Apro gli occhi di scatto, guardandomi intorno. Sono in una specie di cella con le pareti di vetro. Sono distesa su un lettino da ospedale, al centro della cella. Perché sono qui? Devo stare calma, non mostrare i miei poteri o cosa so fare.
Sono sicura che qualunque cosa io dica o faccia, la useranno contro di me. Noto una telecamera di sorveglianza puntata verso di me. Mi metto a sedere, provando stilettate di dolore a tutto il corpo. I ricordi riaffiorano lentamente.
Io che scappo dagli uomini armati, io che uccido gli uomini armati e io che affronto Iron Man.
Indosso la mia camicia verde che si è rovinata per ieri sera. Metto le mani sulle ginocchia e guardo i macchinari di alta tecnologia che mi circondano. Devo trovare un piano per scappare, assolutamente. Sento dei rumori di passi e capisco che una persona sta arrivando di fretta nella mia stanza. Come un fulmine mi stendo, la schiena rivolta alla porta da dove entrerà quella persona. I passi si avvicinano e il materasso del letto si abbassa. Il mio cuore frena di botto, facendomi un male cane. Il mio olfatto percepisce un odore fresco, pungente e molto vicino a me.
L'ho già sentito questo profumo o sbaglio? Un peso sulla mia spalla mi fa tendere i nervi come una corda di violino.
Mi sono talmente irrigidita che sembro morta. Appartiene ad un uomo, lo giuro. La mano deve appartenere ad un uomo, quella di una donna è più delicata e meno grossa. Prima che mi possa fare qualcosa, scatto e afferro per il colletto il presunto uomo. Un paio di occhi marroni mi fissano, stupiti. Mollo la presa,quasi mi fossi scottata. Guardò un po' stupita è un po' terrorizzata Tony Stark. Cosa mi voleva fare? Se avesse cattive intenzioni verso di me? Insomma, l'ho pestato abbastanza ieri e credo cerchi vendetta.
"Tutto bene ragazza?"
Mi chiede lui, mostrandomi i suoi denti bianchi.
"Cosa vuoi farmi?"
Chiedo diffidente.
"Niente, solo spiegarti perché sei qua e chiederti scusa per ieri. Non volevo farti male, solo che tu sei testarda e.."
Alzo un sopracciglio, sfidandolo.
"Mi dovrei scusare io, sai, ti ho pestato per bene ieri."
Osservo i lividi sulle sue braccia muscolose e rendo ovvio il fatto che fa fatica a stare seduto con la schiena dritta.
"Fai come vuoi, resta il fatto che hai paura di me."
Si avvicina mentre dice quella frase, sfiorando il mio ginocchio con il suo.
Io mi sposto di scatto, istintivamente.
"Oh, povera piccola, hai paura di me?"
Ma questo lo devo sopportare ancora per molto? Mio Dio quanto stressa.
"No Stark, avvicinati ancora e io non mi sposterò neanche se provi a sollevarmi di peso."
Lui sta al gioco e mi cinge la vita con un braccio, cercando una mia reazione che, ovviamente, io non faccio.
Mi sento a mio agio, il suo braccio mi stringe delicatamente, non vuole farmi male è chiaro.
"Hai visto? Non ho cattive intenzioni, piccoletta."
Ma quanto è odioso? È bello, questo non lo metto in dubbio...ma io non lo sopporto neanche se lo vedo a distanza.
"Non. Chiamarmi. Piccoletta."
Ringhio minacciosa.
"Ma sei piccola! Se ti abbraccio posso anche nasconderti talmente sei magra e piccina."
Senza preavviso mi abbraccia, stritolandomi come un serpente che soffoca la sua preda.
Io cerco di divincolarmi, mi sta facendo male e il suo reattore è premuto sulla mia Fiamma e mi fa quasi piangere dal dolore.
"Tony, ti prego, staccati che mi fai male."
Dico in un sussurro.
Lui mi lascia e mi fa gli occhioni per scusarsi. Io mi massaggio i punti in cui mi fa male e non lo guardo.
"Non avevi cattive intenzioni eh?"
Lo provoco altrimenti potrei soffocarlo con le mie stesse mani.
"Ti ho solo abbracciato! Mi sembravi così triste!"
Esclama, allargando le braccia con fare stupito.
"Non hai visto che sono piena di lividi che tu mi hai fatto? La prossima volta non mi stritolare come se fossi un serpente."
Poi capisco, mi ha abbracciato perché sapeva che mi lamentavo del fatto che sono piena di lividi che fanno male e...
"Allora? Chi è che deve chiedere scusa per i lividi, tu o io?"
Chiede, sfoderando il suo ghigno strafottente.
Afferro il cuscino del letto e lo sbatto in faccia a Tony, lasciandolo con un'espressione da pesce lesso.
"La smetti di fare l'amico con me? Dimmi cosa ci faccio qua e cosa vuoi da me e vattene."
Lo ammetto, forse posso farmelo amico. Può tornare utile, solo che in questo momento fa saltare i nervi.
"Va bene piccola. Ti trovi nello S.H.I.E.L.D, se leggi i giornali sai in parte che cos'è. Sei stata presa perché sei ritenuta una potenziale minaccia con i poteri che ti ritrovi. Noi vogliamo solo studiare i tuoi poteri, vedere cosa sai fare, dirti di usarli bene, magari aggiungendo qualche modifica e il resto non lo so."
Non ha balbettato e mi ha detto tutto guardandomi negli occhi, dice la verità.
"Tornerò a casa?"
Lui mi sorride.
"Certo, scommetto che muori dalla voglia di abbracciare mamma e papà vero?"
Quella frase mi fa male. Vorrei dirgli che no, non posso abbracciare mia madre perché è morta, non voglio abbracciare mio padre perché lo odio e vorrei stare accanto a mio fratello che rischia di morire. Ma un peso al cuore mi fa diventare triste di colpo, senza preavviso. Tony lo nota e mi scuote leggermente.
"Tutto bene?"
Usa un tono protettivo, come un fratello o come...un padre.
Gli sorrido in modo timido, come se mi fossi accorta che sto parlando con l'uomo più potente d'America.
Dico che sto bene e lui non mi fa altre domande. Prima di alzarsi sento le sue labbra premute sulla mia fronte.
Divento rossa come un peperone e non faccio in tempo a chiedergli perché, se non mi vogliono far del male mi tengono in una cella con telecamere in ogni angolo, che lui è già uscito dalla cella e si dirige verso la porta della stanza, sorridendomi un'ultima volta per poi sparire.
Sono di nuovo sola, quasi mi manca la presenza di Stark. Almeno mi teneva compagnia. Cammino per la cella circolare, senza fermarmi in un punto preciso. Non fare niente non è il mio forte, decisamente.
Passano ore e finalmente la porta della stanza scatta, mi giro per vedere chi è e rimango impietrita.
Non me lo aspettavo.*ehiii belle persone! Questo è "il capitolo di punta". Ma quanto è dolce il nostro Tony eh?
Adesso Grace dovrà passare la sua vita in quella cella...MUAHAHAH!! No scherzo, la tireremo fuori da lì. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
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The Queen Of The Elements
ФанфикGrace Watson, una giovane ragazza canadese, possiede dei poteri sovrannaturali. Riuscirà a controllarli? Perché gli Avengers la vedono come una minaccia capace di cambiare le sorti dell'umanità? Bene o Male? Luce o Oscurità? A chi deve la sua lealtà...