Capitolo 6 - Il Gioco degli Armadi

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Erano ormai le due del mattino, ma villa Spitz era più viva che mai: Leo e Maxwell si stavano ubriacando in cucina, Rob e Marley erano comodi sul divano, intenti a terminare la visione di Squartati 8, e Justin era in piscina che cercava di "lavorarsi" Selena. Will, che poco prima era seduto sul divano con Marley e Rob, era invece appena rientrato nella sua stanza per mettere a posto le sue cose e mettere in carica il cellulare. Accese la luce, sicuro di trovare posata sul letto una maschera di Ghostface, lasciata lì da chissà chi. Ma sul letto non trovò una maschera, bensì un bigliettino:
"L'ho presa in prestito amico, te la riporto dopo :-)". 'Deve averla presa Justin, o magari Maxwell' pensò subito tra sé e sé. Si sedette sul comodo letto matrimoniale, attaccò il cellulare al cavo di ricarica e si prese qualche minuto per controllare un'altra volta le notifiche sui social. Subito, una telefonata arrivò: "Sconosciuto".
Will si prese qualche secondo, e decise di non rispondere. Per quella giornata ne aveva abbastanza di scherzi. Ripose il cellulare sul comodino e si alzò per uscire dalla stanza. Stava per aprire la porta quando si ricordò del video-blog per YouTube. Sbuffò, non aveva alcuna voglia di girare un video, anche se breve, a quell'ora. Purtroppo, il suo lato "perfettino e puntiglioso" venne fuori, e lo convinse a prendere la telecamera dallo zaino, controvoglia. La posò sul comodino, si inginocchiò a terra e premette su "play".
Iniziò a parlare: "Salve a tutti e bentornati! Scusate per il ritardo di questo vlog, ma la scuola per me è finita proprio ieri e..." il suo monologo venne interrotto dallo squillo del suo cellulare. Senza stoppare la registrazione, prese il cellulare per controllare il mittente della chiamata: era di nuovo il numero sconosciuto.
Will ne aveva abbastanza, decise di rispondere per dirgliene quattro.
"Senti brutto stronzo, basta con questi scherzi, sono le due del mattino. L'anniversario era ieri, chiamami l'anno prossimo!" esclamò.
"Scusami se ti ho disturbato. Sono l'amico di Tina." rispose la voce anonima.
"Oh... scusi... beh, vi aspettiamo da ore! Siete arrivati?" chiese Will, imbarazzato.
"Certo, Tina è sotto alla tua finestra, affacciati." disse la voce.
"Come sa in che stanza son... Non importa." acconsentì Will.
Scostò le tende, aprì la finestra e si affacciò, ma quello che vide fu sconcertante: il corpo esanime di Tina era accasciato a terra, in mezzo a una pozza di sangue, illuminato nel buio da un lampione.
"Oh cazzo. Allora sei tu, brutto psicopatico! Fatti vivo, così te la faccio vedere!" gridò Will, furioso.
"Come vuoi. Sono proprio nella stanza con te. Più precisamente in uno dei quattro armadi." disse Ghostface.
"Non ti credo. È impossibile." controbatté Will.
"Beh, meglio che tu mi creda, perché voglio fare un gioco. Le regole sono semplici. Non uscire dalla stanza, o per te e i tuoi amici finirà molto male. Devi solo indovinare: in quale armadio mi trovo? Sono solo 4... Se indovini potrai uscire, io me ne andrò da qui e ti lascerò in pace, ma se perdi, ti squarterò come un branzino, e così anche i tuoi amici." annunciò Ghostface.
Will era spaventatissimo, si accasciò al muro dall'altra parte della stanza e pensò.
"Il... Il terzo a partire da sinistra." disse, sperando che fosse quello giusto.
"Aprilo." rispose Ghostface.
"Certo, così mi accoltelli! Non ci penso neanche!" esclamò Will.
"Potrei farlo comunque, sei solo , senza via d'uscita e senza armi. Aprilo." ordinò il killer.
Will, lentamente, si avvicinò all'armadio, afferrò la maniglia e lo aprì di scatto. Dentro c'era un corpo, ma non sembrava essere il killer: sembrava piuttosto il cadavere di un vecchio signore sulla sessantina, in quello stato da almeno 5 giorni. Il giovane gridò e si scostò in fretta, lasciando cadere al suolo il cadavere. Dall'altoparlante del cellulare di Will, uscì la risposta di Ghostface: "Sbagliato".
L'armadio affianco si spalancò e ne uscì Ghostface, che brandiva il suo affilato coltello. Will era ormai terrorizzato, la porta era troppo distante e il killer a pochi metri da lui.
"Cosa stai aspettando brutto stronzo, fammi fuori!" esclamò.
Ghostface si girò, prese l'estintore appeso al muro e lo afferrò saldamente. Con forza lo alzò, e colpì violentemente alla testa Will, che tentò in vano di schivarlo. Il giovane cadde a terra, incosciente.

Scream - Bagno di SangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora