Capitolo ventisette

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Stephan mi guarda e sorride timidamente.

Mi è mancato un sacco vorrei tanto abbracciarlo ma non posso. Dopo quello che è successo,non riesco più a guardarlo negli occhi che rivedo quella ragazza tra le sue braccia.

-Alessia non lo sapevo di lui devi credermi -dice Ilaria sottovoce.

Le sorrido e cerco di non guardarlo,ma sento bruciare la mia pelle sotto il suo sguardo.

Lui è distante ma l'unica cosa che sento, è il mio cuore che batte all'impazzata.

Cerco di andarmene con Ilaria ma appena parla resto bloccata.

-so che dirti che mi dispiace non cambierà la situazione. Ma ti prego devi credermi,io non volevo farlo. Non era mia intenzione. Lo sai quanto tengo a te e quanto odio vederti star male...- dice mentre si avvicina il più possibile.

E proprio quando si trova a pochi centimetri da me lo interrompo, perché so che nelle parole che ha detto c'è un pizzico di verità. Deve esserci. Dopo tutto quello che abbiamo vissuto insieme deve essersi affezionato un po' a me...no??

Lo interrompo,ottenendo da parte sua uno sguardo di disapprovazione. Ho dovuto farlo, perché altrimenti lo avrei perdonato senza pensarci due volte. Ma devo fargli capire che ha sbagliato,perché altrimenti soffriremo entrambi.

-Scusa non mi va ora.-

-sappi solo che ti aspetterò-

Dopo queste sue ultime parole è come se il mio cuore si fosse riempito di una gioia improvvisa.

Un ultimo sguardo, e sul mio viso si fa largo un piccolo sorriso.

Avrei tanto voluto abbracciarlo,baciarlo...ma non faccio altro che voltarmi ed andar via con la mia migliore amica.

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Stephan.

-Stephan.DEVI.CONQUISTARLA. CAPITO?-dopo aver parlato con lei sono corso a casa del mio amico.

-ma come ? Non faccio altro che combinare casini,e di certo te non sei di aiuto. Non sei bravo a dare consigli...soprattutto se si tratta di questioni amorose.-dico ridendo.

-ma senti chi parla. E poi scusa...non solo cerco di aiutarti e devo essere anche offeso?? Ma che razza di amico sei?-ride a sua volta.

-va bene,scusa.Allora? Cosa posso fare ?-

-Perché è venuta a Roma? Non era a Londra?- chiede

-penso sia stata Ilaria. Deve averle fatto cambiare idea.-

Non faccio altro che pensare a lei e ci sto male, perché in questo momento sarei potuto essere con lei invece di essere in questo casino.

Mi ricordo ancora la sera in cui mi misi a piangere al telefono con lei. Credo di non essere mai stato così male in tutta la mia vita.

-A che pensi Romeo?Scommetto alla tua Giulietta ?- dice mentre prende il telefono e digita qualcosa.

-pizza?- chiedo

-no...il tuo bel amico qui ora deve fare allenamento.Se vuoi vieni.Non puoi non presentarti- Alessandro mi guarda e indica il borsone lì vicino.

-Va bene,però ...- non finisco la frase che mi precede.

-Devo aiutarti a far finta che ti sei fatto male,certo amico mio- poi continua dicendo - ma hai il borsone?-

-si lo porto sempre - gli faccio un sorriso

-Sto falso vedi che ti tiro uno schiaffo sorridi meno falsamente.-

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-Ehi ste come stai?- Il mister si avvicina e mi da una pacca sulla spalla.

-Eh mister più o meno,mi ha accompagnato Alessandro e scusatemi se non ci sono stato.- dico

-Stephan ho avuto anch'io la tua età e innamorarsi so che cosa significa.Però ricordati anche della tua passione.Non voglio dire di non pensare alla ragazza,finisci questa partita che dopo ci saranno gli europei.Mi raccomando.Testa alta che i problemi di risolvono sempre.-

lo guardo pietrificato e lui accenna un sorriso continuando-I ragazzi parlano eh! Su vai a fare qualche esercizio ti lascio libertà-

Lo ringrazio pensando a quello che mi ha detto.

Sorrido,Alessia cosa hai combinato.




Grandi sogni ||Stephan El Shaarawy ||in revisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora