Capitolo 18

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Emma
Ritrovarmi davanti Thomas e Martina, davanti alla mia famiglia, mi fece rivivere delle emozioni che avevo dimenticato.
Mi stavano fissando tutti, Martina piangeva, il viso di Thomas mi fece provare delle sensazioni terribili.
Non mi mossi, dopo quella corsa e le botte che avevo preso, ero instabile, non riuscivo a essere forte.
Thomas mi si avvicinò.
Abbassai istintivamente il viso. Sapevo in che condizioni ero, non volevo che mi vedesse così.
Restò freddo, per poi prendermi la faccia e guardarla.
-Chi..- cominciò a parlare, le parole non uscivano del tutto, erano strozzate -Chi diavolo ti ha fatto questo?- si staccò, allontanandosi.
Quei suoi movimenti mi fecero sentire un mostro, nemmeno lui riusciva a guardarmi in faccia.
Non risposi, guardando a terra.
Non volevo piangere, piangere avrebbe significato altro dolore.
Martina mi raggiunse, fulminando il ragazzo. Molto probabilmente nemmeno li stava capendo il perché della sua reazione. Avevo bisogno di lui, ma sembrava non volermi.
Mi abbracciò, procurandomi un dolore atroce. Gemetti, ma quando tentò di smettere, la strinsi ancora più forte, incitandola a non lasciarmi andare.
Le presi il volto tra le mani, asciugandole le lacrime con il pollice, passandoglielo sul labbro, sporco di sangue.
-Ti..- cercai di trattenere tutte le emozioni -Ti hanno fatto tanto male?- sorrisi, in preda a dei singhiozzi.
-Mi dispiace così tanto- dopo quelle parole non reistetti più, scoppiai in lacrime, cercando di tranquillizzarmi peggiori solamente la situazione.
Minho mi si avvicinò, qualcosa nei suoi occhi cambiò. Non mi guardava più con uno sguardo di sfida. Sembrava provare pena, compassione. Mai avrei voluto vedere quel tipo di emozioni nei miei confronti.
Mi abbracciò, nonostante stessi cercando di non farglielo fare.
-Dove..- tossii -Dove sono gli altri?-
-Nelle loro stanze-
-Tutti?-
Marty annuì, ma vedendo il mio sguardo, cambiò idea.
La guardai dritta negli occhi, volevo lo capisse da se.
-Dove è Newt?- mi domandò.
-Non l'ho visto rientrare- affermai, appoggiandomi al tavolo per non crollare per terra.
-Non riuscite a stare 5 minuti senza di me, eh?- il fantastico tono ironico del ragazzo, rimbombò nella stanza.
Martina gli saltò letteralmente addosso, rischiando quasi di finire sul pavimento.
Abbassai lo sguardo, per poi rivolgerlo verso Thomas, che se ne stava a parlare con Mark, evitando i miei occhi.
Il viso di Newt sembrava il peggiore dopo il mio, ma nessuno ovviamente era messo male quanto me.
Persino lui si avvicinò ad abbracciarmi, mettendomi in mano delle pillole.
-Antidolorifici- spiegò -Penso che servano più a te-
Inghiottii quelle pasticche, tornando a guardare Martina.
-E ora- mi schiarii la voce. -Andiamo fuori da questo schifo-

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