39.

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Sono appena arrivato a Milano, raggiungo Andrea per andare alla Sony. Oggi riunione con la casa discografica. Avrei voluto stare volentieri con la mia ragazza.
«Lele il telefono » mi dice Andrea il marito di Elisa ancora oggi mio produttore scendo dalla macchina. Mi accorgo di una notifica. Elodie mi ha taggato in una foto su instagram. La apro e per poco non ci resto secco. Quelle mani appoggiate entrambe sulla pancia. Gli hastag scritti dalla mia donna. Mi lasciano i brividi.
«tutto bene?»
«si, elo ha messo una foto su instagram e mi stavo un attimo sciogliendo »
«andiamo Olaf » scoppio a ridere.
Mentre saliamo le scale, la chiamo.
«amore sei arrivato?»
«si, sto salendo le scale della Sony! Come stai? Tutto ok?»
«Lele non sta morendo. È con me!»
«si mamma lo so, ma mi preoccupo comunque »
«tu stai tranquillo.»
«milano troppo buia comunque preferisco Roma »
«amo Roma tutto un altra cosa. Comunque sto bene, te? Freddo?»
«non tanto pero credo che arrivi poggia tra un po»
«annamo bene »
«amo il pranzo è pronto qua. Mangia ti prego che tu quando stai fuori non mangi mai»
«si sergente non si preoccupi » dico ridendo. Sento che ride anche lei. Poi torna autoritaria.
«non chiamarmi sergente. Antipatico»
«ma ti accomuna»
«ringrazia che non sei qui »
«non ti arrabbiare. Ti fa male. Scemuza devo andare »
«ciao cretino. Ti amo »
«anche io»

[...]

Roma.
Linda cucina così bene che vorrei averla a casa pranzo e cena. Non che io faccia schifo ai fornelli ma ha una dote in più sta donna. Si siede sul divano dopo aver cenato. Prende il diario di bordo lasciato da me sul tavolino in vetro. Mi siedo sul puff e mi accarezza la pancia.
«questo è quello che ti ha regalato lele? » mi chiede aprendolo.
«si» rispondo semplicemente. Non abbiamo niente da nascondere.
«non potete dire di non essere belli »
«infatti lo siamo. Siamo due puzzle che si completano. Se guardi vicino alla foto del costruire sei, lele ha disegnato due puzzle infatti e ha scritto "siamo due pezzi che combaciano perfettamente, come due calamite con poli opposti tremendamente diversi allo stesso tempo uguali. I nostri profumi insieme e i nostri cuori legati" »
«ricordi tutto»
«si possono dimenticare certe cose Linda?»
«quelle vere no»
«Lele è troppo vero per dimenticarne un pezzo. »
La vedo accarezzare la foto e un sorriso nasce sul suo volto. Poi ride e mi guarda.
«ottimo fotografo Gabriele »
«avrei voluto ucciderlo. Ma ha colto un bel momento non posso dargli torto »
«si legge tutto. Intimità, passione, sguardi, voglia di essere voi» abbasso la testa imbarazzata come se stessi parlando di cose troppo intime con mia madre, anche lei come lele riesce a cogliere ogni minima sfumatura.

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