Capitolo sedici

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Pov Stephan
Stiamo quasi arrivando a casa.Alessia sta dormendo da un bel po'e sembra dipinta talmente che è bella.
Ho parlato della questione "finti fidanzati " ma ha subito cambiato discorso.
Sto morendo di sonno ma continuo a viaggiare.Penso ancora al discorso lunghissimo da farle ma il mio cervello non arriva a una parola.

Entro nella mia Savona da mesi  e qui noto un mio amico che mi riconosce sempre.
Il signor Luigi.Amico d'infanzia di papà e ora una sosta è dovuta.

Mi fermo e tocco la spalla ad Alessia che apre subito gli occhi.
" Ale fingi " le sussurro
Annuisce e scende dalla macchina.

"Stephan!Figliolo come stai ?" Mi viene incontro e mi abbraccia.
Lui per me è un secondo padre.Mi ha visto crescere fino ai giorni d'oggi.

"ciao Luigi,come va?" Domando
" beh non c'è male...chi è questa ragazza ? " sposta lo sguardo su Alessia che è imbarazzata.
" Alessia la mia ...ragazza" ragazza se vabbe
" oo finalmente qualcuna !! Alessia mi raccomando eh! Non farlo scappare che è troppo buono stefanino " dice rivolgendosi ad Alessia.
Mi da i nervi questo soprannome.

"Non si preoccupi " dice Alessia dandomi la mano.
" vi va di venire a casa mia oggi ?" Dice Luigi.
" non so ...ti faccio sapere.Il numero è sempre lo stesso ?" Chiedo
" Si ma chiama con un altro numero sai non vorrei farmi rubare il cellulare perché ho il numero di El Shaarawy " rido.

Lo salutiamo e andiamo a casa.

"simpatico il signore " dice Alessia
"Eh già " quanto la vorrei baciare.
" sei pensieroso "
" no sono solo un po' stanco" le dico
" ah va bene.Vai subito a dormire e scusa se non ti ho fatto compagnia"
"Non ti preoccupare "
Giro l'ultima traversa e arriviamo a casa mia.
Un appartamento con vista città.La mia piccola dimora dove sono nato e cresciuto anche se per poco.

"Abitavi qui?" Mi chiede avrà visto sicuramente qualche gadget dei tifosi che mi lasciano davanti casa.
Vado a prendere la posta dove escono decine di lettere e persino uno striscione.
" wow sanno che abitavi qui?"
" si ormai tutti lo sanno persino quando ho fatto la maturità mi seguivano " rispondo

"Dai saliamo di sopra " prendo le chiavi e apro il portone.Il profumo delle scale è rimasto sempre lo stesso.

Pov Alessia
Stephan è molto silenzioso.Impossibile che sia timido perché anche se lo conosco da una settimana parla.Ma oggi boh non so.

"Questa è la camera di Manuel dove dormirai, a sinistra c'è il bagno e infondo a destra la cucina.

Si nota subito che c'è la mano di una donna.Tutto in ordine nemmeno un po' di polvere.I suoi genitori abitano qui mentre i due figli hanno già una casa propria.

La casa è abbastanza semplice le pareti sono verde chiaro e arredamento

" va bene grazie" dico
" tra mezz'ora andiamo a mangiare qualcosa.Io vado a riposarmi cinque minuti.Metto la sveglia "si gira e si chiude nella stanza.

Vado nella "mia stanza".e noto molte foto di Manuel con Stephan e alcuni amici.
C'è una foto dove Manuel ha in braccio Stephan da piccolini e affianco una di qualche anno fa.Identica.Stesso colore di maglia e un cappellino.

La scrivania come l'avevo io quando andavo a scuola ma sopra c'è un televisore e una Xbox con tutti i giochi possibili e un pallone.

Sorrido.Sembra banale essere qui a Savona soprattutto con Stephan.La persona di cui mi sono innamorata.

Noto che non ho toccato proprio il cellulare e meglio così.Una giornata senza cellulare non cambia la vita.

C'è anche un terrazzino che affaccia su un altro palazzo.
Apro la porticina ed esco fuori dove si respira un'aria fresca ,noto che c'è la stanza di Stephan e la finestra è aperta.
Faccio la disinvolta e mi giro e vedo Stephan senza maglia.Scappo dentro e chiudo tutto.

Grandi sogni ||Stephan El Shaarawy ||in revisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora