Esami

1.4K 96 6
                                    

Ieri sera è stata la serata più bella della mia vita.
Steve è stato davvero gentile ed educato con me, fino a quando Stark non mi ha letteralmente strappato dalle sue braccia e mi ha obbligata a ballare con lui. Oggi c'è un allenamento speciale per me: non dovrò usare i miei poteri ma dovrò scegliere un'arma a mio piacimento. Mi sto dirigendo verso la sala esami, quella in qui c'è una giuria che è composta dagli Avengers e Nick Fury, dove scelgono il tuo posto nello S.H.I.E.L.D. Il grado massimo è quello di unirti ai vendicatori, una cosa da brividi. Clint mi sta aspettando davanti a una porta.
"Pronta per diventare un Avengers? Sono sicuro che otterrai il grado più alto."
Barton, cosa farei senza di lui.
Dico che sono pronta e lui mi apre la porta.
La giuria è davanti a me, dietro un tavolo con sopra appoggiate delle armi: pistole, fucili, cecchini e lo scudo di Cap.
Posso scegliere lo scudo di Steve Rogers? Questo sì che un sogno che si realizza.
"Signorina Watson, scelga due armi e si avvicini al signor Stark che le darà un auricolare per sentire i commenti della giuria."
Un uomo scuro e con un occhio bendato esce dalla penombra e mi scruta attentamente.
Io passo lo sguardo su tutti gli oggetti e afferro una pistola e lo scudo di Cap.
È leggero, è perfetto e non è ingombrante.
Cerco di tenere a bada la felicità che mi ha invaso quando ho afferrato lo scudo e, tenendolo saldamente, mi avvicino a Tony che mi sorride. Prende un aggeggio tondo e piccolo e lo mette nel mio orecchio destro, indicandomi poi una sorta di cabina di vetro in cui entrare. Col cuore in gola mi metto dentro la capsula e in men che non si dica sento qualcosa di diverso addosso. Mi fanno uscire e tutti mi guardano sorridendo, perché?
"Stai bene con i vestiti del Capitano."
Mi fanno vedere allo specchio e noto che ho addosso la tuta di Cap della mia misura. Devo contenere la felicità, non voglio sembrare una bimba che è felice perché indossa i vestiti e tiene lo scudo del suo supereroe preferito.
Natasha mi accompagna verso un portone gigante, aprendolo e spingendomi dentro.
Quando sento il portone che si richude, un moto di angoscia mi attanaglia lo stomaco.
Stringo la pistola e le cinghie dello scudo che mi permettono di tenerlo al braccio per darmi un po' di coraggio.
Se riesco ad entrare, non potrò tornare da mio fratello. La scelta è mia.
Una luce accecante mi costringe a mettere lo scudo a protezione dei miei occhi.
"Molto bene, mi senti Grace?"
La voce di Stark mi arriva chiara e forte.
"Ti sento Tony."
"Togli lo scudo dalla tua faccia e ammira il panorama."
Ubbidisco e rimango paralizzata dal paesaggio: sembra una strada di New York, distrutta. Ci sono macerie ovunque e spari in lontananza. I grattacieli sembrano cadere da un momento all'altro, è straziante come scenario.
"Hai visto che roba? Tutto merito mio."
"Stark, mi dici che devo fare o devo aspettare che finisci di vantarti?"
Sento in sottofondo la voce degli altri che approvano quello che ho detto e aspetto i comandi.
Sento dei passi dietro di me e mi giro fulminea, sbattendo lo scudo in faccia ad un robot armato di fucile e con un cerchio luminoso al centro, miro proprio a quello e sparo, disattivandolo.
"Questa è la tua missione, io ti dirò dove andare e tu dovrai sconfiggere quei robot che ti spareranno contro dei proiettili di gomma, ma che fanno lo stesso un gran danno alla pelle. Per disattivarli basta sparare al cerchio."
Solo questo? Io volevo salvare dei civili ma posso accontentarmi.
"Tutto qua?"
"No, ci saranno due boss lungo il percorso. Ti pentirai di aver chiesto tutto qua."
"Che fai Stark, minacci?"
"Si."
"Okay basta, adesso comincia ad andare dritto."
La voce di Bunner mette fine al nostro litigio e inizio a camminare tra le macerie.
"Ah, ti abbiamo somministrato una sostanza che ti riporterà la vista normale, niente vantaggi agli esami."
Non rispondo e continuo a camminare a passo felpato, davanti a me ci sono tre robot girati di schiena e posso sorprenderli. Vedo un pezzo di muro che può nascondermi e mi ci metto dietro, spiando i tre soldati.
Faccio un respiro profondo e corro verso di loro.
Faccio un balzo non appena si girano e infilo lo scudo nel cerchio luminoso del primo, sparo al secondo e do un calcio al terzo, sbilanciandolo e distruggo il suo cerchio. Riprendo lo scudo e lascio che adrenalina e panico si fondano per darmi la forza di andare avanti.
Passo un'ora a sparare ai robot fino a trovarmi in un corridoio di un grattacielo.
Sto correndo verso uno di loro quando un secondo corre verso di me.
Mi paro con lo scudo dai colpi e lo lancio come se fosse un frisbee verso il primo robot, centrando il cerchio e inchiodandolo al muro. Cerco di schivare i colpi del secondo robot e quando sono abbastanza vicina faccio un salto, atterro sullo scudo impiantato nel muro e torno a terra, girandomi velocemente per disattivare il robot.
Do un calcio allo scudo per farlo cadere e lo riprendo, iniziando a correre di nuovo nonostante il male alle gambe.
"Bene Watson, davvero eccellente."
La voce di Fury mi fa sussultare, non mi hanno parlato per un'ora intera.
Salto giù da un balcone mezzo distrutto e atterro dall'altra parte della città, distribuendo il peso su tutto il corpo per non farmi male alle gambe.
"Adesso ci divertiamo."
Stark fa una risatina e dal fondo della strada corrono verso di me almeno venti robot.
Non faccio in tempo a protestare che un fiume di proiettili mi vengono addosso, costringendomi a pararmi con lo scudo di Steve. Guardo i grattacieli in cerca di qualcosa che possa farli fuori in un colpo solo e mi stupisco della mia pensata.
C'è una trave enorme che pende da dei fili d'acciaio. Non è troppo in alto quindi potrei tirare lo scudo e farlo cadere sui robot, il problema è che poi lo scudo devo riprenderlo. Se faccio un tiro ben calibrato potrebbe tornare indietro e potrei correre per riprenderlo.
O la va o la spacca, devo tirare.
Scaglio lo scudo verso i fili e corro dietro una lastra di acciaio prima che i proiettili mi rendano un formaggio pieno di buchi.
Faccio in tempo a vedere la trave che schiaccia i robot che mi devo ritrarre per evitare che lo scudo mi tagli la testa.
"Però, che mira. Potresti sostituire Clint, fare finta che lui serva alla squadra ci sta stancando."
Ovviamente sento Barton che insulta Stark e i miei timpani sono occupati dalle loro urla.
"Stark, stai zitto e dimmi dove si trova il boss."
"Giusto, guarda alla tua destra."
Faccio come dice lui e guardo a bocca aperta un robottone gigante con dei pugni giganti che fanno dei buchi nell'asfalto giganti.
"Ti sei dato alla pazza gioia nel costruirlo immagino."
"Si Watson, adesso distruggilo dai."
Delle urla catturano la mia attenzione, due civili, una madre e una figlia sono rannicchiate in un punto che è sulla traiettoria del gigante.
Inizio subito a correre vero di loro e sparo al robot, cercando di distrarlo da loro.
"Ehi, fustacchione guardami! Colpisci me avanti!"
Tento di chiamarlo e noto il cerchio piccolino  al centro del suo petto.
"E allora lo fai apposta Stark."
"Non sai quanto mi diverto."
Maledico Iron Man in tutte le lingue del mondo e corro più velocemente verso il robot che sta alzando lentamente il pugno verso le due donne.
"Non riuscirà ad arrivare, bloccalo Stark, bloccalo!"
Sento la voce di Steve urlarmi nell'orecchio. Se non arrivo mi gioco la carriera e quindi devo fare un passo più lungo della gamba per raggiungerli. Appena prima che il pugno le colpisca, arrivo davanti a loro con lo scudo per pararmi.
La forza del pugno mi fa indietreggiare nonostante abbia piantato i piedi a terra. L'unico pensiero che passa per la mente è quello di proteggere le due donne, anche a costo di rischiare la pelle. Ho fatto questo per anni, brandendo una pompa idrica ma ho pur sempre rischiato la vita per le persone.
Penso a quando i bambini venivano a trovarci per dirci che siamo i loro eroi e che da grandi vogliono essere come noi.
Vedo il sorriso della gente e il rispetto negli occhi di quando ci vedono in azione, gli applausi che ti premiavano più di un avanzamento di livello o di una medaglia per aver svolto il tuo lavoro. Quella era la mia vita e continuerà ad esserlo, anche se in altri modi. Inizio a spingere con i piedi, avanzando e facendo indietreggiare il gigante.
Penso che lui sia il fuoco, il nemico da uccidere.
Stringo i denti e avanzo, vedendo i suoi piedoni metallici indietreggiare.
Le due donne sono scappate.
Mi metto di lato, lasciando che il suo pugno colpisca il terreno con forza.
Metto la pistola nella fondina e mi arrampico per il braccio del robot, saltando con lo scudo tenuto a due mani all'estremità e infilandolo con un colpo secco nel cerchio, facendolo cadere a peso morto di schiena.
Prendo lo scudo e mi sdraio sul petto duro del robot, col petto che si alza e si abbassa velocemente.
"Incredibile!"
Sento gli applausi degli Avengers e sorrido, alzandomi e saltando giù dal gigante.
"Manca un boss e hai finito."
"Stark, sei uno stronzo."
"Uh, hai baciato qualcuno con quelle labbra?"
"Io e te facciamo i conti dopo."
"Bene, adesso corri a sinistra e aspetta lì."
Faccio come dice lui e mi ritrovo in una piazza enorme, con un portone davanti.
Quando il portone si apre, un fumo pesante esce da esso .
"Per prima cosa, togli la pistola, vediamo come te la cavi senza."
Estraggo la pistola e la getto  via, mettendo lo scudo davanti a me, con la paura che sale nel sentire dei ringhi che vengono dal portone.
"Trema alla presenza del grande Gustav!"
Un drago di metallo, lungo due metri mi si para davanti, sputacchiando fiammelle di qua e di là.
"Oh, sono atterrita."
"Lo vedremo."
All'improvviso un armatura si assembla su Gustav, facendolo diventare grande il triplo, con delle ali davvero fighe, due occhi rossi e due narici da cui esce del fumo. Si sono aggiunte delle corna enormi sulla testa, mi sembra di essere nel Medioevo.
"Andiamo Stark, non siamo nel Medioevo!"
"Zitta e subisci."
Gustav pianta gli enormi artigli nel terreno e ruggisce, facendo tremare la terra.
Si avvicina a me e sputa del fuoco che non mi sfiora neanche grazie allo scudo che mi protegge.
Inizia ad aprire le ali, facendomi indietreggiare per la forza del vento.
Dopo due minuti, Gustav è in cielo che vola, calando in picchiata verso di me e sputando fuoco.
Noto delle cinghie sul suo petto che tengono un cerchio più luminoso degli altri.
"Prendilo!"
Non è Tony a urlare, è Steve. Non posso non ubbidire ad un capitano quindi, aspetto che Gustav mi passi di fianco e inizio a correre vicino a lui, prima che possa tornare ad alta quota.
Faccio un salto e atterro sul suo collo, tenendomi alle rientranze del metallo per non cadere.
Non posso disattivarlo qua, altrimenti cadrei insieme a lui. Devo riportarlo verso terra, disattivarlo e saltare giù.
Metto lo scudo dietro la schiena e inizio a scalare verso le sue corna.
"Ti piacerebbe."
Stark mi sta facendo innervosire, appena finisco sta cosa lo riempio di botte.
Il drago gira bruscamente, facendomi cadere di sotto se non fosse per una mano che tengo sul suo collo.
Lo spavento che mi è preso quando si è girato, Dio santissimo se riempirò di botte Stark.
Mi do uno slancio con la gamba e mi rimetto a cavalcioni sul suo collo, vicino alla testa.
Afferro le corna e decido di incazzarmi con Stark.
"Ma dico, sei cretino? Mi stavi per uccidere!"
"Tutto calcolato."
"Inizia a calcolare le botte che ti prenderai appena uscirò da qua."
"Okay, Grace lascialo perdere e disattiva Gustav."
È Steve che mi parla, probabilmente avrà tappato la bocca a Tony per farlo star zitto.
Tengo la rabbia dentro e dirigo il drago verso la piazza.
Scivolo come se fossi un bradipo verso le cinghie, mettendomi sotto di lui.
Il cerchio è davanti a me, la mia occasione prima che Stark decida di cambiare rotta.
Con uno scatto tolgo le mani dalle cinghie e afferro lo scudo, piantandolo con forza nel cerchio.
Guardo dietro di me e vedo che si sta per schiantare, tolgo lo scudo e mi lascio cadere di sotto.
Atterro con un ginocchio a terra, una mano pure e lo scudo tenuto alto nel braccio destro.
"Questa sì che era un'uscita ad effetto!"
Grida Bruce, unendo il suo applauso agli altri.
Una luce accecante mi costringe a ripararmi di nuovo con lo scudo e dopo due secondi sono di nuovo nella sala della giuria.
"Bel giocattolo."
Dico, lanciando lo scudo a Cap che lo prende al volo.
Improvvisamente sento mani che mi abbracciano e che mi danno pacche sulle spalle.
Vado davanti a Stark e lo guardo negli occhi.
"Devo ammetterlo, sei stato bravo come comandante."
Lo abbraccio e lui ricambia, accarezzandomi la schiena e dandomi un bacio sulla guancia.
"Adesso il verdetto."
Nick Fury si avvicina a me.
"Grace Watson, vuoi diventare un Avengers?"

*eh, vooleeevii un capitolo scritto bene eh? Guarda che faccia, lezzo!!! Viva l'autostima e viva me fantastica! Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

The Queen Of The ElementsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora