CAPITOLO 25

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Da due mesi è passato il Natale e ancora non sono riuscita a vedere mia madre o sentire mio padre. E la cosa mi innervosisce non poco.
James e gli altri dicono che è come se avessi il ciclo trentuno giorni su trenta per dodici mesi l'anno. Che esagerati.
<<Dove lo metto il tuo deodorante?>> mi chiede Stephany.
<<Vuoi metterlo in frigo?>> rispondo ovvia.
<<Iniziamo bene la giornata.>> mi dice sbuffando.
Forse hanno ragione.
<<Intendevo dire in bagno o nel tuo armadio?>>
<<Nel bagno grazie.>>
<<Ehi parliamo per favore? Fai saltare i neuroni anche a me se continui così.>>
<<Scusami. Ho i nervi tesissimi. Gli allenamenti che diventano sempre più tosti, la missione di pace fra sei mesi, non vedo mia madre da quattro e non sento mio padre da altrettanto tempo. Non riesco a reggere la tensione e questo mi fa innervosire anche di più.>> sbotto d'un fiato.
<<Primo, respira. Secondo, per quanto riguarda gli allenamenti dobbiamo abituarci perché saranno sempre più duri. Terzo, per tuo padre mi dispiace ma non ho una risposta per questo e quarto, visto che per Natale non siamo riusciti ad andare a casa per il brutto tempo puoi chiedere una settimana di riposo. Ne ho parlato con il tenente Moore, basta comunicare in tempo.>>
Rifletto su quello che mi ha appena detto.
<<Mi hai dato un'idea fantastica. Posso tornare a casa da mia madre per il suo compleanno.>> dico entusiasta.
<<Ottimo. Rimane un'ultima cosa.>>
La guardo curiosa mentre continuo a sorridere.
<<Perché non ti ho detto niente prima? Ci saremmo risparmiati tutta questa tensione.>>
Scuoto la testa e la spintono facendola cadere sul letto. Mentre sono a cavalcioni su di lei per farle il solletico Melanie entra nel dormitorio.
<<Queste cose da innamorate fatele quando siete sole.>>
<<Noi siamo sole. Per noi sei completamente invisibile.>> le risponde Stephany.
<<Il tuo problema è che ti stai rendendo conto che effettivamente sei sola e che non riuscirai mai a trovare qualcuno che ti ami. E mi dispiace davvero per te, mi fai quasi pena.>> le dico mentre prendo per mano Stephany e la trascino uscendo.

<<Giuro, quando la rispondi e la lasci senza parole mi fai venire voglia di venire a letto con te.>> mi dice una volta fuori.
<<Possiamo dirlo anche a Melanie, magari si diverte un pò.>>
Stephany ride e mi pizzica un fianco. Scorgiamo Dott che ci vede e viene verso di noi.
<<Che palle, anche adesso no.>>
Guardo Stephany ma quando sto per aprire bocca per chiederle cosa le prende Dott irrompe.
<<Donzelle, dove siete dirette a quest'ora del pomeriggio?>>
<<Lontano da te sicuramente.>>
<<Okay mi sono ufficialmente persa qualcosa.>>
<<La tua migliore amica, nonché la mia ragazza, ha fatto un apprezzamento al culo di Beth. E io ho confermato.>>
<<Mettiamo da parte che Beth ha davvero un bel sedere. Non avresti dovuto farlo, almeno non ad alta voce. Sai come siamo noi donne.>>
<<Sophia!>> mi sgrida lei.
<<La prima volta che mi chiami per intero.>> asserisco.
<<Bene con permesso io devo andare a cercare il mio fantastico ragazzo.>>
<<È al chioschetto con Beth e Louisa.>>
Gli do un bacio sulla guancia e li lascio soli. E dalle risate che sento da lontano, deduco abbiano risolto.
Vado verso il chiosco del caffè e noto James che sorseggia un, quasi sicuramente, caffè alla nocciola seduto in disparte su una sedia alla sinistra di Beth mentre parla con Louisa molto animatamente.
<<Ciao ragazzi.>> dico per attirare l'attenzione.
Le ragazze neanche mi calcolano mentre a James gli si illuminano gli occhi.
<<La mia salvatrice! Stavo morendo di noia!>>
Si alza e mi da un bacio si slancio.
<<Perché non sei andato con Dott?>> gli chiedo. 
<<Perché è andato a cercare Steph per chiarire una cosa seria a quanto ho potuto capire.>>
<<Credo l'abbiano risolta, anche se non era del tutto seria. Ah senti devo parlarti di una cosa.>>
<<Devo spaventarmi?>>
<<In un certo senso...>>
Mi prende per mano e inizia a camminare.
Ci avviciniamo ad una panchina e si siede e io mi metto vicina a lui.
<<Ho parlato con Stephany della settimana di riposo.>>
<<Si ne ho sentito parlare.>>
<<Per quale motivo nessuno mi ha detto niente?>> sbotto.
Lui non mi risponde. Mi indica semplicemente il mio sopracciglio sinistro che si alza ogni qualvolta mi innervosisco.
<<Giusto.>> dico abbassando lo sguardo.
<<Comunque. Voglio andare da mia madre per il suo compleanno.>>
<<È una cosa davvero carina da fare Bestia.>> mi dice sorridendo. Mi attira a se e con una mano mi accarezza la guancia.
<<Ti va di accompagnarmi?>> gli chiedo d'un fiato. Ho addosso una sensazione strana. Non mi sono pentita, ma ho paura di come può prenderla.
Allenta piano la presa sulle mie mani.
Perfetto. Sei una cretina. Rovini sempre tutto.
<<Oh Dio scusami. Mi è uscito così, non volevo metterti fretta.>> dico scusandomi rossa in viso.
<<Ehi ehi. Non è come credi.>> mi dice prendendomi il viso con le mani.
Mi guarda negli occhi e sorride.
<<Mi hai lasciato senza parole perché non pensavo me lo chiedessi.>>
Sorrido. 
<<Per me sei importante.>> ammetto sottovoce.
Con un dito sotto il mento mi alza la testa abbassatasi automaticamente.
<<Mi hai reso una persona felicissima oggi.>>
Si avvicina lentamente e mi lascia un bacio dolcissimo sulle labbra.
<<Devo andare a parlare con il tenente. Ci vediamo appena ho finito.>>
<<L'aspetterò signorina.>>
Mi bacia la fronte e mi allontano.

Sono Una Principessa A Modo Mio!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora