Capitolo 19: Visioni o...?

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Jesus point of view

Tutto attorno a me è bianco.

Il paesaggio è vuoto, tranne per una figura che si trova davanti a me.

Veronica.

Faccio qualche passo avanti per andarle incontro, e mi ritrovo di fronte a lei.

"Sei... reale?" domando, avvicinando lentamente una mia mano al suo volto.

La carezzo, non è possibile.

"Si, sono reale e sono tornata perché avevo bisogno di parlarti" sussurra, abbracciandomi di scatto.

"Parlarmi di cosa?" sussurro di rimando, stringendola fortissimo.

Lei ricambia la stretta altrettanto forte "Parlarti del fatto che non puoi andare avanti così. Sarò pur morta ma fa male vederti ridotto in questo stato e per colpa mia"

"Come fai ad essere qui?" le domando, d'un tratto.

"Non posso dirtelo, capirai tutto a tempo debito" mi carezza una guancia e una lacrima le riga il volto "Mi dispiace... mi dispiace di averti fatto tutto ciò, è solo colpa mia" afferma malinconica.

"Non è colpa tua, ma di quello stronzo che voleva spararti" dico con sicurezza.

"Devi promettermi una cosa" dice, con gli occhi lucidi mentre mi guarda.

"Dipende, che tipo di cosa?"

"Non ti dico di dimenticarti di me, conoscendoti so già che non lo farai, però... però rifatti una vita, ricomincia a vivere. Trova qualcuno che sappia renderti più felice di come ti ci ho reso io" sta piangendo, tante lacrime amare le attraversano il volto pallido.

"Promettimelo"

"Cosa? No, no che non te lo prometto. Tu sei l'unica che amo e che amerò sempre e non puoi chiedermi una cosa del genere. Ti ricordi cosa ti ho detto? 'Muori tu, muoio io. Senza te non vivo.' non l'ho detto per far prendere aria alla bocca"

"Non avrai mica intenzione di...?" sbarra gli occhi.

"Se per stare con te dovrò suicidarmi, si lo farò"

"No! Non ci provare hai capito?!" mi punta un dito contro "Tu non ti suicidare e io tornerò, questa è una promessa" afferma.

Guarda per qualche secondo in alto e poi si rivolge a me.

"È arrivato il momento di svegliarsi Jesus" si avvicina e mi lascia un bacio sulle labbra "Ricorda che ti amo e che tornerò" la sua figura si fa sempre più sbiadita e poi svanisce.

Mi sveglio.

È stato tutto un sogno o era vero?

Forse una visione... Però se ha detto che tornerà, allora lo farà.

L'ha promesso.

O forse me lo sono solamente immaginato, speriamo di no.

Prendo il cellulare dal comodino e controllo l'orario, sono le sette e mezza.

Tanto vale alzarsi, alle otto ci sarà il funerale.

Neanche a farlo apposta oggi è una pessima giornata, nuvolosa e ventosa, di quelle che così non se ne vedevano da tempo.

Mi trascino a fatica nel bagno adiacente alla mia stanza e, dopo essermi svestito, mi butto sotto il getto d'acqua calda.

Mi fa sentire un pochino meglio.

No hay nadie cómo tú. |Gemeliers| #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora