Capitolo 17 - La rivelazione del killer

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Era passata una decina di minuti dalla telefonata di Edward, e i tre amici erano pronti per lasciare la villa una volta per tutte.
"Prendiamo solo l'indispensabile, recupereremo il resto delle nostre cose nei prossimi giorni." ordinò Marley, mentre infilava nella sua borsa il cellulare ed il portafoglio.
Ad un tratto, qualcuno bussò tempestivamente alla porta d'ingresso: "Ragazzi, sono Edward, aprite!".
Tutti e tre fecero un sospiro di sollievo, e andarono ad aprire all'amico.
Appena entrato, Edward abbracciò Leo: il ragazzo era sudato, e aveva un gran fiatone.
"Edward, grazie a Dio sei qui... sai tra quanto arriverà la polizia?" chiese l'amico.
"Ho una cattiva notizia da darvi: sono arrivato più in fretta che potevo, e per fortuna ho usato la bicicletta, perché a circa cinquecento metri da qui ho trovato un grosso tronco che blocca la strada..." rispose lui, con un tono dispiaciuto.
Ci fu un attimo di silenzio: tutti erano rimasti spiazzati dalla notizia di Edward.
"Oh merda, ragazzi... è lui, è lì fuori!" esclamò Selena terrorizzata, indicando la parete di vetro che dava sulla zona anteriore del giardino: Ghostface era proprio lì, barcollante. Come se fosse ubriaco si muoveva lentamente, ed era sempre sul punto di cadere da un momento all'altro. Sembrava non avere nemmeno notato i ragazzi che lo osservavano.
Fece qualche altro passo in avanti, finché improvvisamente non cadde proprio contro la parete di vetro, mandandola in frantumi.
Al suono dei cocci di vetro che cadevano a terra, dividendosi in pezzetti sempre più piccoli, Selena gridò.
Tutti e quattro lo osservarono per qualche secondo, immobili: era lì, svenuto davanti a loro in mezzo a migliaia di piccoli pezzetti di vetro. Il suo coltello, ancora sporco di sangue, era caduto qualche metro davanti a lui.
"È la nostra occasione. Uccidiamolo e scappiamo." sussurrò Selena.
La ragazza era in procinto di avvicinarsi al corpo dell'assassino per piantargli un grosso e appuntito coccio di vetro nel petto, quando Edward la fermò: "Fermati! Prima voglio scoprire di chi si tratta. Per Randy, per Will, e anche per tutti gli altri amici che hanno perso la vita stanotte."
"Edward ha ragione, voglio sapere chi si cela sotto la maschera prima di ucciderlo. Ci vado io." disse Leo, prima di avvicinarsi in punta di piedi al corpo esanime.
Quando gli fu abbastanza vicino, si chinò lentamente e, con una mano, iniziò ad afferrare delicatamente la maschera, scostandola pian piano sempre più in su.
Intanto Marley, Selena ed Edward erano immobili, impazienti di sapere chi si celasse dietro la spaventosa maschera bianca.
Quando finalmente Leo riuscì a scorgere il volto che qualche secondo prima era coperto, rimase a bocca aperta: "Ragazzi... è Will."
Anche i tre amici ebbero la sua stessa reazione, increduli della scoperta che avevano appena fatto.
"Non può essere Will! Insomma... perché fare tutto questo! Credo che il vero assassino lo abbia travestito e drogato!" balbettò Marley, con un tono di insicurezza e qualche lacrima che le scendeva sul viso.
All'improvviso Will emise un colpo di tosse, e subito dopo riprese lentamente coscienza: "Leo... sento male dappertutto... che cosa è successo?"
Selena si avvicinò a Will, e furiosa esclamò: "Forse ci devo tu delle spiegazioni! Sei sparito per tutta la notte, mentre guarda caso un killer ci inseguiva; e ora vieni qui, travestito proprio da Ghostface. Ragazzi, abbiamo il nostro assassino."
Will era confuso, non sapeva di cosa Selena stesse parlando finché, finalmente, non ebbe un'illuminazione: "Ma certo... ora ricordo, sono stato aggredito da Ghostface in camera mia!"
Tutti rimasero in silenzio: anche se non trovavano la versione di Will plausibile, nessuno voleva accettare il fatto che l'artefice degli omicidi potesse essere lui.
"Ti... ti crediamo. Presto, togliti quel costume prima che arrivi la polizia, o ti incolperanno." disse Marley, annuendo nervosamente con la testa.
Will si tolse definitivamente la maschera, e iniziò a rimuoversi di dosso anche la lunga tunica nera.
"Ecco fatto." disse, lasciando cadere quest'ultima a terra. Starnutì: "Dio... è come se avessi fatto un bagno in una vasca piena di ghiaccio! Credo mi sia venuto il raffreddore."
Ad un tratto, Marley notò il braccio destro del ragazzo: era di colore violaceo, e non aveva di certo un bell'aspetto.
"Will, che ti sei fatto al braccio?" chiese lei.
"Non ne no idea. Credo di essere caduto da qualche parte, o roba simile." rispose lui.
Selena assunse un'aria pensierosa: in effetti il killer si era gettato fuori dalla finestra, dopo averla aggredita nella stanza da letto.
"Non ti credo!" esclamò, estraendo un coltello che nascondeva nella tasca posteriore dei pantaloni e puntandoglielo contro.
Will, per lo spavento, indietreggiò di qualche passo: "Ferma! Aspetta, ho le prove! Quando sono stato aggredito in camera mia, stavo registrando un video per il canale YouTube mio e di Randy. La videocamera dovrebbe ancora essere di sopra, e deve aver registrato l'aggressione!"
Selena rimase in silenzio per un attimo, mentre ancora gli puntava il coltello: "E va bene... guardiamo la registrazione. Spera che abbia registrato tutto, perché se così non fosse ti ucciderò con le mie mani!"
Leo, Will, Edward e Selena fecero per proseguire verso le scale, ma Marley rimase ferma dov'era.
"Voi andate, io vi raggiungo tra poco." disse lei. Nessuno controbattè.
Poco dopo, i quattro ragazzi si trovavano nella stanza da letto di Leo. Il ragazzo trovò la telecamera dove l'aveva lasciata, sulla piccola scrivania alla sinistra del letto. La prese e vide che era ancora accesa, ma aveva smesso di registrare. Si diresse verso la galleria fotografica e l'aprì.
"È impossibile... ricordo benissimo di aver iniziato a registrare!" disse incredulo, quando si accorse che la galleria era completamente vuota. Aprì il vano dove erano presenti gli slot per le memory stick, e notò che la scheda di memoria era stata rimossa.
"Il killer deve avere capito che stavo registrando e ha rimosso la scheda!" si giustificò.
"Avrebbe potuto romperla, ma evidentemente il suo proprietario ci teneva alla sua videocamera nuova!" lo accusò Selena. Leo annuì.
Will non poteva credere che i suoi amici lo stessero incolpando di omicidio: "Ragazzi, siete seri?! Insomma, vi conosco da anni!"
Edward si scagliò contro di lui, furioso: "Ah sì? Eravamo migliori amici dalle elementari, ma non ti sei fatto problemi ad accusarmi della morte di Randy! Sai cosa penso io? Penso che tu sia impazzito dopo la morte di tuo fratello, anche perchè non hai fatto altro che pensare a quello per tutto l'anno. Così, nell'anniversario della sua morte, sei impazzito e hai ammazzato Justin, Tina, Rob e Maxwell, e sono sicuro che avremmo fatto la loro stessa fine se non fossimo stati più furbi di te!"
Will si zittì. Cominciò a pensare alle parole del suo ex-amico, a dare peso ad esse: magari era davvero pazzo, magari si era davvero immaginato l'attacco da parte di Ghostface.
"Aspetta, Edward..." disse Selena, ma fu interrotta dal tempestivo arrivo di Marley.
"Stavi cercando questa?" chiese la ragazza, porgendo una piccola scheda di memoria a Will.
"Oh mio Dio, Marley! Dove l'hai trovata?!" esclamò quest'ultimo, ma Marley non rispose, si limitò a fare cenno con il capo per indicargli di inserirla nella videocamera.
Fatto ciò, Will si mise a curiosare nuovamente nella galleria fotografica, questa volta trovando il video che cercava. Lo fece partire, e tutti si misero a guardarlo attentamente.
Quello che veniva mostrato in esso era proprio Will che, dopo aver parlato al telefono con Ghostface, era stato aggredito da quest'ultimo, che fino a quel momento si era nascosto in un armadio. Prima ancora della comparsa dell'assassino mascherato, però, c'era la scena in cui Will apriva l'armadio sbagliato, da cui usciva il cadavere di un'uomo anziano. Selena e Leo lo riconobbero subito.
"Oddio, è il corpo dello Zio Monty..." disse lei, con le lacrime agli occhi.
La registrazione terminava subito dopo che Will veniva steso da Ghostface. Seguì un attimo di silenzio generale, causato dallo stupore.
"Marley... dove hai trovato la scheda di memoria?" chiese nuovamente Will alla ragazza.
"In una tasca della giacca di Edward. Mi è sembrato sospetto dal primo minuto in cui si è presentato al portone d'ingresso, con un killer che girava per il giardino. Ho deciso di curiosare nelle sue cose prima di salire di sopra con voi, ed ecco cosa ho trovato." rispose lei. Leo e Will rimasero a bocca aperta.
"Edward..." disse Selena: "...quello che ti stavo per chiedere prima che Marley arrivasse, è come fai a sapere i nomi di tutte le vittime, quando nessuno di noi ha avuto il tempo di elencartele, e probabilmente nemmeno conoscevi Tina." continuò.
Edward rimase immobile per qualche secondo, per poi emergere con: "E va bene, ormai è andato tutto a puttane." detto ciò, estrasse la sua pistola dalla tasca anteriore dei jeans e sparò a Selena che, senza nemmeno avere il tempo di gridare, cadde a terra.

Scream - Bagno di SangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora