08 Bianca. Ho guadagnato un cuscino confortevole.

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08 Bianca
Ho guadagnato un cuscino confortevole.


Sono a casa sua da meno di quarantotto ore e provo già l'insano istinto di strangolarlo.
Mio nonno userebbe l'espressione: tirargli il collo come alle galline.

Va bene essere amici, va bene essere premurosi, ma qui si sta davvero esagerando. Senza contare la convivenza che rende le cose ancora più strane. Non riesco a smettere di sentirmi fuori posto.

Svegliarmi con lui, che mi tiene stretta, è stranamente confortante. Cerco di non pensarci, perché credo che, se dessi peso ad una cosa del genere, il nostro rapporto risulterebbe imbarazzante, ma so che non è una cosa normale.

L'unico momento in cui non discutiamo, è proprio quando andiamo a letto. Incredibilmente, anche stando così vicini, il pensiero di andare oltre un rapporto platonico non mi ha mai sfiorata.

Anche se siamo amici, il fatto che si sia fatto quasi la metà delle donne disponibili di Denver, mi disgusta ancora e crea una sorta di scudo che mi impedisce di prenderlo in considerazione. L'unica cosa che mi impedisce di prenderlo a calci è che non ha mai portato nessuna di loro in quel letto e se dovesse fare qualcosa con qualcuna, io non lo voglio sapere.

Cazzo, no! Non sono sicura che riuscirei a dormire senza essere abbracciata. Cosa che non gli permetterei di fare se sapessi una cosa del genere. Meglio rimanere nell'ignoranza per il mio stesso bene.

Il fatto che mi faccia incazzare continuamente, è un ottima tecnica per farmi metabolizzare e superare ciò che è successo, anche se dubito che lo faccia di proposito.

Mi sta facendo impazzire.

Tutto è iniziato ieri pomeriggio.

Dopo aver recuperato le mie cose dal condominio, siamo andati a fare "colazione". Alla fine è stato più un pranzo anticipato, ma vabbe' , gliel'ho concesso perché aveva un turno in ospedale. Prima per l'internato e poi come infermiere.

Mi ha spiegato che fa il secondo turno per due ragioni. Primo, per arrotondare e permettersi qualche vizio, e secondo perché vuole essere d'aiuto, per quanto possa essere un lavoro ingrato. Non mi sono addentrata nei dettagli. La sua faccia disgustata ha parlato per lui.

Poco professionale?

Probabilmente e lo sarei anche io se dovessi lavare le palle mosce di un vecchio, perché non lo può fare da solo o dovessi fare la doccia a qualche senzatetto con un infestazione da pidocchi. Mi fa schifo e lo farei se fosse lavoro, ma non mi deve piacere.

Ho una vaga idea di cosa facciano gli infermieri e penso che, infilare un ago nel braccio di una persona, sia la parte più piacevole di tutto il lavoro. Lo ammiro per questo, lo rende migliore di me.

Dopo pranzo siamo tornati a casa, anche se mi viene un po' difficile chiamarla così, visto che sono un ospite temporaneo.

Tempo di farsi una doccia e prepararsi, ed è andato via. All'inizio mi è dispiaciuto. Non mi sentivo a mio agio in casa sua, da sola. Avevo come l'impressione di star invadendo il suo spazio privato e la cosa non mi è piaciuta per nulla. Mi sono sentita un'intrusa.

Con tutto quello che ho passato, non ho avuto tempo o voglia di aprire i libri, così, dopo aver portato la valigia in camera da letto, mi sono messa a studiare. O almeno ci ho provato. Stavo iniziando a prendere il ritmo, quando è arrivato il primo messaggio.

"Tutto bene?"

Era lui.

Gli ho risposto di sì e ho tentato di riprendere da dove mi ero interrotta, ma Ryan ha perso leggermente il controllo della propria preoccupazione.

Opposti in Amore. The Colorado Series #1 (COMPLETA e in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora