Non si torna più indietro

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-La missione è andata a buon fine, sei svenuta quando stavi salvando Tony che era incastrato poco prima che la base esplodesse.
Spiega Bruce Banner, i vendicatori mi fissano mentre sono nella stessa cella che ho sognato con due lunghe catene ai polsi. Ho sognato si, ma sono in catene e dentro una cella.
-Prima di svenire hai dato di matto e rischiavi di ucciderci tutti.
Conclude in bellezza Cap, ecco perché mi hanno accuratamente inchiodata.
-Quindi adesso non vi fidate più di me?
-Non siamo noi che non ci fidiamo di te, sei tu che non ti fidi di te.
Sbuffo.
-Magari meno complicata la frase Clint.
Escono tutti tranne Stark che stranamente non indossa la sua adorabile armatura. I suoi occhi sono inleggibili neanche dalla mia vista sviluppata.
-Ti ho salvato la vita, mi devi un favore.
Lui sorride gelido.
-Sono io che ho proposto di incatenarti.
Dice per poi uscire. Cosa? Lui mi ha fatto tornare qua dentro? Ma è bipolare o sbaglio? Bisogna essere degli stronzi però eh. Io sono calma, non ricordo cosa mi è successo. Sta di fatto che posso essere una minaccia e loro lo hanno capito e prendono le giuste precauzioni, grazie mille. Ci mancava solo questo. Chi mi è rimasto? Charlie? Papà no, scordatevelo.
-Signorina Watson?
Che gioia sentirlo.
-Mi sei mancato Jarvis.
-Mi dispiace che lei sia finita in questa deplorevole situazione.
Attenzione adesso mi dice che mi ama, lo sento.
-Te lo ha ordinato il bimbo viziato?
Mi riferisco al primo stronzo d'America .
-No signorina, è il mio parere.
-Grazie J, a quanto pare mi rimani solo tu.
-Ho notizie sulla Fiamma.
Finalmente direi.
-Howard Stark ha progettato questo contenitore in grado di contenere i quattro elementi, ma ad un prezzo spaventoso.
Poiché era solo un prototipo e lui non vedeva alcun potere in essa la lasciò a marcire in Canada.
La Fiamma è fatta dai quattro elementi aiutati da una leggera quantità di  palladio.
Chiunque la indossi avrà due scelte prestabilite: il più forte impazzirà e diventerà cattivo e il più debole morirà.
Fortunatamente il fato ha indicato lei come persona forte e rischia di impazzire, ecco spiegato il sogno che potrebbe riflettere il futuro.
Ignorai tutto il resto del discorso, bastava quello. Ora sono d'accordo con gli Avengers, se impazzisco posso distruggere il paese. Ma potrei ingannare la mente e far credere che sia diventata cattiva. Che casino.
Passano le ore e la noia si fa pretenziosa, rubandomi ogni minuto che scorre.
Siedo al centro con le ginocchia strette al petto, posso solo darmi conforto da sola e far tintinnare le catene giusto per non sentire il silenzio che mi opprime. Un brivido al petto mi riscuote le membra.
Fury entra.
-Mi dispiace ma il governo ci obbliga a farla soffrire per accerchiare il suo stato di pazzia imminente.
-Se mi farete del male io potrò solo impazzire di più.
-Abbiamo studiato il suo carattere e abbiamo dedotto che più dolore prova più calma assume pur di non sentirlo. Sono obbligato signorina Watson, ho le mani legate.
Non mi lascia ribattere e esce fuori.
Oh fantastico! Adesso passiamo dal non ci fidiamo di te al adesso ti facciamo morire lentamente?!
Dovrò fare un paio di domande a Dio quando arriverò davanti a lui.
Un biglietto attaccato al chiodo che tiene le catene mi attira verso di esso.
Leggo il foglietto.
"Il governo ci sta comandando, vogliono vederla cadere con il dolore di essere uccisa dai suoi amici."
Minchia che culo signori, ma dico, vogliamo anche torturarmi col filo spinato? Sembra di stare nell'Hydra.
Un lampo di genio mi attraversa.
Hydra, governo, sono collegati in qualche modo.
Che anche il governo abbia le mani legate?
Ora non sono nella posizione di esprimere un mio parere.
Una voce robotica mi spaventa.
-Benvenuta nel primo giorno della sua morte, Grace Watson.
-Un pochino di tatto lo vogliamo usare o siamo tutti dei ghiaccioli?
Ribatto acida.
-Prima prova: dolore inferto da un amico.
Detto ciò le porte si spalancano e entra Tony Stark.
Barba curata, occhi scuri e profondi, passo sicuro, sorriso inquietante.
Io mi alzo e non appena provo ad attivare i miei poteri dei puntini rossi illuminano il mio cuore.
Dei sicari mi sparano se uso i poteri, capito, bastava dirmelo!
Non appena i laser si tolgono lui entra già minaccioso nello sguardo.
Metto le mani avanti.
Ansia pura.
-S-Stark, ti prego io...
-Non posso tornare indietro.
Risponde meccanicamente. Cosa sta succedendo agli Avengers? Lo S.H.I.E.L.D. non si ribella?! O risolvo tutto io oppure dovrò subirmi i miei amici che mi fanno del male, e ho amici che non scherzano.
Non oso pensare cosa possono farmi.
La peggiore delle ipotesi ve la lascio immaginare.
Vi concedo un solo indizio giusto per farvi rabbrividire: immaginate i tempi in cui Stark si faceva una donna diversa ogni notte, lo scenario peggiore sarà simile ma tutt'altro che appagante.
Brutta situazione vero?
Quando si ferma davanti a me deglutisco.
Lui alza una mano e io chiudo gli occhi, pronta per subire, invece mi sfiora la guancia.
-Mi dispiace.
Sorrido debolmente.
-Io resterò con voi per sempre.
Inspiro lentamente e non stacco il mio sguardo dal suo.
Che la mia morte abbia inizio.

*stiamo entrando nella fase in cui capirete perché mi chiamo Satana😈. È la mia ff e posso anche fare una carneficina, MUAHAHAH! Vado a prendere una tisana. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

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