XXXII°

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Pov's Sara

«Sara!» Corsi fuori nonostante il mio nome chiamato da lui a squarciagola mi disse di tornare indietro.

Non ce la feci proprio a guardare quella scena e far finta di nulla. Ero troppo scossa persino per pensare, tant'è che mi andai a chiudere dentro la prima porta che mi capito davanti.

«Uno sgabuzzino...» dissi tra me.

Mi appoggiai con le spalle alla porta e scivolai giù con le lacrime che scendevano inarrestabili.
Mi sentivo vuota, mentre quella scena continuava a tornarmi in testa, tormentandomi.

- Perchè?! Perchè ogni volta che le cose tra noi iniziano ad andare bene, c'è sempre qualcosa o qualcuno che rovina tutto?! -

Mi portai le mani fra i capelli, frustrata.

Improvvisamente, mi accorsi che all'esterno qualcuno stava passando lì davanti. Si era fermato.
Cercai di trattenere i singhiozzi, non volevo essere vista da nessuno in questo stato. Non avrei sopportato domande. Ero troppo frustrata in quel momento.
Sentii la presenza sospirare profondamente e dopo un momento, scivolò lungo la parete dall'altra parte. Eravamo uno di spalle all'altra. Solo una porta ci separava, non sapevo chi fosse finchè non riconobbi la sua voce appena imprecò sottovoce.

«Cazzo!» Mi portai una mano alla bocca.

- Seunghyun. - Sembrava destino che alla fine ci ritrovassimo dopo mille incomprensioni e disastri.

«Non ci posso credere...l'ho lasciata fuggire via così, senza darmi il tempo di spiegarle...» di colpo capii che quanto poteva essere arrivato al limite anche lui.

Sentivo leggeri sospiri strozzati e compresi immediatamente che stava piangendo, ma tentava di trattenersi.
Mi portai una mano sul cuore. Seunghyun. Lui che fu sempre più forte di me, ogni volta sapeva come aiutarmi, ha sopportato tante cose per me. Ma adesso...

Mi si spezzò il cuore a sentirlo in quello stato. Tra noi due c'era qualcosa di più forte che nemmeno a parole sarei riuscita a spiegare.
Era inevitabile. Io e lui, eravamo fatti per stare insieme.

Avrei voluto aprire la porta e abbracciarlo, lasciare che entrambi sfogassimo i nostri sentimenti. Dirgli che sarebbe andato tutto per il meglio, che alla fine saremmo stati felici...ma non ci riuscii.
Mi sentivo bloccata da un'inspiegabile forza oscura, che dentro di me strisciò e mi fece andare in blackout.

All'improvviso lo sentii rialzarsi.

«Hyung l'hai trovata?» Era Dae.

«No. Ho paura che qualcosa tra noi si sia rotto definitivamente. Troppe cose sono successe, ci stanno davvero separando...» e sentii uno schiocco improvviso.
Come di uno schiaffo.

«Daesung sei impazzito?!» Mi portai una mano alla bocca.

Cosa aveva fatto?

«No...TU sei quello che ha perso il cervello...» iniziò lui calcando la frase.

«...se fossi stato io al posto tuo, avrei combattuto fino allo stremo per lei. E anche allora, avrei continuato fino alla morte, forse anche dopo. Non la ami abbastanza se dici questo hyung». Continuò.

Altre lacrime scesero, bagnando la mia maglietta.

- Daesung...-

«Io...avrei lottato per lei...io l'avrei fatto...se solo ne avessi davvero avuto l'opportunità. Tu ce l'hai e la butti via così?! Sei un vigliacco...ti ho sempre ammirato per la tua forza d'animo ma...stavolta no. Chi non ama ciò che ha...non è degno di averla...»

Sette all'improvviso...<3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora