capitolo 26

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"Avrò bisogno di un miracolo per aiutarmi questa volta..."

- Nothing's impossible, Depeche Mode.

Scarlett's pov.

'Harry, ti prego, voglio uscire di qui!' righiai, a denti stretti.

'Lascia solo che io ti spieghi-' lo fermai, non reggevo quella situazione.

'Spiegare cosa Harry? Non sono cieca! Ho capito che tieni più a lei che a me, ho capito che l'ami, e che vuoi stare con lei. Ho capito che la nostra era soltanto una cosa passeggera, un gioco, una sorta di nascondino, e sapevo che non sarebbe durata. Il guaio è che io ho sperato in qualcosa che già sapevo sarebbe stato impossibile' gesticolai, mentre sputai quelle parole sul volto confuso e sorpreso.

'Scarlett ma il problema è che io amo anche te!' ammise, avvicinandosi.

'Le cazzate valle a dire a qualcun'altro. Ne hai già inventate troppe con me' abbassai lo sguardo, lasciando la maniglia della porta.

Sapevo che non mi avrebba lasciato uscire fin quando non avrebbe detto quello che aveva da dire.

Poteva parlare, parlare e parlare. Io non avrei dato ascolto alle sue parole, non più.

Mi ero stufata dei suoi continui sbalzi d'umore, della decisioni prese lì, su due piedi, del suo innato amore nei mie confronti, che poi amore non è stato.

Le sue illusioni, bugie. 

'Io non dico cazzate' sbottò, portandosi una mano tra i capelli.

'Come no!' dissi, ironica e infastidita.

'Senti Scarlett. Io provo qualcosa per te, ma Abbie' si fermò, capendo che aveva iniziato a parlare col piede sbagliato.

'Ti prego' lo implorai.

'No Scarlett, ti prego. Non ti sto mentendo. Se non tenevo a te, non ti avrei mai chiesto di tenere nascosta la nostra relazione, non ti avrei mai seguita dopo il ballo, ne la mattina seguente in piscina. Non ti avrei detto quelle parole-' lo fermai, di nuovo.

'Tu non hai detto un bel niente, e fa conto che per me, da adesso, sei un perfetto sconosciuto' sbuffai, e ritornai accanto alla porta.

'No, sconosciuto un cazzo! Io mi sono fidato di te, ti ho raccontato qualcosa del mio passato, e anche tu ti sei fidata di me, raccontandomi di Louis e di quella maledettissima serata! Perchè hai raccontato tutto a Zayn?' chiese, esasperato.

'Come perchè? Perchè era già tutto finito tra di noi, anzi, non è mai iniziato!' non ce la facevo più, dovevo uscire da quel fottuto bagno, dovevo allontanarmi da lui, e questa volta per sempre.

'Che vuol dire che non è mai iniziato?' si avvicinò di nuovo, infuriato questa volta.

'Quello che hai capito' sussurrai, abbassando lo sguardo.

'Quindi rimpiangi tutto? Tutto quello che abbiamo passato?' chiese, con un pizzico di fastidio nella voce.

'Tutto quello che ho passato Harry. Qui l'unica a soffrire sono stata io' poggiai una mano sul legno della porta.

'Credi che io adesso non stiai soffrendo lasciandoti andare?' le sue dita presero il mio mento, voltandolo verso il tuo viso.

'Sono stufa dei tuoi strani comportamenti, degli sbalzi d'umore, delle cazzate che dici con quella bocca che..' mi soffermai, eliminando ogni pensiero dolce o perverso 'è buona soltanto a-' mi bloccò.

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