43.

1.6K 98 21
                                    

Ho scatenato la sua ira funesta. Ha preso due lenzuola e ha raggiunto seriamente il divano. Ho provato a spiegarmi ma lui non ha voluto ascoltarmi. Sono le tre e io non riesco a prendere sonno, mi giro e mi rigiro, questo nervosismo non mi aiuta per niente.
Scendo dal letto, tanto non risolvo niente restando ferma. Raggiungo il piano di sotto dove si trova il mio ragazzo. Il telefono l'ha lasciato sulla mensola.
«Lele» lo chiamo. Lo so che non sta dormendo, lo conosco; gli toccò una spalla «ok, hai ragione tu! Ho esagerato stasera. Non dovrei avere dubbi su di te. Ho questi sbalzi d'umore non posso farci nulla. Ho chiamato pure gabri stamattina. Volevo parlare con qualcuno che ci capisce. Tanto conoscendolo non mi avrebbe detto niente anche se sapeva dove fossi. Sono sicura che tu oggi non eri da Elisa, vado a sensazione. Ma magari mi sbaglio e devo imparare a fidarmi di più. Sono complicata lo sai. Non riesco a dormire senza di te amore. Lele!»
Si gira. Mi guarda nella penombra. Visto che è buio pesto.
«sapevo anche che non dormivi. Odio litigare con te. »
«staresti mai con uno che ogni tre per due non si fida della propria ragazza? » mi chiede con una estrema calma e sussurra quasi. Continuò a guardarlo.
«credo di no»
«Eppure io nonostante tu ogni volta mi accusi che sono stato con un altra non ti ho mai lasciato e sai perché elo?»
«se vuoi ferirmi ci stai riuscendo!» esclamò stizzita.
«non voglio ferirti! Rispondi alla mia domanda lo sai il perché? »
«mi ami!» affermò.
«piu di qualunque altra cosa al mondo. Per me non si esiste nessun'altra che non te. Per me le altre possono pure andare a benedirsi, sei tu quella che voglio, sei tu quella che mi fa stare bene»
«Scusa» una lacrima riga il mio volto. Lui mi tira verso il suo petto e mi strige. «da oggi voglio fidarmi più di te avrei dovuto farlo già da prima. Ti chiedo scusa»
«andiamo a letto» annuisco. Ci alziamo tutti e due e raggiungiamo la camera. Ci sdraiamo, mi stringe da dietro accarezzandomi la pancia.
«Elo»
«mhm»
«non ero con Elisa oggi, ma con tuo padre, ti ho detto anche troppo» sorrido alla sua sincerità.

#Costruire2❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora