Capitolo 5: Il risveglio.

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"Que me vas a mi a contar
Que no haya sentido yo
Si en el fondo todos vamos persiguiendo una ilusión"
Lo mejor está por venir

Veronica point of view

Mi trovo nel giardino sul retro di casa mia e sto giocando con le macchinette, nel mentre aspetto l'arrivo dei due gemelli.

Controllo l'orario dall'orologio che porto al polso, e noto che sono le dieci e mezza, ma loro non si sono ancora fatti vivi.

'I soliti ritardatari' penso io.

"Veronica, tesoro!"

"Cosa c'è, mamma?" chiedo un po' scocciata, odio quando la gente urla.

"Sono arrivati Jesus e Daniel."

La mia mente si è fermata al "sono arrivati", subito balzo in piedi con uno scatto veloce e mi dirigo verso la porta.

"Finalmente ragazzi, pensavo non sareste arrivati più!" esclamo provocandoli scherzosamente.

"E invece" dice Dani "Eccoci qui." continua il gemello.

"Cosa vogliamo fare?" chiedo a loro.

"Non so... Una passeggiata? Guardare la televisione? Giocare con le macchinine?"

"Jesus, io non capisco se ti prepari già queste idee a partire dal giorno prima o se ti vengono così dal nulla" affermo io dando voce ai miei pensieri.

"Sono un genio, mi vengono sul momento" risponde lui.

"Non sei un genio, hai semplicemente molta inventiva" dice Dani, spegnendo tutto l'entusiasmo del fratello.

All'immagine di loro che battibeccano mi viene da ridere, e subito si girano verso di me.

"Oh-oh" sussurro io, sorridendo.

"Stai per caso ridendo di noi?" domanda Jesus portandosi una mano al cuore, il solito drammatico.

"Forse si, forse no. Chi mai può dirlo?"

"Sai cosa succede quando ridi di noi?" continuò Daniel.

Sgranai gli occhi, consapevole che mi avrebbero "punito" facendomi il solletico.

"Ehm... uno, due, tre, partenza via!" e inizio a correre più veloce che posso, anche se solitamente i ragazzi di 13 anni non fanno questo genere di cose, a noi piace comportarci come dei bambini piccoli.

"Veronica! Se ti prendiamo...!" e iniziano a correre venendomi dietro.

Attraverso la cucina, i corridoi e il salotto con poche falcate, e subito dopo mi ritrovo fuori dalla porta principale.
Mi fermo un secondo per guardarmi dietro, e non appena noto che mi sono più vicini di quel che dovrebbero, ricomincio la mia corsa contro il tempo.
Esco fuori nel giardino che dà sulla strada, e poi corro verso il cancello che mi farà uscire definitivamente dal cortile di casa mia.
Non pensando ai pericoli che potrei correre, mi ritrovo nel bel mezzo della strada e, mio malgrado, mi accorgo troppo tardi che sta passando una macchina che a secondi mi potrebbe investire.
Rimango pietrificata a osservare la vettura venire velocemente verso di me, e subito dopo mi ritrovo a contatto con il marciapiede che si trova dall'altro lato della strada.
Come ci sono arrivata qui? Mi ha investita? Sono... morta?

"Veronica! Veronica ti prego, apri gli occhi!" è la voce incrinata di Jesus che mi fa aprire a fatica gli occhi.

"Dove... mi trovo?" chiedo a fatica.

No hay nadie cómo tú. |Gemeliers| #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora