Capitolo 16

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Sistemammo tutto e ci avviammo verso il centro commerciale di Tampa. Dinah e Normani saltellavano di qua e di là, passando di vetrina in vetrina. Sembravano due bambine al parco giochi. Decidemmo di separarci. Camila sarebbe andata con Ally, Dinah con Mani e io da sola. Avevo uno stile diverso dalle altre. Entrai in un negozio che mi piaceva molto e iniziai a guardarmi intorno. Presi due pantaloni della tuta, canottiere, un paio di jeans neri strappati, due magliette,tre felpe e un cappelino con la visiera.

Entrai nei camerini per provare una maglia e non mi accorsi che il display del mio telefono si era illuminato. Stavo togliendo anche i pantaloni quando qualcuno entrò nel camerino. <Lauren!> urlò Camila abbracciandomi da dietro. Io ero praticamente in intimo.<Cam-Camz esci!>. <Ho avuto paura che te ne fossi andata Lolo> rispose piangendo. Mandando a fanculo il mio pudore mi girai nell'abbraccio, chiudendo la tenda del camerino. <Shhh,hey sono qui,vicino a te,non me ne vado.>. Le sue lacrime bagnavano il mio collo, facendomi venire i brividi. Non accennava a volersi calmare,cosi' la spinsi delicatamente contro la parete. <Camz,Camz guardami>. Lei tirò su con il naso, ma alzò lo sguardo. Afferrai il suo mignolo e lo incrociai con il mio, baciandoli. Camila si calmò immediatamente, poi fece vagare i suoi occhi sul mio corpo,deglutendo. Io arrossii e mi allontanai. Lei in tutta risposta scattò in avanti e mi schiacciò sulla parete opposta, abbracciandomi. Rimase cosi' per qualche istante, poi semplicemente se ne andò. Mi vestii in fretta e furia e andai a pagare. Camila era appena fuori dal negozio che mi aspettava con Ally. L'ultima si diresse da me appena mi notò. <Mi sono girata un attimo e non c'era più, ti ho chiamata ma non hai risposto> <Tranquilla Ally, è tutto ok>risposi sorpassandola e dirigendomi verso la cubana. Appena la raggiunsi, misi un braccio intorno alle sue spalle e la avvicinai a me, lasciandole un bacio sulla fronte. <Dinah e Normani?> chiesi alla Brooke. <Sono già all'uscita>.



Tornammo a casa e iniziammo a sistemare i nostri acquisti. Il resto della giornata passò tranquillamente e alla fine andammo tutte a dormire.



<Lauren!>urlò Taylor inseguendomi. La sua maglia era piena di fango. Scappai fino ad arrampicarmi sulla grondaia,lontana dalla sua portata. <Vieni giù se hai coraggio!> urlò. Era proprio arrabbiata. Le feci la linguaccia. <Mamma!> sbraitò mia sorella. Clara usci' di casa correndo. <Per l'amor del cielo,cosa combinate!>. <Lauren mi ha sporcata di fango!>. Clara si portò le mani sui fianchi. Brutto segno. <Lauren Michelle! Vieni qui> cercai di ignorare lo sguardo pomposo di Taylor e tornai a terra. <Lauren hai undici anni,smettila di fare la bambina ok?Adesso chiedi scusa a tua sorella>. <Scusa Tay>.

All'improvviso dal petto di Taylor sgorgò del sangue. Lei non sembrò accorgersene. Mi guardava. Io urlai. <Non stai facendo niente, di nuovo. Sei capace solo di guardare. Non è cosi' Lauren?><Tay,mi dispiace i-io..> <Avresti potuto evitare che tutto ciò succedesse> rispose indicando la sua ferita.

Ero sulle scale ora. Mamma era per terra, morta. Ora ero in cucina,taylor e mike a terra,morti. Ora ero in un sacco. Un sacco per cadaveri. Stavo soffocando. Provai ad urlare, ma la mia gola non emetteva suoni. Tirai il tessuto, volevo uscire. Scalciai.





Mi svegliai avvolta dalla coperta. La scalciai via. Mi portai le ginocchia al petto. Era solo un sogno. Solo un sogno. Avrei davvero potuto fare qualcosa? Scossi la testa. Pensieri cattivi Lauren. Mi alzai senza svelgliare Normani. Uscii dal caravan. Era molto buio. Ossigenai i miei polmoni,bisognosi di aria fresca. Tirai fuori il cellulare dalla tasca e chiamai Chris. <Pronto?> sospirai di sollievo quando sentii la sua voce. <Hey> risposi. <Lauren ti voglio bene ma sono le tre di mattina, per quale motivo mi hai chiamato?>. Restai in silenzio. <Ancora un codice nero?>.Sospirai. Codice nero era il nome dei miei incubi 'particolari' su quello che era successo. <Si'> mormorai. <Sono qui con te sorellina>. <Mi manchi>. <Mi manchi anche tu Lau>.

All' improvviso la porta del caravan si spalancò, facendomi sobbalzare. <Camila> esclamai<Che ci fai alzata?> <Mi hai svegliata, razza di elefante che non sei altro>. Sorrisi,poi mi ricordai di mio fratello ancora in linea.<Ehm ci sentiamo dopo Chris.> dissi attaccando la chiamata. <Vuoi fare un giro?>mi chiese. Io annuii. Ci avviammo in silenzio, arrivando ad un piccolo boschetto. <Era il tuo ragazzo?> domandò timidamente tenendosi a distanza. <No,assolutamente> ridacchiai, avvicinandomi a lei.Lei mi guardò confusa dalla mia risata.<Non mi interessa avere un ragazzo> affermai. <P-perchè?>.aveva indietreggiato fino a toccare con la schiena un albero. <Perchè qualcuno possiede già il mio cuore> mormorai ad un soffio dalle sue labbra.




Work from home è arrivata ad 1 miliardo di visualizzazioni!
Adesso dobbiamo concentrarci su that's my girl!

Spero che vi piaccia il capitolo

-VJ

Sweet Escape (In Pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora