Capitolo 19 - ...è solo l'inizio.

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2 mesi dopo.
"Leo, mi aiuti a spostare questo scatolone?" chiese Selena a suo cugino, mentre tentava invano di sollevare uno scatolone colmo di oggetti da terra.
Era agosto inoltrato, ed erano passati ormai due mesi da quella che i media avevano definito "La nuova scia di omicidi di Woodsboro". In quei due mesi, i tre giovani sopravvissuti avevano cercato in tutti i modi di tornare alla normalità. In quel momento erano tutti a casa di Selena, per aiutarla a fare i bagagli.
"Arrivo!" rispose Leo, che si era seduto per qualche minuto insieme a Will sul letto della stanza della ragazza, prima di raggiungerla.
"Sono così contenta di iniziare il college, e per di più con te, Will! Winsor, stiamo arrivando!" disse lei eccitata, mentre afferrava libri e oggetti dalla sua scrivania per gettarli in un altro scatolone.
"Anche io sono felice che ti abbiano presa, soprattutto con così poco preavviso!" esclamò Will.
"Insomma, come avrebbero potuto rifiutare la domanda di iscrizione di una sopravvissuta? Alla fine questo massacro mi è servito a qualcosa!" scherzò Selena, ma nessuno nella stanza rise, calò anzi un silenzio imbarazzante. Lo sguardo le cadde su una fotografia riposta sulla scrivania: ritraeva lei e Marley che si abbracciavano fuori dal liceo. Subito le venne il groppo in gola.
"Non so perché l'ho detto, scusatemi. Marley e Justin mi mancano così tanto..." disse.
"Stai tranquilla, è tutto finito. Tra un mese sarai a divertirti un mondo al college, pensa solo a questo!" la consolò Leo.
Selena annuì con il capo, mentre infilava anche la fotografia di Marley nello scatolone.
"Ma tu ci mancherai tantissimo, Leo! Davvero non ti va di venire con noi?" chiese Will.
"Anche voi mi mancherete, ma preferisco restare qui a Woodsboro." rispose lui.
"Certamente, Woodsboro. La città che ci ha tolto tutto. Questo posto è maledetto." sibilò Selena. La sua espressione divenne di nuovo triste e seria.
"Chi ha voglia di una birra?" domandò lei con un finto sorriso stampato in faccia, come se stesse cercando a tutti i costi di sembrare allegra.
"Io!" risposero Will e Leo all'unisono.
"Okay, voi continuate con gli scatoloni, torno subito!" disse lei, dirigendosi verso la porta.
I due ragazzi annuirono, per poi continuare a svuotare scaffali su scaffali.
Ad un tratto, il cellulare di Will squillò. Il ragazzo lo sfilò dalla tasca e rispose alla telefonata.
"Will, sono Linus..." disse lo Sceriffo Linus dall'altra linea, con un tono colmo di preoccupazione. In sottofondo si poteva sentire un certo boato.
"Hey, Linus! Sono con Leo da Selena... la stiamo aiutando con i bagagli per il college. Dimmi tutto." rispose Will in tono sereno, come se non avesse colto l'angoscia nelle parole dell'uomo.
"Niente di buono, purtroppo. Sono alla centrale di polizia, è appena terminata la seconda autopsia del corpo di Montgomery Spitz, lo zio di Leo..." continuò Linus.
"È saltato fuori qualche dettaglio preoccupante?" disse Will che, per lo spavento, stava iniziando ad alterarsi visibilmente.
"Abbiamo trovato alcune impronte digitali che non avevamo notato in precedenza sulle caviglie... le abbiamo confrontate con quelle di Stu e di Edward ma non corrispondono, e non sono nemmeno presenti nei nostri registri. Le stesse tracce sono state ritrovate sulle fibre di uno dei tanti costumi che abbiamo ritrovato nella casetta in giardino. Will, temo che ci sia un terzo assassino, ancora a piede libero."
Il ragazzo si pietrificò e lasciò di mano il cellulare, che piombò sulla moquette rosa che ricopriva il pavimento della stanza. Allarmato, Leo gli chiese: "Will, qualcosa non va?".

Selena stappò la terza bottiglia di Heineken, riponendola sul tavolo della cucina insieme alle altre. Stava per versare le birre in tre bicchieri, quando fu interrotta dall'insistente vibrazione del suo cellulare, posto anch'esso sul tavolo. Quando lo prese il mano e vide chi la stava cercando, rispose immediatamente: "Leo, ti rendi conto che sono sl piano di sotto?"
"Selena... aiutami..." sussurrò il cugino, con voce tremolante.
"Di che cosa stai parlando?" rispose la ragazza, ancora convinta che si trattasse di uno stupido scherzo.
"Will è impazzito, era al telefono quando lo ha lasciato cadere e mi ha aggredito... sembrava fuori di sé, come se fosse un'altra persona... gli ho tirato un cazzotto, credo sia svenuto. Io mi sono chiuso in bagno, sbrigati!" continuò lui.
Spaventata, la ragazza salì le scale e percorse il corridoio fino a raggiungere la porta spalancata di camera sua. Lentamente vi entrò e notò che sul pavimento giaceva Will, privo di sensi.
Improvvisamente, gli occhi del ragazzo iniziarono ad aprirsi: "Sel... Selena..." farfugliò.
"Will, ma che cazzo stai facendo?!" singhiozzò Selena con le lacrime agli occhi.
"Infatti, Will! Che cosa stai facendo?" ridacchiò Leo, che era appena comparso sull'uscio della porta.
Il ragazzo diede un forte pugno in faccia alla cugina, facendola cadere a terra.
"Dio mio, questa storia non finisce mai! Tutto sarebbe dovuto finire due mesi fa, in quella casa, questo non doveva succedere!" esclamò Leo, furioso.
"Leo... io sono tua cugina, lui è il tuo migliore amico... perché hai preso parte a questa follia omicida?!" chiese Selena, mentre con una mano si accarezzava la guancia arrossita e dolorante.
"Perchè non avevo scelta! Qualche mese dopo la morte di Randy, di punto in bianco, mi piomba in casa Edward insieme a Stu. Mi hanno detto che, se non li avessi aiutati, mi avrebbero incastrato riconducendo le prove dell'omicidio a me. Non potevo buttare il mio intero futuro, né tantomeno finire in galera, così sono stato costretto a uccidere i miei poveri zii e organizzare il massacro." spiegò Leo, di fronte a due increduli Will e Selena.
"Non volevo che questo succedesse, davvero... vorrei che voi andaste al college e che tutti ci dimenticassimo di questa terribile storia, ma non posso lasciarvi liberi." concluse. Sfilò un coltello da una delle tasche posteriori dei suoi blue jeans e lo portò verso l'alto, mentre pian piano si avvicinava ai due ragazzi stesi a terra.
"Aspetta Leo, ho un'ultima cosa da dirti..." fiatò Will, tra i pianti soffocati di Selena.
"Quello che vuoi, amico." rispose Leo, con il coltello stretto tra le mani.
"Fa male?" chiese il ragazzo,
"Ma di che cazzo parli?" rispose Leo, confuso dalla domanda dell'amico.
Il silenzio che per qualche secondo regnò nella stanza fu interrotto da un colpo di pistola, che attraversò il petto di Leo.
"Questo!" esclamò Will, seguito dal tonfo provocato dal corpo dell'amico che piombava a terra come un sacco di patate.
Dietro di lui, sullo stipite della porta, comparve Linus, che ancora teneva la pistola stretta tra le mani.
L'uomo, con la sua divisa da sceriffo, entrò nella stanza e scrutò il corpo esanime di Leo; dal foro di proiettile sulla schiena, uscivano le ultime fumate calde.
"Tutto bene, ragazzi?" domandò affannosamente.
Selena, in lacrime, fece cenno di sì col capo, e Will la seguì.
Linus porse la mano alla ragazza stesa a terra per aiutarla ad alzarsi, e lei la afferrò. Quando finalmente si reggeva in piedi, strinse Linus in un forte abbraccio.
"Grazie, Linus." gli sussurrò Selena all'orecchio.
"Non c'è di che... è il mio lavoro salvarvi dai pazzi omicida, ormai... la telefonata con Will si era conclusa bruscamente, e così ho deciso di venire a dare un'occhiata. Mi dispiace per tuo cugino..." spiegò lui.
"Anche a me." singhiozzò la ragazza, mentre poggiava lo sguardo sul corpo del cugino, accasciato sul pavimento.
"L'importante è che ora sia tutto finito, una volta per tutte." disse Will, mentre a fatica si alzava da terra. Anch'egli si unì all'abbraccio di gruppo.
"Sai, Will... hai proprio preso tutto da tua cugina Sidney!" gli disse Linus. Il ragazzo si guardò intorno, pensieroso: non era sicuro che fosse una cosa positiva, dopotutto.

fine.
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Ciao a tutti, lettori! Finalmente, dopo quasi 5 mesi, "Scream - Bagno di Sangue" giunge al termine. Grazie a tutti coloro che hanno votato e commentato positivamente, spronandomi a continuare con piacere questa storia. Anche se i numeri di letture non sono stati dei migliori, ho deciso di iniziare a scrivere un sequel di questo romanzo (un po' perché avevo già in mente da un po' un modo per continuare la storia, un po' perché lo voglio utilizzare come esercizio di scrittura)! A breve, sul mio profilo, usciranno quindi la locandina e la trama del seguito "Scream - l'assassino ti siede accanto"; assicuratevi di cliccare su "Aggiungi alla biblioteca", perché in questi giorni uscirà il primo capitolo! Ancora grazie a tutti voi che avete letto e supportato questa storia, ci vediamo al prossimo capitolo!
-Pietro

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