Capitolo 4 - "Antipasto"

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*Driiiin*
Il cellulare di Tina, riposto nella tasca dei suoi pantaloncini, iniziò a squillare. Subito, la ragazza smise di correre e prese il telefono per rispondere alla telefonata.
"Selena?" chiese Tina.
"Hey, muoviti. Ti avevo detto di arrivare in anticipo per un bagno in piscina tra ragazze, prima che quegli idioti degli amici di mio cugino arrivassero, ma non ti sei fatta vedere, e due di loro sono ancora qui!" rispose indignata Selena.
"Si... scusami, prima mi si è rotta una bretella dello zaino mentre correvo, è da mezzora che lo sto trascinando!" si scusò Tina.
"Non mi importa, muoviti!" esclamò Selena.
"Sai, quando vuoi sai proprio essere stronza, Selena!" rispose Tina, ma Selena aveva già terminato la telefonata.
Tina mise a posto il cellulare e continuò a correre, ma dopo qualche metro il cellulare squillò di nuovo. La ragazza rispose arrabbiatissima.
"Ti ho detto che sto arrivando, smettila!" esclamò Tina, convinta di star parlando con Selena.
"In realtà volevo aspettare che ti unissi agli altri prima di pensare a te, ma potresti essere un antipasto, se proprio vuoi.", rispose una voce anonima.
"Mi scusi, ho sbagliato... Pensavo di star parlando con... beh, lasci stare. Ma comunque... chi è lei? Cosa sta dicendo?" chiese Tina.
"L'importante non è chi sono, ma dove sono." disse lo sconosciuto.
Tina iniziava ad avere paura, quindi cercò una scusa per terminare la conversazione: "Senti idiota, so che ti piace scherzare, i miei amici sono qui con me, abbiamo di meglio da fare!"
"Non mi sembra tu sia con amici. Mi sembri tutta sola, a piedi, in una stretta e vuota stradina di campagna." disse lo sconosciuto.
A quel punto Tina aveva davvero paura. Iniziò a guardarsi intorno, a scrutare gli alberi accanto a se, ma non vedeva nessuno. Eppure era certa che qualcuno la stesse osservando. Chiuse la chiamata e si mise a correre più veloce che poteva. Ad un tratto, qualcosa dietro di sé la illuminò: erano i fanali di un'auto, appena apparsa sulla strada. Tina fece un sospiro di sollievo e si mise in mezzo alla strada, in attesa che il veicolo si fermasse per farla salire a bordo. Quando però l'auto fu a una ventina di metri da lei, la ragazza si accorse che il guidatore del veicolo era incappucciato, e indossava una maschera: era Ghostface, e sembrava non avere intenzione di rallentare. Tina si mise a gridare a squarciagola, gettó lo zaino a terra e cominciò a correre per cercare di sfuggire dalla traiettoria del veicolo. Quando però l'auto quasi la raggiunse, la ragazza capì che non era abbastanza veloce da riuscirci. Appena in tempo, si lanció di peso verso destra, dove finiva la strada e iniziava il bosco. Cadde su un cespuglio di rovi, e dopo qualche secondo riprese conoscenza. Le spine le erano andate a finire ovunque, ne aveva conficcate nelle gambe, sul viso e tra i capelli, ormai tutti spettinati. Il dolore era forte, e mentre cercava di rialzarsi per fuggire, piangeva a dirotto. Quando finalmente si rimise in piedi, inizió a zoppicare nel bosco, sperando di riuscire a seminare il killer, che lì non poteva raggiungerla in auto. Era ormai poco distante dalla strada quando si girò, e vide Ghostface, ora a piedi, che era appena entrato nel bosco per cercarla. Tina era disperata, faticava a camminare e le spine le provocavano un dolore fortissimo, così si accasciò a terra e si nascose dietro a un folto cespuglio, sperando di non venire trovata. Dopo qualche minuto, Ghostface le passò affianco, ma il cespuglio riuscì a nasconderla, e così non la notò. La ragazza alzò leggermente la testa, e vide il killer che ormai l'aveva superata. Era sopravvissuta.
O almeno, così credeva.
Di colpo, il cellulare inizió a squillare fortissimo. Tina lo prese in fretta dalla tasca per interrompere la suoneria, e vide che chi la stava cercando era di nuovo Selena. Interruppe la telefonata per non farsi sentire, ma appena alzó lo sguardo lo vide: Ghostface era in piedi, di fronte a lei, che la stava osservando. Tina pianse ancora più forte, cercando di supplicare il killer: "T...ti prego... dimmi che cosa vuoi, io non c'entro niente! Non uccidermi!". Le suppliche, però, servirono a poco: Ghostface afferrò il suo coltello, e lo piantò più volte nella schiena della povera ragazza. Il sangue usciva a dirotto, mentre lei stava ormai perdendo i sensi. Ad un tratto, le uscì un ultimo fiotto di sangue dalla bocca, prima che Tina Chang smettesse definitivamente di vivere. Intanto, il suo cellulare squillò di nuovo: questa volta le era arrivato un messaggio, sempre da parte di Selena. Ghostface sfilò l'iPhone dalla tasca della vittima per rispondere.
Selly💅🏻: "DOVE. CAZZO. SEI. Ormai anche Leo e gli altri saranno qui a breve. E tu ancora non ti sei fatta vedere, Tina. La prossima volta col cazzo che ti invito >:)"
Tina✨: "Tranquilla. Saró lì a breve. Mi faccio perdonare. Ti dispiace se porto un amico?"
Selly💅🏻: "Certo che mi dispiace. Serata tra ragazze. Al massimo puoi farlo stare con Leo e i suoi amici, se proprio deve venire."
Tina✨: "Vi ci troverete benissimo, ci scommetto. Ha il viso pallido, veste di nero e ama gli horror"
Selly💅🏻: "Mh, inquietante. Interessante. Però muovetevi. Come si chiama?"
Tina✨: "È una sorpresa. A presto Selena."
Selly💅🏻: "Come cazzo ti pare. Muo-vi-ti."
Fatto ciò, il killer si mise il cellulare di Tina in tasca e si diresse verso villa Spitz. La festa stava per cominciare.

Scream - Bagno di SangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora