Girovagai per l'ospedale senza meta. Arrivai al pronto soccorso. Presi un'infermiera per l'avambraccio e lei mi guardò stranita. <Sto cercando delle persone> dissi secca. Lei mi ascoltò e alquanto intimidita mi condusse lontano da li'.Realizzai dopo un po' che eravamo in terapia intensiva. Entrammo in una stanza. <Signori Warren, questa è la ragazza che ha salvato vostra figlia> disse l' infermiera prima di andarsene. Non dissi nulla, mi limitai a guardare la ragazza sdraiata sul letto, piena di tubi e collegata a mille macchinari. Aveva tutto il volto graffiato.Due braccia mi avvolsero e mi strinsero forte. <Grazie> mormorò la signora Warren. Io non risposi. L'uomo si avvicinò e mi tese la mano,io la strinsi. <Come sta?> chiesi. Non sapevo nemmeno il suo nome. <E' stabile per ora. L'hanno portata in sala operatoria appena arrivata, ma era troppo debole per continuare, quindi l'hanno richiusa e aspettano.> disse lui. Io annuii. <Mi dispiace>mormorai. <Non è colpa tua, è stato un tragico incidente, ma c'è gente che è messa peggio di noi. Continueremo a pregare, e magari Dio ci ascolterà.> rispose la donna avvicinandosi al letto della figlia. Io annuii, sebbene non credessi molto nella fede.
La Morte era dietro alla ragazza e mi guardava. <Spero che vostra figlia si rimetta, potete farmi avere sue notizie?> chiesi prendendo un pezzo di carta e scrivendo il mio numero di telefono. <Sicuramente>disse l'uomo. Annuii e uscii.Sullo stesso piano cercai Johnny e suo papà. Li trovai tre stanze accanto. Il padre era steso sul letto e il figlio gli stava accanto. Quest'ultimo appena mi vide corse da me e mi abbracciò piangendo. <I dottori dicono che hai salvato il mio papà> disse singhiozzando. L'uomo mi vide e sorrise. <C'èstata una ragazza che mi ha aiutato> risposi sorridendo felice.<Sarei onorato di conoscerla>esclamò l'uomo raggiante. <Ha una visita di controllo, appena starà meglio verrà a trovarvi>.Johnny mi condusse vicino a suo padre ed iniziammo un'amabile chiacchierata. Il tempò volò. Una dottoressa controllò Hawley e io mi offrii di portare Johnny a mangiare qualcosa al bar dell'ospedale.Stavamo mangiando un toast quando il ragazzino si mise ad urlare di gioia, alzandosi e correndo alle mie spalle. Mi girai e lo vidi abbracciare Camila, la quale sorrideva e rideva felice. <Hai salvato il mio papà> disse lui attaccato al suo ventre. <Posso portarti da lui? Vuole tanto conoscerti> parlò senza aspettare una risposta dalla mia ragazza e la trascinò via, senza darmi la possibilità di parlare con lei.
Intanto che la mia ragazza parlava con Johnny, io visitai Matty. Fu una visita lunga. Lo trovai in sala d'aspetto con gli occhi gonfi e accanto a lui un'infermiera. Appena mi vide, il bambino fece uno scatto nella mia direzione ed iniziò a piangere disperatamente. <E' tutto ok piccolo> gli sussurrai prendendolo in braccio, ignorando il dolore. La donna mi spiegò che il nonno era entrato in sala operatoria ma era deceduto nel mezzo dell'operazione,ma che i genitori stavano arrivando. Io le dissi che poteva andare e che mi sarei occupata io di lui. Continuai ad abbracciarlo fino a che si addormentò. Mi alzai e tornai alla mia stanza. Le ragazze erano andate via, cosi' posai Matty sul letto e lo avvolsi con la coperta. Due braccia mi avvolsero da dietro e io istintivamente appoggiai il capo sulla sua spalla. <Come sta?> chiese Camila. Io scossi la testa e lei mi baciò la nuca. <Hawley starà bene> mormorò. Io mi staccai e mi sdraiai accanto al bambino. Aveva assistito ad una catastrofe e questo lo avrebbe perseguitato per tutta la vita. Mi sentivo in sintonia con lui. Lo capivo. Le immagini sarebbero state lo sfondo della sua esistenza, nulla avrebbe potuto cancellarle,nulla avrebbe potuto rimediare.
Un colpo di pistola, un grido. Mia madre per terra in una pozza scarlatta.
<Lauren> mi chiamò Camila, indicandomi successivamente il camice. <Dannazione> sibilai. La ferita si era aperta di nuovo. Le diedi un bacio sulla fronte,alzandomi lentamente. Uscii e andai a cercare qualcuno che mi sistemasse il braccio, e quando ebbe finito tornai in camera e vidi che Camila aveva preso il mio posto e che stava accarezzando i capelli al fanciullo. I genitori di Matty erano nel corridoio quindi sporgendomi verso di lui lo svegliai dolcemente. Lui spalancò gli occhi e si guardò intorno. <Sono arrivati William e May> gli sussurai. Lui annuì e si alzò, prendendo la mia mano e insieme andammo verso i suoi cari. Loro piansero e lo strinsero forte. Mi ringraziarono e, dopo aver salutato Matty un'ultima volta, mi allontanai.
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Sweet Escape (In Pausa)
FanficCamila e Lauren vivono nella stessa città ma si conoscono a malapena. Entrambe hanno dei problemi. E se la soluzione di tutto fosse solo scappare insieme?