capitolo 11

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"...quando si tratta d’amore..."

- Impossible, Shontelle.

Harry's pov.

'Cos'è adesso anche gli sfigati si fidanzano?' chiese Brooke a Keaton, che si stava avvicinando a noi.

Scarlett stava cercando di fermarlo, conficcando le sue unghie nella pelle del suo avambraccio.

Ma nulla, lui sembrava irremovibile.

Mi alzai dal corpo bagnato di Brooke, un po' per il sudore un po' per l'acqua salata del mare, e infastidito iniziai a fissare quello sfigato.

Non so se era più nervoso per il fatto che stava baciando Scarlett o per la domanda stupida e tagliente di Brooke.

Keaton si fermò a qualche centimetro da me, potevo sentire il suo respiro pesante.

Lei si era fermata qualche passo indietro, esitante.

'Prova a toccarla di nuovo e io..' lo fermai, facendolo innervosire ancora di più.

'Tu cosa? Posso fare quello che voglio con lei, hai capito?' dissi, avvicinandomi a lui.

Abbassò lo sguardo, cercando di mantenere la calma.

Respirava affannosamente, forse non voleva dare uno spettacolino lì, davanti gli occhi della sua amata.

Ma io non vedevo l'ora di mettergli le mani addosso.

Scarlett si avvicinò a noi due.

Diede un'occhiata veloce a me, per poi prendere tra le mani il viso del biondo.

'Andiamo via, ti prego' sussurrò, a qualche millimetro dalle sue labbra.

Io non riuscii a trattenere più la rabbia.

Spostai Scarlett, che sussultò al mio tocco.

Vidi Keaton indietreggiare. Gli sferrai un pugno in piena faccia, lui si coprì in volto, ma non cadde.

Volevo vederlo dolorante ai miei piedi.

Quando tentai di colpirlo di nuovo, si scansò, abbassandosi e dandomi un calcio al polpaccio.

Durante questa lotta, Brooke aveva iniziato a incitarmi.

Quando serrai gli occhi per il dolore, senza vedere, sferrai un pugno, che lo colpì.

Ma spalancai la bocca quando mi resi conto che le labbra che avevo spaccato, la guancia che avevo colpito erano quelle di Scarlett.

Indietreggiai di qualche passo, mentre lei era accasciata a terra, sulla sabbia umida, a massaggiarsi una guancia.

Adesso avrebbe avuto ancora più paura di me.

Sentii delle voci iniziare a ridere dietro di me.

Mi voltai e trovai Louis ed Eleanor, che si trattenevano la pancia dalle risate, insieme a Brooke.

Io non ci trovavo nulla da ridere, anzi.

Ero in colpa per quello che avevo fatto.

'L'hai resa ancora più sfigata' disse Louis, indicando Scarlett a terra.

Io mi avvicinai a lei, inginocchiandomi.

Sentii Louis protestare qualcosa e mi voltai di scatto. Brooke capì che mi stavano infastidendo.

Così smise di ridere subito.

'Che fai? Prima la picchi e poi la aiuti?' chiese Louis, sarcastico.

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