto.
Prendo la chiave dalla tasca dei jeans ed apro la porta.
La sala,la cucina sono vuote.
Sarà tornato a casa sua?
Salgo le scale lentamente,apro la porta della camera è lo trovo seduto sul letto che fissa le sue mani.

"Hey..",dico entrado con un sorriso.
Lui alza di poco gli occhi e lo vedo stringere le mani.
Che è successo?

È il momento di dirglielo...
"Senti...mh,David devo dirti una cosa che..."
Si alza avvicinandosi impassibile.
Lo guardo un po' preuccupata.
"Stai bene?"
Gli accarezzo la guancia,non si muove.
Mi fissa e basta.

Prende la mia mano e la respinge.
"Quando...avevi intenzione di dirmrlo? Quando il pancione fosse stato evidente?"
Quelle parole mi raggelarono il sangue.

Lo fisso con il cuore in gola.
Da chi lo ha saputo?
"Chi?"
Sussurro abbassando gli occhi.
"Dal dottore. Ho dovuto saperlo da un fottuto dottore,dopo quasi un mese."
Dice alzando la voce.
"Non urlare"
Lo avverto indietreggiando chiudendo la porta.
Mi guarda con rabbia.
"Non urlare? Questo riesci a dirmi? Che intenzioni avevi,eh?"
Dice assottigliando gli occhi.

"Volevo dirtelo,ma-

"Volevi dirmelo ma? Non farmi ridere! Alaska come tu odi le bugie anche io le odio. Ti sei tanto arrabbiata con tuo padre perché non ti ha detto la verità e ora tu lo fai con me!"
Dice acido.
Mi appoggio alla porta.
"No. È diverso e lo sai. Hai sempre odiato avere figli e io non me la sentivo di...di,non loso!"
Ora tutte le mie ragioni sembrano così stupide..
Scuote la testa.
"Pensavo avessi fiducia in me. Non lo avrei mai rifiutato. È una parte di me e... di te,e io ti amo"
Dice amareggiato.

Lo guardo senza dire niente.
"Non mi hai nemmeno lasciato la possibilità di gioire con te...lo hanno saputo tutti,prima del...padre."

NIENTE FINISCE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora