Capitolo 5

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Lauren's pov

La giornata trascorse normalmente. Stavo tornando da lavoro quando il mio telefono squillò,così lo presi. Numero sconosciuto.<Pronto?><Lauren>avrei riconosciuto quella voce tra mille.<Camila cos'è successo?>la sua voce tremava e non poco <Martin mi ha chiusa nello sgabuzzino> a quelle parole il sangue iniziò a ribollirmi nelle vene. Iniziai a correre.<Lui dov'è> <È andato dai suoi amici a vedere la partita> singhiozzava.Io avevo il fiatone ma non volevo terminare la chiamata,non volevo lasciarla da sola<Sto arrivando Camila,sto arrivando>.

La gente per strada mi guardava male,ma a me non interessava. Al momento tutte le mie energie erano concentrate sul muovere le mie gambe il più velocemente possibile.

Ero sempre stata una persona sportiva,a scuola ero la campionessa di atletica,persino al primo anno ero più veloce e agile di quelli dell'ultimo.

Continuai a correre e a scambiare due parole di rassicurazione con Camila,ma poi notai dei lavori sul marciapiede,così corsi in mezzo alla strada,schivando le macchine. Arrivai a casa sua senza smettere di correre e con un salto scavalcai la ringhiera. Provai ad aprire la porta ma era chiusa a chiave.<Cazzo.Camila la porta è chiusa><La finestra e..> chiamata terminata. Cazzo. Provai a richiamarla ma nulla. Le si sarà scaricato il telefono. Non mi scoraggiai e iniziai a controllare le finestre. Ce n'era una aperta sul retro,al secondo piano. Fortunatamente davanti ad essa c'era un albero,così infilai il telefono in tasca e mi arrampicai. L'adrenalina scorreva nelle mie vene. Nulla mi avrebbe fermata. Arrivai in cima e pensai a cosa fare.La finestra era circondata da un balcone. Chiusi gli occhi e respirai profondamente. Li aprii di scatto e saltai. Con le mani afferrai le sbarre di legno del balcone e mi issai,cadendo sul pianerottolo. Non persi tempo e mi infilai nella finestra<Camila!>urlai,ispezionando tutte le stanze del piano superiore, trovandole tutte vuote. Scesi le scale e vidi qualcosa che mi fece sprofondare nella paura totale. C'era una macchia di sangue che iniziava dal fondo delle scale e proseguiva per mezzo metro. <Camila!>sentii delle botte su una porta. Corsi immediaatamente in quella direzione.<Camila sono io,sono qui><Lauren>bisbigliò lei in lacrime.<Dove sono le chiavi?><Le ha portate con sé> Cazzo. <okay non è un problema.Quanto è grande questo sgabuzzino?> <Non lo so, è buio qui>era spaventata<Concentrati,conta i passi che riesci a fare>ci fu un attimo di silenzio<due passi in entrambe le direzioni>.io respirai profondamente<Camila devi spostarti dalla porta. Mettiti nel angolo più lontano e copriti gli occhi.>non ci fu risposta.<Fatto> tirai un calcio alla porta. Poi un altro e un altro ancora,fino a scardinarla, sparando scheggie ovunque. Entrai immediatamente,sentendo subito qualcuno buttarssi tra le mie braccia.<Shhhh,sono qui è tutto ok>le sussurrai mentre le accarezzavo la testa.<Dobbiamo andare> lei annuì sul mo petto.Le sollevai la faccia delicatamente,prendendola per il mento. Aveva il labbro spaccato e un livido sulla tempia sinistra.

Sentii umido sul fianco e notai un taglio sulla sua felpa che partiva da sotto il seno destro e arrivava al bacino sinistro.<Ti porto via da qui.>la feci sedere mentre io andavo al piano di sopra nella stanza che presumevo fosse la sua. Cercai nell'armadio una valigia o qualcosa, con scarsi risultati. Così frugai sotto il letto trovando uno zaino. Iniziai a buttare dentro vestiti, intimo, tutto ciò che mi capitava sotto mano. Poi andai in bagno cercando qualcosa per medicarla. Mi sorpresi di trovare un kit pronto sul lavandino. Chissà quante volte era già successo. Scesi le scale saltando la macchia di sangue.Tirai fuori il telefono<Non chiamare la polizia ti prego>mormora per poi svenire.

Cazzo.Digitai il numero di una mia amica<Dinah,vieni a prendermi, sono al 27 di terrace street,muoviti>

Attaccai la chiamata. Andai in cucina, mi tolsi la felpa e la bagnai completamente avvolgendola succssivamente sul ventre ferito di Camila,fermando l'emorragia premendo forte con le mie mani. <Dinah dove sei>mi misi lo zaino in spalla e buttai giù la porta d'ingresso. Tornai indietro e presi Camila in braccio a mo' di principessa,facendo molta attenzione. Iniziai a preoccuparmi ma poi vidi una macchina sfrecciare e fermarsi di fronte a noi. Dinah uscì immediatamente,tutta affannata e una ragazza la seguì.

Sweet Escape (In Pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora