XXVII°

336 21 7
                                    

Pov's Miryam

Mi guardai intorno. Sara non c'era. Ok che ci eravamo divisi, ma erano due volte che giravo l'intero negozio senza vederla. La chiamai al cellulare, ma me lo diede staccato.

- Ok ora sto iniziando a preoccuparmi. -

Guardai anche il piano inferiore, niente.
Avevo un brutto presentimento e speravo di sbagliarmi a pensare a...

«Miryam...» mi chiamò Tae.

«Che succede? Sembri spaesata. Tutto ok? Stai male?» Mi posò le mani sulla fronte.

«Tae hai visto Sara?» Mi voltai a destra e sinistra in cerca di quella mia piccola gnappetta.

«No. Pensavo stesse insieme a te e GD al piano superiore. Magari è scesa qui e non ce ne siamo accorti. Andiamo a cercarla». Mi prese per mano e mi guidò attraverso quella lunga fila di alti scaffali pieni di scarpe e non solo.

C'era di tutto e di più per quanto riguardava lo sport lì dentro.

Incrociammo Seungri.

«Ehi Ri, Sara è qui?» Lui ci guardò e scosse la testa.

«No. Sono stato quasi tutto il tempo nella zona tute, davanti le scale mobili e l'avrei vista scendere».

- Oh mio...-

L'ansia stava prendendo il sopravvento e iniziavo ad agitarmi sempre di più.
Seungri si accorse che mi stavo innervosendo.

«Beh magari mi sono distratto e forse è scesa e non l'ho vista. Starà sicuramente con Dae o Hyun». Disse cercando di tranquillizzarmi.

Ma qualcosa mi diceva che non era qui.

«Ehi...» mi bloccò Taeyang.

«Non preoccuparti, la troveremo...» mi disse serio e deciso.
Annuii ma la mia mente era altrove.

Tae mi prese per il mento e Mk baciò dolcemente.
Cercai di placarmi un attimo e ragionare. Magari mi stavo solo allarmando senza motivo.
Quanto avrei voluto avere ragione...


Pov's Sara

Aprii lentamente gli occhi, era tutto nero e non vedevo niente. Mi sentii qualcosa sulla faccia.
Una mascherina! Mi avevano bendato, per questo non vedevo niente. Anzi...mi aveva bendato.

Sentivo la sua presenza nelle vicinanze, poteva anche essere accanto a me. Avevo i sensi all'erta e mi accorsi che ero legata a qualcosa per i polsi.
Provai a toccarla. Una sbarra, o forse due.

Provai a muovermi e sentii un fruscio accanto a me.

«Bene...ti sei svegliata, Sara». Era Dred.
Era una di quelle rare occasioni che mi chiamava per nome e odiavo dirlo ma, scivolava maledettamente bene sulla sua lingua.

Aveva un tono sensuale che sapeva attirare pure la più astuta e attenta delle ragazze secondo me.
Aveva quell'aria classica da baravo ragazzo ma...io sapevo che non era per niente così.

Mi tolse la mascherina e i miei occhi fecero fatica inizialmente ad abituarsi alla luce soffusa che era nella stanza.

«Dove...cosa...cosa mi hai fatto?! Dove sono??» Mi voltai per capire dove fossi.

Lo vidi sorridere. Era davanti a me, in piedi e si avvicinò sedendomisi accanto.
Solo allora capii in che situazione ero.
Legata alle sbarre in ferro, di una spalliera, di un letto a una piazza e mezza.

Sette all'improvviso...<3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora