13 Ryan. Adoro tornare a casa.

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13 Ryan



Quando Bianca mi ha lasciato davanti alla casa della mia famiglia, sembrava preoccupata. Avrei voluto chiederle cosa la preoccupasse, cosa frullasse in quella sua testolina un po' matta, ma alla fine mi sono trattenuto.

Spero che venga da me per parlarne, qualora dovesse averne bisogno.

Non posso sempre starle appresso, per quanto mi piacerebbe sollevarla da tutti i problemi e le sofferenze.

Voglio che mi cerchi spontaneamente. So che è assurdo, ma ho bisogno di sapere che non sono il solo a sentire questo legame.

Devo trattenere i miei istinti protettivi e non è facile, perché non ho mai dovuto farlo.

Bianca passa in secondo piano non appena entro in casa e mia sorella mi travolge come un ciclone. Ha appena compiuto 18 anni e l'anno prossimo andrà anche lei al college, ma con me si comporta ancora come una ragazzina.

Mi salta addosso, avvinghiandosi come un Koala.

"Ryyyyy."

Intuisco che le sono mancato. Mollo in terra la sacca, che contiene quelle due cose che mi servono per il fine settimana, e l'abbraccio. Anche lei mi è mancata. La lontananza da lei e nostra madre è l'unica pecca del vivere a Denver.

"Ehilà, Didi. "

Da bambina non riusciva a pronunciare il suo nome, l'unica cosa che riusciva a dire era Di Di e alla fine abbiamo iniziato a chiamarla tutti così in famiglia. Guai, però, se qualcun altro si azzarda. Diventa una piccola iena.

"Didi, vorrei salutare mio figlio se permetti. È mancato anche a me."

Mia madre è sempre così, diretta. La adoro.

Metto a terra Meredith e mi giro verso la donna che mi ha messo al mondo.

È stata il collante della nostra famiglia per tanti anni, ma nonostante ciò, è sempre una bellissima donna.

Mia sorella ha preso tutto da lei. Nessuno metterebbe in dubbio che sono madre e figlia.

Mia madre ha i capelli rossi, gli occhi verdi, il viso cosparso di efelidi ed è alta un metro e settanta. Rispetto a me, è sempre piccolissima, quindi non faccio nessuno sforzo ad abbracciarla e farla girare come una trottola.

"Mettimi giù, disgraziato, che non sono una bambola."

Ridacchio, ma la accontento. È capace di tutto quando è arrabbiata. Preferisco evitare. Ho ancora inciso nella mente, indelebile, l'impatto del cucchiaio di legno sulla mia testa quando ero più piccolo.

"Che bello essere a casa."

Trovo mio padre in cucina.

Nonostante ci assomigliamo moltissimo, non siamo mai stati legati, ancora di meno in questi ultimi anni.

Gli ho sempre dato la colpa del fallimento del matrimonio.

Ebbene si. I miei genitori, alla fine, hanno divorziato.

Verrebbe da chiedersi che cosa ci faccia con noi il giorno del ringraziamento, ma la spiegazione è semplice.

Mia madre ha dimostrato, ancora una volta, non solo di essere una forza della natura, ma di essere anche una gran signora.

L'anno che sono andato al College, quando mio padre non si è presentato alla mia cerimonia di diploma, lei ha deciso di averne abbastanza. Un matrimonio non funziona se uno dei due coniugi passa dieci mesi all'anno in viaggio all'estero e non mette i figli al primo posto.

Opposti in Amore. The Colorado Series #1 (COMPLETA e in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora