Mi chiamo Grace Watson e ho 23 anni. Faccio il vigile del fuoco.
Vivo in Canada, in un paese di 6000 abitanti di nome Banff. La mia vita è un eterno purgatorio.
Mia madre è morta, mio padre no. Ho un fratello di 14 anni, intelligente come Sherlock Holmes (a volte).
A malapena io e mio padre ci guardiamo negli occhi. Ho bei ricordi di lui, poi basta.
Perché? Mi sono chiesta.
Lui è sempre stato rigido. Mi premiava poche volte.
<< È il tuo dovere.>>
Mi ripeteva. Io ho sempre cercato di renderlo felice, senza mai riuscirci. Non capivo cosa volesse da me.
Non è venuto al mio diploma.
Neanche al mio diciottesimo compleanno.
E da quel momento ho iniziato ad odiarlo. Io avevo fatto di tutto: andare bene a scuola, aiutare in casa, portare fuori il cane ecc. Ma lui al massimo mi dava una pacca sulla spalla e niente di più.
Mia madre è morta in un incendio assieme ai suoi colleghi. Io ero in servizio con lei.
È morta fra le mie braccia. E mio padre, invece di aiutarmi a rianimarla, è andato a spegnere il fuoco.
Pensava che io, all'età di 19 anni, riuscissi a rianimare una persona. E giuro sulla mia vita che ho dato tutto, pur di rivedere un sorriso di mia madre.
E mio fratello,Charlie, vive da 4 anni con un bugia che io, con la mia faccia di cazzo, gli ho raccontato.
Gli ho risparmiato la parte in cui nostro padre non mi aiutava a riportare in vita nostra madre. Ma adesso ho fatto carriera, oh sì. Vivo in una bella villa guadagnata con il duro lavoro di salvare vite umane.
Sono una persona che non conosce le regole. Non riesco a stare zitta, neanche un momento.
Sono arrogante, una stronza. Cerco di mettere in difficoltà mio padre che non sa cosa significa avere un peso sulle spalle che lui mi ha dato. Dover mentire a tuo fratello, tirare avanti senza mai lamentarsi, vivere il presente col passato che ti tormenta....lui non può capire.
Sembra che Dio abbia preso la mia vita dicendo:"Chissà cosa succederebbe se faces...ops."
Già, perché io ho dei poteri sovrannaturali. Quella notte, mentre cercavo di rianimare mia madre, posai lo sguardo su di un oggetto metallico a forma di fiamma che ora mi dona i poteri dei Quattro Elementi, ma vi spiegherò tutto dopo. Appena lo vidi, quel coso si appiccicò al centro del mio petto.
Mi sentivo come se un fuoco stesse bruciando dentro di me, strinsi i denti e continuai a rianimare mia madre.
E adesso, dopo la presentazione della mia merda di vita, sto andando da mio padre. Mi ha detto che è una cosa importante.
Quando intravedo la sua casa, i ricordi mi trafiggono come un tridente.
Quando io e lui giocavamo a nascondino, mia madre che ci preparava la torta al limone, quando abbiamo seppellito Roger, il nostro pesce rosso....ma devo affrontarlo a testa alta.
Mentre entro nel giardino, vedo che tutti i giocattoli sono ancora lì. Mi fermo davanti al portone.
Il profumo di pulito mi pizzica il naso e...i ricordi di mia madre tornano a bussare alla mia mente.
"Ci risiamo."
Dico, respirando a fondo.
Busso e la voce di mio padre mi dice di entrare.
I miei occhi prima di mettere a fuoco la sua faccia, mettono a fuoco i ricordi piacevoli e non che ho di lui.
"Siediti."
Mi siedo sulla mia poltrona preferita.
"Grazie per essere venuta Grace. Ho una cosa urgente da dirti."
Devo rispondere.
"Andiamo al sodo, di chi si tratta questa volta? Se vuoi tornare nel corpo dei vigili del fuoco sai già la risposta."
Lui non mi guarda. Dopo tutto quello che mi ha fatto, dopo 4 anni che non mi vede, non mi guarda.
Perché la mia pazienza mi fa stare qua? Non voglio.
"Si tratta di Charlie."
Vuole davvero farmi innervosire? Perché potrei anche dimenticare che lui è mio padre.
"Che cosa gli è successo?"
Chiedo con troppa fretta.
"Cosa hai notato di lui negli ultimi mesi?"
Calma. Vorrei urlargli di dirmi subito cosa vuole da me ma devo stare dalla parte della ragione.
"Si stanca facilmente. Ogni giorno, dopo la scuola, va a calcio. Anche se lui è più un tipo che legge tanti libri e sta a casa."
"Tu lo accompagni a calcio?"
"No."
"È da sei mesi che non frequenta il calcio."
Inizio ad innervosirmi davvero. Cosa vuole da me? Cosa ha Charlie? Perché nessuno mi dice niente?
"Dimmi cosa vuoi da me."
Dico infastidita.
"Charlie ha dei problemi di cuore. Lo ha detto a me perché non ti voleva vedere preoccupata."
E lui me lo dice adesso? Charlie sta per morire e lui lo dice ora? Come posso chiamarlo padre uno così? Come?
"Dovevi dirmelo! Charlie sta per morire cazzo! Gli faranno un intervento delicatissimo da cui pochi sono usciti vivi!
Ma ora sei contento vero? Ci sono altri problemi da darmi? Dopo aver lasciato mia madre a morire tra le mie braccia mentre potevo andare io a spegnere il fuoco?!"
Urlo, alzandomi in piedi.
"Non nominare tua madre."
Scatta lui.
"Io la nomino, sai perché? Perchè TU, che non mi hai mai considerato, TU, che non mi ripagavi mai dei miei sforzi,TU che dovevi insegnarmi a vivere fallendo miseramente,TU CHE DOVEVI ESSERE UN PADRE PER ME E NON UNA SPINA NEL FIANCO MI HAI OBBLIGATA A VIVERE IN UN CAZZO DI INFERNO!"
Sbatto un pugno contro il muro, guardando fuori dalla finestra per non strozzarlo con le mie mani.
"Ho sbagliato, mi dispiace!"
Lo guardo e lui spalanca la bocca. I miei occhi trasudano del dolore con cui ho vissuto per anni.
"Come può dispiacerti? Non sai neanche che mi sono laureata! Non sei neanche venuto alla mia laurea, Cristo di un Dio!"
Ho esagerato? Si. Ma in queste circostanze chi riuscirebbe a stare calmo, io gli darei la mia casa e una medaglia.
"Non si tratta di me Grace, ma di tuo fratello."
"Sai, una cosa mi hai fatto imparare in effetti. I problemi riesco a risolverli da sola. Stai lontano da me e da Charlie."
Dico, prendendo la mia giacca dalla poltrona e dirigendomi verso la porta.
"Non puoi farmi questo."
Bambini, tappatevi le orecchie che qua stanno per volare giù dal calendario tutti i santi.
"Si chiama vendetta, penso di meritarla dopo quello che mi hai fatto passare non credi? Adesso col cazzo che mi rivedrai. Ah, prova solo a farti vedere al funerale di Charlie e giuro, che sfogherò tutto quello che mi hai fatto passare su di te."
"Bene, tanto non mi sei mai piaciuta!"
"Coglione."
Mormoro prima di uscire.
Ho sempre amato Banff, la sua aria di montagna riesce a rilassarmi anche in questi momenti in qui vorrei sfogare i miei poteri su tutto e tutti. Infilo le mani in tasca e mi dirigo verso la macchina per andare via di qua al più presto.
Durante il tragitto vi parlo dei miei poteri, avete voglia? No? Allora lo dico lo stesso.
Questa fiamma mi dona il potere del fuoco, della terra, dell'acqua e dell'aria.
Vi faccio uno schema che si capisce meglio.
Se gli occhi, una ciocca di capelli, gambe e braccia diventano rossi= Potere del fuoco.
Se occhi, ciocca e arti diventano verdi= Potere della terra.
Se occhi, ciocca e arti diventano blu= Potere dell'acqua.
Se occhi, ciocca e arti diventano grigio chiaro= Potere dell'aria.
Chiaro no?
Altro schema per capire cosa posso fare.
Fuoco= pallottole incendiarie, bombe di fuoco, onde energetiche di fuoco, creare tutto quello che voglio fatto di fuoco e onde calde che colpiscono i nemici in lontananza.
Terra=arti fatti di radici, liane da usare come fruste, comandare gli animali, creare terremoti, far crescere le piante e creare gabbie o scudi di radice.
Acqua= bolle giganti, creare tsunami dal nulla, getti d'acqua tipo geyser e prosciugare i fiumi.
Aria= volare, aumentare il vento, creare tornado e far volare ogni cosa.
Sono troppi poteri? Troppe responsabilità? Ma quante ne ho avute io di responsabilità? Concludiamo col mio aspetto fisico: sono una ragazza abbastanza bella, capelli castani e lisci, occhi verde oliva e una passione per la natura da quando sono nata. Ma come vi avevo detto, la mia vita è un eterno purgatorio.
Infatti, quando sto per entrare nella mia bella villa, la scena che mi si para davanti non fa che peggiorare drasticamente la mia situazione.*Abbelli de zi! Ma da quanto tempo eh? Tralasciando le parolacce di sto capitolo...questa è una ff ponderata e mooolto complicata. Ma io può tutto e quindi stiamo calmi. Aaah il casino che verrà fuori in questa storia.
Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
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The Queen Of The Elements
FanfictionGrace Watson, una giovane ragazza canadese, possiede dei poteri sovrannaturali. Riuscirà a controllarli? Perché gli Avengers la vedono come una minaccia capace di cambiare le sorti dell'umanità? Bene o Male? Luce o Oscurità? A chi deve la sua lealtà...