CAPITOLO SETTE

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Cerco di non sembrare un'ebete mentre guardo quella persona che potrebbe tranquillamente essere un Nephilim.
Mi costringo ad abbassare lo sguardo dopo avergli sorriso per cortesia e cercare di intraprendere un discorso con Steph.
<<Allora. Pare che tu abbia destato l'attenzione assopita di James.>>
<<Chi?>> chiedo realmente confusa.
<<Mr. Occhi di colla. In pratica ti stavano attaccati da quando sei entrata.>>
<<E tu come fai a saperlo? Vuol dire che lo fissavi a tua volta.>>
<<Tesoro era ed è tutt'ora lo scapolo più ambito di St. Mary. Tutte abbiamo avuto una cotta per Stewart.>>
<<Vivete nella stessa città?>>
<<Stessa scuola fino i tredici anni. Poi lui si è trasferito altrove per un arcano motivo, ma nessuna hai mai smesso di sbargli dietro. Perfino il mio migliore amico.>>

Come biasimarlo!

<<Ma Lou che fine ha fatto?>> chiedo cercando di cambiare discorso.
<<A quanto pare non ti sei neanche accorta della sua assenza fino ad adesso. Ma dove hai la testa?>> dice facendo la smorfiosa.

Touché.

Non le rispondo e evito il suo sguardo per cercare di non ridere e così svelare le mie carte.
Mentre stiamo quasi per varcare la soglia della mensa, Steph mi afferra per il polso. Mi giro a fissarla dubbiosa e lei sorride.
<<Bhe che ti prende? Hai dimenticato qualcosa in sala?>> le domando.
<<Brown.>>
Una voce calda che non ho mai sentito chiama il mio cognome e mi giro curiosa.
James Stewart si sta avvicinando a noi molto lentamente.

-Dio Benedetto in cielo e in terra! Sei un adone caro mio.
-Un pò di contegno Sophia. Dove l'hai dimenticato, nei cassetti di camera tua?

E' molto alto, mi supera di quasi due spanne e ha i capelli rasati dai lati e lunghi al centro del colore del grano. Due occhi castano scuro in cui perdersi e degli addominali da mozzare il fiato che si notato da sotto la sua maglietta bianca aderente.

-Chissà quanto tempo si allena al giorno per avere dei muscoli così. Potrei anche aiutarti io, in fin dei conti sono brava a...
-SOPHIA!

<<Molto piacere, James.>> dice allungando la sua (bellissima) mano.
<<Piacere Sophia.>> rispondo stringendogliela.
<<Bene vado a vedere dov'è Lou. E' stato un piacere rivederti James.>> si intromette Steph.
<<Altrettanto Stephany.>>

Mi da un buffetto su una guancia e si dilegua con il resto dei ragazzi fuori l'edificio.
<<Allora dimmi. Cosa ci fa una ragazza così di classe nei Marines?>>
Cerco di riprendermi dopo quel complimento buttato li.
<<Mmh... Credo per seguire le orme di mio padre.>>
<<Lo immaginavo. Sai da una settimana quì non si parlava d'altro. Se una persona iniziava un discorso qualunque, non so come si finiva sempre a parlare della figlia del Colonnello Brown e di quanto sia carina. Diciamo che hai accesso la mia curiosità.>>
Rimango stupita da quelle parole. Quindi tutti già sapevano di me?
<<Ho soddisfatto la tua curiosità?>>

Ma come ti viene in mente! E tutta quest'audacia da dove l'hai cacciata fuori?

<<Hai soddisfatto la mia curiosità e hai superato di gran lunga le mie aspettative.>> mi dice sorridendo. Un sorriso da far invidia al sole.
Arrossisco come un peperone e abbasso lo sguardo imbarazzata.
<<Sei carina quando arrossisci.>> questo non fa che incrementare il mio imbarazzo e credo che la mia faccia potrebbe esplodere.
<<Grazie. Ehm ci vediamo domani allora.>>

Sei una cretina. Non. Muovere. Un. Passo.

<<Certo. Buonanotte.>> dice mentre mi prende la mano e ne bacia il dorso.
Resto come un ebete ad osservarlo allontanarsi.

Sono Una Principessa A Modo Mio!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora