fifteen

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La mattina del matrimonio erano tutti belli e agghingati,pronti per andare alla cerimonia e divertirsi. Erano in ritardo come sempre ma questa volta era colpa della disorganizzazione. Non avevano deciso come ci sarebbero arrivati tutti insieme lì e si erano ritrovati a discutere. Steve ci sarebbe andato in moto e tutti volevano andare con lui per fare un bel giro e fecero a tocco per chi doveva salire con lui,una volta deciso presero due macchine diverse e questa volta litigarono su chi doveva andare in macchina con chi. Erano come un gruppo di ragazzini ma alla fine riuscirono a partire. Siccome era la giornata della sfiga si persero,non riuscivano ad arrivare alla chiesa e dopo un sacco di giri riuscirono a trovarla. Scesero dalle auto e si incontrarono con Steve e Clint che li aspettavano all'entrata.
-La cerimonia è cominciata già da un pezzo,dove vi siete cacciati?-. Il resto li guardarono con astio e non risposero. Le ragazze andarono a sedersi oltre che ad essere interessate erano già stanche di portare le scarpe alte che erano state costrette a comprare. I ragazzi rimasero fuori dalla chiesa e da lontano indicavano le persone che riuscivano a vedere e ridevano. C'era una signora grassottella vestita di rosa come un confetto,un signore con i baffi che sembrava Hulk Hogan,delle ragazze vestite in modo provocante e truccate come clown che ricevevano apprezzamenti da alcuni ragazzi che erano un banco dietro di loro e così via. Un sacco di gente strana era presente e si fecero un sacco di risate ogni volta che Tony faceva una delle sue battute,risero così forte ad una che una vecchietta uscì a dirgli di fare silenzio e di seguire la cerimonia anche da lì. Si erano girati a guardarsi dopo che la signora era tornata dentro ed era come se erano stati pizzicati a mettere le puntine sopra la sedia della maestra a scuola. Quando fu finita la cerimonia tutte le persone uscirono fuori ad aspettare gli sposi che appena varcata la soglia furono investiti da una pioggia di riso bianco e coriandoli. Bucky se ne stava in disparte a guardare Steve,lo osservava bene e passava da pensieri come "è stupendo" a "ha proprio un bel sedere". Simise di fissarlo solo quando vide il biondo guardare un altro ragazzo con attenzione dalla testa ai piedi. Era un po' infastidito ma decise di fare lo stronzo. Andò da quel tipo da cui Steve non staccava gli occhi e gli parlò. In pochi minui scoprì che era gay e che era single e diventarono amici in poco tempo. Ogni tanto si girava verso Cap che parlava con alcune persone accanto a lui. Non si arrese e quando andarono alla grande sala ricevimenti non indugiò. A lui non piaceva quel ragazzo ma era un mezzo per far si che il biondo cedesse a lui. Al rinfresco il ragazzo di nome Matt lo invitò a bere qualcosa con lui.
-Allora James,come vanno le missoni con gli avengers? Ho sentito dire che adesso sei un supereroe anche tu- sorrise.
-Chiamami pure Bucky,Matt. Devo dire che le cose vanno bene,ma lasciamo stare loro adesso,dimmi qualcosa su di te-. Bucky era su un divanetto nel grande giardino e poco più in là,di fronte a lui c'era Steve. Faceva il gatto morto e quando era sicuro che Steve lo stava guardando si avvicinava di più a Matt oppure poggiava le labbra sul bicchiere in modo assolutamente provocatorio e lo guardava in faccia. Poi fu inaspettatamente Matt a fare qualcosa che nemmeno Bucky si aspettava,mise una mano sulla coscia del moro. Il soldato si accorse solo dopo che Steve si era alzato ed era andato dentro. Quando finì il rinfresco vennero guidati ai tavoli e iniziò il grande pranzo. Ogni tavolo aveva dieci sedie ed erano tutti ben sistemati,i genitori della sposa e dello sposo ad un tavolo,i parenti di uno da una parte e i parenti dell'altro dalla parte opposta,i bambini ad un tavolo infondo e gli amici e loro a dei tavoli sparsi. Sharon passò per ogni tavolo tra una portata e l'altra per chiedere come stava andando e passò anche al loro tavolo. Tutto andava bene fino a quando non cominciarono a ballare e sopratutto a bere. Wanda e Natasha si erano liberate di quei trampoli e ballavano liberamente con altri invitati, Tony era partito completamente insieme a Clint, Thor aveva portato uno di quegli alcolici da Asgard che avevano fatto ubriacare anche Steve ma non troppo,Bucky invece ballava in pista con quel ragazzo dopo almeno tre bicchieri di whisky. Steve era al tavolo che lo fissava. Era seduto da solo che guardava ciò che era suo divertirsi con un altro. Non erano più fidanzati ma ubriaco come era la gelosia lo aveva completamente preso. I suoi occhi erano pieni di rabbia e guardava come era appiccicato a quel tipo,come si strusciava su di lui,come si lasciava toccare i fianchi. Non poteva sopportarlo,non poteva. Wanda si sedette sfinita accanto a lui ridendo. Guardò il suo volto accigliato.
-Che succede Cap? Geloso?-. Era abbastanza ubriaca anche lei.
-Non sono affari che mi riguardano,non è più il mio ragazzo-.
-Non sarà il tuo ragazzo ma diamine,è pur sempre roba tua caro mio. Se fossi al posto suo starei a pregarti in ginocchio di tornare assieme..Vieni a ballare dai-. Lo prese per mano e lo portò al centro della pista. Non sapeva ballare quindi non sapeva nemmeno come muoversi ma in quel momento non importava era l'alcool a fare tutto. Quando la serata finì si fermarono nel grande albergo della sala,erano troppo ubriachi per guidare averebbero rischiato troppo. Bucky era in giardino poggiato di schiena al muro ed era in compagnia. Steve non potè far finta di nulla e si avvicinò. Spinse via quel tipo con rabbia.
-Sparisci,questa non è roba tua-. Fece correre via il ragazzo solo con il tono di voce fermo e poi guardò Bucky.
-Finalmente ho attirato la tua attenzione- si morse il labbro.
-Ricordati che sei ancora roba mia-. Poggiò la fronte su quella del moro studiando i suoi occhi e le sue labbra.
-Muoio dalla voglia di baciarti ma so che me ne pentirò domani mattina- disse dispiaciuto.
-Non mi importa,abbiamo stanotte,non abbiamo bisogno di domani Steve- aspettò con il fiato mozzato e finalmente il biondo posò le labbra sulle sue. Finalmente poteva assaporare quelle labbra che gli erano terribilmente mancate. Mise una mano sul suo fianco ed una dietro la testa per tenerlo vicino. Bucky,sorpreso,poggiò le mani sul suo petto. Sapevano entrambi cosa sarebbe successo e sapevano che si sarebbero pentiti il giorno dopo,ma non importava in quel momento per loro. Steve lo tirò dal braccio e lo portò nella sua camera d'albergo. Chiuse in fretta la porta e iniziarono a spogliarsi. Le loro labbra erano sempre vicine,inseparabili. Bucky cadde sul letto e Steve si trovava sopra di lui. Lentamente una mano scivolò nei boxer del moro che ansimò sorpreso. Muoveva la mano e mentre lo faceva guardava il soldato che fremeva sotto il suo tocco. Bucky non voleva sprecare il suo tempo in queste cose,aveva bisogno di lui ora più che mai perciò si liberò anche dei boxer. Steve aveva capito cosa voleva e fece un bel commento che non si sarebbe mai ricordato da sobrio. Si avvicinò a lui e Bucky aprì le gambe per permettergli di entrare. Spinse piano,cercando di godersi quella notte di follia con lui. All'inizio lasciò che si abituasse poi aumentò la velocità delle spinte. I due gemevano e ansimavano sperando che quella notte,quelle poche ore che restavano durassero per sempre. Steve venne poco dopo di Buck e uscì da lui stendendosi al suo fianco. Lo strinse tra le sue braccia. Lo amava ancora tanto ma non era pronto a qualcosa di più di fare l'amore. Nella settimana precedente era andato a letto con altri per cercare di sentirsi amato in qualche modo ma non ci era riuscito fino a quel momento,si sentiva amato solo quando era con Bucky. Bucky sapeva dargli tutto l'amore di cui aveva bisogno ma lo aveva lasciato da solo. Si sarebbe fatto bastare quella notte di passione,la avrebbe messa tra le cose sbagliate il mattino seguente,ma nel suo cuore sapeva che il suo posto era lì,accanto a lui.

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