Capitolo 8 - Bagno di Sangue

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Intanto in piscina, Justin se ne stava ancora in acqua, nudo, in attesa che Selena lo chiamasse.
Era molto tardi, e anche se la temperatura estiva non era niente male, il ragazzo iniziava a sentire freddo. Ad un tratto, stanco di aspettare, decise di telefonare a Selena, per chiederle se poteva finalmente uscire dalla piscina. Notò però che il suo cellulare si trovava a terra, a qualche metro dal bordo piscina, e di certo non poteva raggiungerlo senza uscire dalla piscina. La questione si stava facendo per lui sempre più imbarazzante. Controllò se all'interno dell'abitazione c'era ancora qualcuno: la sala era deserta, ma in cucina, seduti al tavolo a ridere e bere alcool, c'erano ancora Leo e Maxwell.
'Dopotutto sono ubriachi, non mi noteranno neanche. E se mi dovessero notare, penseranno di star sognando o roba simile.' pensò Justin.
Di scatto, si arrampicò dal bordo piscina, corse verso il cellulare e lo afferrò, ma notò anche che Leo e Maxwell, dalla cucina, lo avevano visto. I due, con espressioni tra lo schifato e il divertito stampate in faccia, si spostarono nella stanza accanto, dove non potevano vederlo.
Justin, più imbarazzato che mai, si rigettò precipitosamente in piscina per evitare che qualcun altro lo vedesse, e telefonò a Selena, che subito rispose.
"Allora tesoro, ti vuoi muovere? Leo e Maxwell mi hanno visto nudo! E sono stanco di starmene qui tutto solo." esclamò lui.
Selena scoppiò in una risata, e poi disse: "Abbi pazienza! Sto per entrare nella doccia... tra 10 minuti potrai salire. Anzi, facciamo così: ti manderò un messaggio quando sarò in camera, e ti aspetterò ammanettata alla spalliera del letto!"
"Così mi piaci... Ti dò 10 minuti secchi!" disse Justin.
Justin chiuse la chiamata, ma non fece in tempo a riporre il cellulare sul bordo piscina che subitò squillò. La chiamata era da uno sconosciuto. Rispose.
"Pronto?" chiese.
"Mi dispiace Justin, ma a te restano molti meno di 10 minuti." sussurrò Ghostface.
"Selena, è uno scherzo? Fai la doccia e sbrigati!" esclamò Justin, furioso.
"Vuoi che mi sbrighi? Allora non mi perdo in chiacchiere." rispose il killer.
Ad un tratto, la finestra al piano superiore, che dava sul giardino posteriore, si aprì, e vi si affacciò l'assassino.
Appena Justin vide la terrificante maschera bianca e allungata, si lasciò scappare un urlo di terrore.
Ghostface, sempre dal piano superiore, afferrò qualcosa e lo gettò fuori dalla finestra: era proprio il corpo esanime di Tina, che andò a finire nella piscina con Justin. L'acqua si tinse pian piano di rosso, mentre il corpo galleggiava accanto al povero ragazzo, che gridò al telefono: "Ma chi cazzo sei, psicopatico!"
"Questo non è vino rosso, e nemmeno sangue di maiale." disse Ghostface.
Justin provò a uscire dalla piscina, ma appena si arrampicò al bordo scivolò di nuovo in acqua, ferendosi inoltre la gamba. Ormai la piscina non aveva più un colore blu cristallino, ma bensì rosso intenso: era un bagno di sangue.
Il ragazzo alzò lo sguardo verso la finestra, e vide che Ghostface stava gettando qualcos'altro in acqua: inaspettatamente, un grosso televisore a tubo catodico piombò addosso a Justin. Il lungo cavo della corrente era stato ben saldato all'apparecchio, e così l'elettricità si diffuse in tutta la piscina, fulminando il corpo del ragazzo, già vicino alla morte per via del forte impatto che il pesante televisore aveva causato sulla sua testa.
Fatto ciò, Ghostface si allontanò dalla finestra che si affacciava su un macabrissimo spettacolo: una piscina, ormai tinta interamente di rosso, in cui galleggiavano il corpo della povera Tina e il corpo di Justin, schiacciato dal televisore e fulminato dalle scariche elettriche.

Scream - Bagno di SangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora