CAPITOLO DIECI

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Ancora non riesco a credere che sia arrivato a fare un gesto del genere.
Mi ha completamente spiazzata. Non riesco a pensare ad altro se non alle sue labbra ad un millimetro dalle mie, al suo profumo di avena e alle sue braccia forti sotto le mie cosce che mi trattengono.

Esco dal bagno con un asciugamano avvolto al corpo e un altro in testa per tamponare i capelli.
<<Sophia, ti senti bene?>>
Guardo Lou che mi sta osservando preoccupata.
<<Devo dirti una cosa. Dov'è Stephany?>>
<<Sta litigando con Melanie, di nuovo.>>
La guardo interrogativa e lei capendo chiarisce subito.
<<La ragazza cui hai zittito ieri.>> dice sorridendo soddisfatta.

Oh "Faccia da troia" allora ha un nome.

<<DITEMI CHE AVETE DELLA CIOCCOLATA!>>
Stephany è entrata quasi urlando nel dormitorio facendoci sussultare tutte.
Quasi non inciampa ai piedi posteriori del mio letto e per poco non lo sfonda per come si ci butta sopra.
<<Sai che non possiamo tenere schifezze nei dormitori.>> dice Louisa. Poi continua
<<Ma per tua fortuna esisto io.>>
Io e Steph la guardiamo sorprese con gli occhi spalancati.
<<Che c'è? Anche io posso trasgredire qualche piccola regola.>>
Inizia a frugare nella federa del suo cuscino e ne tira fuori un pezzo di stoffa. Lo apre e ci mostra due mini tavolette al cioccolato fondente.
<<Una tienila, l'altra te la scordi.>> dice Louisa con un mezzo sorriso.
<<Fondente è il mio preferito, perciò ora condividila.>> dico a Steph porgendole la mano con il palmo aperto verso l'alto.
Sbuffando apre l'involucro e la divide.
Da un morso al suo pezzo e fa un sospiro di sollievo.
<<Ti sei calmata almeno un pò?>>
<<Decisamente.>>
<<Perchè litigavi di nuovo con Melanie?>>
Sembra che la rabbia stia per tornare e da un altro morso al cioccolato con troppa foga.
<<Perchè ha di nuovo detto che sono la cocca di mamma e sono una raccomandata del cazzo. E io per buona risposta l'ho scaraventata nella piscina degli allenamenti.>>
<<Non sapevo ci fosse una piscina quì.>>
<<E' dietro il dormitorio maschile.>> mi risponde Lou. Ma si rende subito conto di quell'informazione.
<<Stephany che ci facevi vicino ai dormitori dei maschi?>>
D'un tratto inizia a masticare molto lentamente abbassando lo sguardo.
<<Steph rispondi!>>
<<Okay d'accordo.>> fa un respiro profondo e poi continua.
<<Ho conosciuto un ragazzo alle preselezioni. E' davvero carino e molto dolce. E pensandoci ha anche il nome di un cane.>> ride e poi ritorna improvvisamente seria.
<<Non vi aspettate che vi spifferi altro.>>
Io e Lou sbuffiamo ma non indaghiamo perché anche se la conosco da due giorni, so che magari ha bisogno del suo tempo per confidarsi di più. Al contrario, io non vedo l'ora di raccontare ciò che mi è successo.
<<Devo dirvi una cosa.>>
<<A chi hai fatto un pompino?>>
<<STEPHANY!>> la rimproveriamo per averlo urlato davanti ad altre sei o sette ragazze intente a vestirsi. Mi rivolgono una strana occhiata e poi si girano ridacchiando.
<<Cristo Santo potresti abbassare la voce?>> le dico in un sussurro.
<<Non ho fatto nessun po... servizietto a nessuno. Però è successa un'altra cosa.>> mi guardano incuriosite e aspettano che io continui.
<<Stavo pulendo nello spo...>> non riesco a finire la frase che mi sento chiamare.
<<Brown muovi quel culo? Abbiamo esattamente 37 minuti all'inizio del pranzo, e io ho bisogno di un gelato.>>
Guardo James sulla soglia che gesticola.
Cerco di ritrovare la calma che è scappata via urlando, letteralmente.
Mi giro verso le mie precedenti interlocutrici che spostano gli occhi da me a James.
Annuisco scocciata e mentre mi giro per rispondergli, fa la stessa cosa di stamattina. Mi prende come un sacco di patate sulle spalle e mi trascina fuori tra le risate delle altre ragazze.
<<James. Mettimi. Giù.>> dico ad ogni scossone dalla sua corsa. Che poi perchè sta correndo, non mi è chiaro.

Sono Una Principessa A Modo Mio!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora