"Caro diario,
non penso che tornerò a casa. Anzi,non ci tornerò di sicuro. Sono stanco di essere messo sempre da parte come persona. Captain America è quello che conta,è quello che serve di più solo perché è forte e coraggioso,il capitano della squadra,quello che gestisce ogni cosa per bene. A loro serve solo il supereroe che fa tutto quanto,non gli importa di Steve Rogers. Il povero Steve,il vecchio Steve,quello che non serve come amico. Settant'anni nel ghiaccio. Settanta. Per essere messo da parte e per vedere tutto quello che avevo sparire dalle mie mani. Ho passato la mia intera vita ad amarlo. Ero così innamorato di lui e lo sono ancora. Per me Buck è sempre rimasto il mio numero uno,il ragazzo che amo. Anni di amore distrutti. Da quando avevo 13 anni il mio cuore è stato suo e quando ci siamo fidanzati l'ho pregato di non romperlo in mille pezzi. L'ho amato anche quando è caduto dal treno,l'ho amato anche quando pensavo che fosse morto,l'ho amato quando ho scoperto che era lui il Soldato d'Inverno sul ponte,l'ho amato anche quando mi ha quasi ucciso,l'ho amato quando l'ho perso di nuovo e poi quando l'ho ritrovato,io l'ho amato sempre. Avrei dovuto andare avanti con la mia vita,magari avrei dovuto cercarmi una ragazza,un lavoro secondario e avrei dovuto creare una famiglia tutta mia e invece sono rimasto ad aspettarlo. Ho aspettato per vedere il mio cuore distruggersi,ho aspettato tutto questo tempo per sentire così tanto dolore. È come se io mi trovassi di fronte a lui senza potermi muovere mentre stritola il mio cuore e la mia anima nella sua mano metallica che in un attimo riesce a togliermi la vita e in quell'esatto momento posso di nuovo muovermi e urlare. Non pensavo potesse fare davvero tanto male. Non sapevo che si potesse morire così tante volte. Sono morto con mio padre,sono morto con mia madre,sono morto con Bucky e sono stato ucciso da me stesso. I sentimenti mi hanno fregato. I sentimenti sono un difetto chimico della parte che perde. Mi sono fidato,io mi sono fidato troppo ed eccomi qua a pagarla cara. Se qualcuno mi vedesse adesso mi direbbe che sono uno stupido. Un maledetto idiota. Sono sempre quel ragazzino di Brooklyn così fragile. Adesso mi piacerebbe averti qui mamma. Non sarei solo in un bosco se qui ci fossi stata tu. Non vorrei reagire così a tutto questo ma è stata l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso,messa così sembra una cosa quasi gentile perché io penso che sia stato come un grosso martello che distrugge il vaso. Voglio nascondermi per sempre. Voglio stare solo per il resto della mia stupida vita. Dio è incazzato con me da quando sono nato,ha deciso che devo vivere male,ha deciso che la mia vita doveva fare schifo fino alla fine. Ci è riuscito,ci è riuscito così bene.Questa è la nostra foto. Ogni volta mi ricorda che devo essere forte perché questa foto è l'unico ricordo materiale che ho del passato ma adesso mi trasmette solo dolore,tanto dolore."
Steve mise la foto nella pagina del diario con cura per poi chiuderlo. Si sarebbe nascosto ancora per molto? Che cosa avrebbe fatto ora? Che cosa sarebbe successo? Non riusciva a pensare. La sua testa piena di pensieri,il cuore distrutto e gli occhi offuscati dalle lacrime. Stava piangendo da troppo tempo,era rimasto lì per troppo tempo. Guardò l'orologio che aveva al polso. Era rimasto lì per tutto il giorno,erano le 19.00. Non si sentiva più la testa ed era stanco. Ma a casa non ci tornava.
-STEVE- qualcuno lo stava cercando,non riusciva a distinguere se la voce era maschile o femminile ma sperò che quello che lo stava chiamando non fosse Bucky. Era l'ultima persona che desiderava vedere. Qualcuno si gettò su di lui stringendolo. -Finalmente ti ho trovato,andiamo dagli altri-. Steve la guardò negli occhi. -Non ci torno a casa Wanda,mi dispiace- sospirò.
-Non stiamo andando a casa,stiamo andando alla torre. Sam e Tony ci stanno aspettando,prometto di poterti spiegare tutto.- gli sorrise per farlo sentire al sicuro con lei. -Non voglio venire con voi,so che c'è Bucky dietro tutto questo,io non voglio vederlo,non voglio essergli più niente da oggi,non voglio essergli amico,non voglio nemmeno essere un conoscente,non voglio saperne più nulla di lui,mai più-.
-Ascoltami bene,devi fidarti di me. Non abbiamo intenzione di farti vedere James o cose del genere,noi vogliamo tenerti lontano da lui. Siamo preoccupati Steve,lui ti fa del male e come amici ci permettiamo di proteggerti sempre-. Era sincera,lei sapeva leggere bene il suo pensiero anche senza usare i suoi poteri,voleva il bene di Steve e lo volevano anche Tony e Sam. Lo fece alzare e andarono velocemente verso la macchina costosa di Tony. Salirono subito nel veicolo e restarono in silenzio per tutto il tragitto fino alla torre di Stark.
Una volta dentro,fu Sam a parlare. -Stai bene?- era il suo migliore amico e non gli piaceva vederlo così. Steve non riuscì più a rimanere impassibile,non riuscì a trattenere le lacrime e scoppiò a piangere. Sam lo abbracciò mentre Tony e Wanda guardavano con gli occhi tristi. Aveva sopportato troppo e ora meritava di stare al sicuro e lontano dal soldato. Sam lo accompagnò in quella che sarebbe stata la sua nuova camera. Steve rimase solo e si stese sul letto rimanendo ad ascoltare gli altri tre che parlavano.
-Barnes lo cerca e dobbiamo tenerlo lontano da qui,Cap sarebbe capace di tutto adesso-. Stark era sicuro di quello che faceva. Avrebbero aiutato Steve a ricominciare tutto,lo avrebbero aiutato a stare bene e a vivere.
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Zweisamkeit
Fanfiction"Non smetterò mai di scrivere,non smetterò mai di disegnare il tuo volto. Io non voglio dimenticarti. Sei stato di più del mio migliore amico."