25.

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Questa volta a girare il foglio sono io. Lele mi guarda e poi fissa il terzo costruire. Fronte contro fronte. I nostri respiri che si scambiavano.
«Non dimenticherò mai questo momento. Stavamo tornando dalla cena con tutti. Tu mi chiedesti se potevi stare un po' con me, Gabriele era rimasto giù con Alessio e Sergio. Eravamo solo noi su in camera. Ti risposi che per me non ci stavano problemi, avevo un sacco bisogno di stare con te. Le giornate erano frenetiche, il tempo volava e a scuola dovevamo capirci solo con uno sguardo. Anche se ormai non ci limitavano più come i primi tempi se volevamo stare vicini lo facevamo. »
«quella sera» continuo io « non volevo sentire nessuno ma solo la tua voce. Volevo stringermi al tuo petto per sentire il tuo cuore. Volevo potermi godere quei piccoli momenti che a scuola naturalmente non potevamo avere. Stavamo sul tuo letto e ci guardavamo negli occhi. Sembravano attimi, ore, giorni. Come se il tempo si era fermato intorno a noi. Mi alzai per sistemarli meglio quando gabri entro in stanza urla un "fermi siete troppo Carucci " appoggiai la fronte sulla tua e chiudendo gli occhi entrambi lui scatto la foto. Non volevo che nessuno nemmeno lui interrompesse quel momento. Una tua mano stringeva il mio fianco, sentivo la tua presa salda e il calore del palmo arrivare lungo la schiena creando un perfetto misto di emozioni e brividi. » sento una lacrima scivolare sul viso. Quelle emozioni per me ancora oggi sono forti. Non le avevo mai provate e con lele stavo vivendo cose inaspettate. Il mio uomo scaccia via la lacrima e gira foglio. Sorrido. I lego.
«Ah beh questi hanno una loro storia! » confessa « la tua lettera e le statuine sul comodino dopo l'ultima cena con tutta la famiglia intera mancava solo tua madre quella sera.» mi dice guardandomi negli occhi. I rapporti con mia madre ad oggi sono ottimi abbiamo ripreso da dove avevamo lasciato senza guardarci più alle spalle. Quello che è stato è stato. Per mamma, lele è come un figlio, lo tratta come esso come io per la famiglia di Lele.
«dovevo dirti delle cose, sai bene che non sono brava con le parole così presi la penna e un foglio prima di raggiungerti. Scrissi tutto quello che veniva dal cuore. »
«ci trovammo nella terrazza del residence abbracciati a guardare le stelle» giro pagina.
«ecco costruire 5 una fatica per trovare il momento giusto!» dice.
« quanto eravamo emozionati quel giorno? Il nostro primo duetto. Quasi non ci credevo» confesso. Mi guarda mi ruba un bacio a stampo.
«io mi sentivo delle responsabilita addosso. In quella serata mai e poi mai mi sarei aspettato una tua clip "sono innamorata e non posso stare senza " dicesti. Il cuore si fermò. Sorridevo è basta. Non si possono spiegare certe emozioni»

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