10 Bianca. Ecco da chi ho preso.

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10 Bianca
Ecco da chi ho preso.


Dopo il suo cedimento emotivo,  del tutto inaspettato e che mi ha permesso di vederlo sotto un'altra luce, Ryan si è fatto la doccia e poi abbiamo cenato, facendo una bella chiacchierata sulle cose lasciate in sospeso appena quel mattino. 

Mi ha spiegato come mai si è comportato a quel modo per via della cucina e del bagno, scusandosi per essere stato un insopportabile rompi scatole, un dittatore, per usare le sue parole.

Anche io mi sono sentita in dovere di chiedere scusa. Forse ho reagito in modo sproporzionato, ma odio essere in ritardo e, una cosa tira l'altra, sono scattata.

Non voglio essere un peso per lui e so che dovrò cercare di moderarmi almeno un pochino per il bene di entrambi.

Alla fine però abbiamo raggiunto un compromesso.

Abbiamo stabilito un turno per le pulizie generali e una specie di codice di comportamento.

Per quanto riguarda la cucina, nei giorni in cui non sarò a lavoro, preparerò la cena anche per lui, ma dovrà darmi una mano a mettere in ordine. Invece tenere lindo e pulito il bagno non è mai stato un problema per me. Con una madre come la mia, ho imparato presto a mettere via le mie cose. Mi sono sempre piaciuti l'ordine e la pulizia, ma lei è sempre stata il mio opposto. Non mi ha mai sgridata perché lasciavo i giochi in giro quando ero piccola, forse perché era lei stessa poco più che una ragazzina quando mi ha avuta, per cui ho ho iniziato a detestare il caos che mi circondava, dato che nessuno riordinava e mi sono ritrovata a fare io ciò che avrebbe dovuto fare mia madre.

D'altro canto, Rebecca è una disordinata cronica. Ha il brutto vizio di lasciare le cose in giro, a portata di mano, dice lei, ma in verità è solo troppo pigra per metterle al loro posto ed andare a riprenderle quando le servono. Di conseguenza, le lascia in giro per dover fare meno "fatica" possibile.

Dopo quella bella chiacchierata, la nostra amicizia posso dire che si è consolidata. Ryan tende ad essere ancora un po' asfissiante, ma forse sono io ad essere poco tollerante. Non sono abituata ad avere qualcuno che si preoccupa per me, oltre alla mia famiglia, e non come lo fa lui.
La sua presenza, quasi costante, e l'attenzione alle piccole cose, ai dettagli, mi lasciano ogni volta senza parole. Anche quando andiamo a dormire è estremamente cauto.

L'altra sera ci ho provato. Volevo dimostrare a me stessa di essere in grado di andare avanti, di aver superato la paura. Invece, nella solitudine della seconda stanza, ho a malapena preso sonno per poi essere svegliata subito dopo dal primo incubo.

Non ho tergiversato oltre e sono andata in camera da Ryan che, senza una parola, mi ha tenuta stretta fino a quando non mi sono addormentata.

Ho apprezzato davvero che non abbia rimarcato quanto sia stata testarda.

Incubi e paura a parte, posso dire di aver superato abbastanza bene ciò che è successo con il Bastardo 2.0.

Oggi è venerdì e, finalmente, sono tornata a lavorare al pub. All'inizio ero un po' agitata, ma presto è tornato tutto alla normalità, segno che mi sto lasciando alle spalle questa brutta storia.

Owen, quando ha saputo da Kayla cosa era successo, mi ha dato un paio di giorni di riposo per riprendermi senza battere ciglio.
Quando gli ho parlato al telefono, era furioso. Ne avevo proprio bisogno, per potermi schiarire le idee e metabolizzare il tutto e, soprattutto, adesso il trucco riesce a mascherare quasi del tutto il brutto livido sul viso. Almeno così sono sicura di non spaventare i clienti.

Opposti in Amore. The Colorado Series #1 (COMPLETA e in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora