"Okay Grace, inizi te a punzecchiare quei bastardi. Noi facciamo evacuare la città prima dell'esplosione."
La voce di Clint è più fredda del solito e mi fa pensare che questa missione non è uno scherzo.
L'enorme base si presenta in tutta la sua arroganza e malvagità sulla cima di una montagna che governa Banff.
La città è mezza distrutta e non oso dare ascolto a tutti i pensieri che mi assillano.
"Devi uccidere solo gli scienziati e le persone trasformate, nessun civile."
Non rispondo e assumo il potere della terra, usando una liana per entrare nell'ultimo piano, spaccando il vetro e dando un calcio in faccia ad uno scagnozzo dell'Hydra.
La lente a contatto mi avvisa di quante persone si trovano nel l'edificio, tutti nemici.
Con una mossa spezzo il collo ad uno e brucio la faccia ad una tipa molto losca con un geyser.
La Fiamma pulsa, ma quel movimento mi arriva alla testa e mi fa male, come se stesse cercando di cambiare la mia mentalità. Jarvis mi ha detto che è un oggetto potente e che pochi possono controllare.
Io non sono uno di loro.
In pochi minuti ho ucciso tutte le persone del piano, non ho neanche visto se erano civili o cattivi, perché forse quella cattiva sono io. È strano da raccontare ma la Fiamma mi infonde una rabbia repressa da anni, una rabbia potente e capace di cambiare gli ideali della persona più patriota del mondo. Io non sono una persona buona, faccio un lavoro da buoni ma ho un lato oscuro, molto oscuro. Mi è parso subito strano che gli Avengers si siano fidati in così poco tempo di me, mi sembra ancora più strano che solo adesso il vero potere distruttivo di questo oggetto di vibranio mi stia cambiando in modi che sembrano impossibili e troppo veloci per farli accadere, ma stanno succedendo.
Forse io non sono la persona più adatta a raccontarvelo, forse non ho quel talento da scrittrice che vi lascia a bocca aperta ma chiunque, con un po' di impegno, può scrivere una sorta di diario.
Sto descrivendo al presente anche se è già successo, mi viene più facile che usare il passato.
Fa meno male parlare al presente invece di raccontare qualcosa di già successo, non so spiegare ma io voglio descrivere questa storia, la mia storia, come voglio io e di certo non sarete voi ad impedirmelo.
Però, sono una persona davvero deliziosa vero?
Riprendiamo la storia: sento questa cattiveria invadere ogni cellula del mio corpo, uccidere mi sembra un divertimento e tutto questo non ha senso, ma per queste cose serve uscire dall'ordinario.
"Hai ucciso due civili, stai impazzendo. Si può sapere che cosa ti sta facendo quella cosa?"
La voce di Stark mi invade i timpani, ricordandomi che loro possono vedermi e sentirmi.
"Mi sta cambiando, ecco cosa sta facendo. Sto diventando cattiva senza un motivo."
Grida, dolore, suoni che dovrebbero farmi diventare triste e invece mi divertono.
Un gioco sadico sta facendo le sue mosse nella mia testa e la Fiamma, quella maledetta condanna che il padre del geniaccio ha creato, è il giocatore.
Brucio la faccia ad un uomo e faccio esplodere tutte le stanze di quel piano, per il prossimo troverò una fine più spettacolare. Sono ufficialmente cambiata in pochi minuti, da buona a cattiva.
Tra il male e il bene non c'è che un solo, fatale, passo.
Un Soldato d'Inverno mi punta un fucile addosso.
"Non lo farei se fossi in te."
Con uno scatto gli distruggo l'arma e con il braccio avvolto dalle fiamme gli buco il petto, il tutto con una freddezza e una punta di follia da far invidia anche a Smith.
Se devo descrivere la mente di un cattivo direi che tutto quello che accade nella sua testa non possiede un senso logico, ed è così che sono io.
"Hai perso il controllo, fermati."
La voce di Captain America mi fa voltare, trovandomi davanti a colui per cui provavo dei sentimenti.
Ho detto provavo, chissà perché.
Il suo bellissimo scudo va a sbattere contro la parete e le mie liane, come serpenti, si stringono attorno al suo bel collo candido.
"Sai, sono cambiata all'improvviso e senza motivo."
"Sei più forte della Fiamma."
La sua voce diventa più sottile...e questo mi diverte.
"Ti sbagli Steve, questa cosa è fatta per non essere controllata, è un esperimento e io sono la cavia."
Strattono le liane e lo avvicino al mio volto.
"Io non sono fatta per essere buona, io sono cattiva e voi siete troppo fiduciosi."
"S-se solo provassi a combattere."
"Non serve combattere quando non c'è speranza, non siamo in un film, non ci sarà un colpo di scena."
I suoi occhi chiari si appannano, una minuscola parte di me mi urla di lasciarlo ma in risposta la follia non fa che aumentare.
"Tutto ciò non ha senso ma doveva succedere. Sto impazzendo e non sai quanto mi piace questa cosa."
Sorrido e lo avvicino ancora di più a me.
"Sei un uomo fuori dal tuo tempo Capitano, lascia che ti rispedisca da dove sei arrivato."
Prima di soffocarlo, una cosa lunga, veloce e nera si avvicina al mio viso e mi fa perdere i sensi.Un rumore sinistro mi fa svegliare, noto con piacere che sono nella mia vecchia cella di vetro.
Quanto mi era mancata.
Questa volta sono avvolta da delle catene davvero spesse e pesanti, molto mediocre.
Rido, una risata degna di un pazzo, di un assassino che non è stato arrestato, di un cattivo che ha scoperto quanto è bello scegliere le cose facili.
Gli Avengers entrano, tutti in tenuta ufficiale.
Ho già visto questa scena in passato.
"Ed eccoci qua, come ai vecchi tempi. Mancava qualche catena ma la situazione è più o meno la stessa: sono una minaccia. Ci avete messo un po' a scoprirlo, ma io non biasimo voi, io biasimo me. La Fiamma ha agito lentamente, un unico colpo al momento meno opportuno, che genio della tecnologia che era tuo padre Tony, questa è il risultato della sua incapacità di capire cosa vuol dire fermarsi. Incapacità che ha tramandato a te."
La sua espressione visibile dalla maschera del l'armatura alzata muta in uno sguardo carico di rabbia, paura e dispiacere.
"Hai ragione, non so fermarmi...lascia che te lo dimostri."
Fa per colpirmi con un propulsore ma Steve lo blocca.
"Non provate rancore? Sono una ragazza debole dopotutto, non riesco a combattere la follia."
"Questo non significa che è troppo tardi per farti tornare indietro."
Interviene Natasha Romanoff.
"I discorsi tutto coraggio e lealtà di Rogers ti hanno tartassato fino a farti diventare come lui?"
"Tornerai come prima, ci vorrà un po' di tempo."
Clint esce dopo aver parlato, seguito da tutto il resto della ciurma.
Mi ritrovo sola, io e la follia.
"È così bello sentirsi in trappola!"
Rido ancora e ancora, fino a finire la voce.
Poi, improvvisamente, mi sveglio.
Era solo uno stupido sogno.*ma ste cose senza senso? Vi ho fatto salire la strizza facendovi pensare che qualche Avengers moriva eh? Avrò occasione di realizzare quella frase in futuro😏. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
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The Queen Of The Elements
FanfictionGrace Watson, una giovane ragazza canadese, possiede dei poteri sovrannaturali. Riuscirà a controllarli? Perché gli Avengers la vedono come una minaccia capace di cambiare le sorti dell'umanità? Bene o Male? Luce o Oscurità? A chi deve la sua lealtà...