seventeen

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Si guardarono negli occhi e poi il moro diede uno schiaffo sul braccio a Steve.
-Non ti permettere mai più,idiota. Mi sono preso uno spavento orribile!- iniziò a ridere da solo mentre l'altro si massaggiava il braccio.
-Mi hai fatto male- si lamentò come un bambino.
-Ben ti sta,cattivo-. Gli fece la linguaccia e arricciò il naso facendo intenerire il biondo che lo guardava attento. Studiava ogni minima parte del suo viso. Studiava bene i contorni,gli occhi,le labbra,il naso,tutto.
-Sei bellissimo- si lasciò sfuggire e in un attimo si coprì le labbra con le mani. James alzò il sopracciglio,interessato.
-Come?- sorrise furbo.
-Hai sentito,non lo ripeterò-.
-Ah si?- si avvicinò a lui sedendosi sul suo lettino. Mise una mano vicino al suo buso e l'altra vicino il suo viso.
-Si! Dai Buck non fare così- abbassò lo sguardo arrossendo di colpo. Il moro fece per accarezzargli il fianco ma subito Steve si ritrasse dolorante. Si maledì mentalmente,Tony aveva detto che aveva delle ferite sul lato destro per colpa della moto. All'improvviso fu curioso. Voleva vedere cosa si era fatto ma allo stesso tempo voleva chiedere scusa. La sua mano finì sul bordo del camice di Steve e lentamente iniziò ad alzarlo,curioso di scoprire le ferite. La mano gelida del biondo strinse in un attimo il polso di Bucky.
-Fermo,non ti piacerà. Prometto di farti vedere cosa è ma devi aspettare va bene?- lo guardò. I suoi occhi erano tranquilli e trasmettevano dolcezza. Non era impanicato o preoccupato,era calmo e sereno. James lasciò il bordo della maglia e lasciò un bacio sulla sua fronte.
-Ti amo- disse. Poi per riprendersi da quel momento di dolcezza inaspettato cominciò a fare battute squallide che aveva sentito in giro o che gli aveva raccontato Clint. Steve aveva la risata facile quindi aveva continuato a ridere come un idiota e sopratutto aveva iniziato a fare quella risata strana. Ad un certo punto fu così forte quella risata che anche Bucky cominciò a ridere non riuscendo a finire la frase,quella risata era esilarante.
-Okay Buck,basta ti prego- si asciugò una lacrima ancora con il sorriso sulle labbra. Si girò a guardare il moro che scoppiò a ridere ancora battendo le mani come una foca e allora entrò Natasha. Guardava la scena accigliata,si stava chiedendo cosa diamine stava succedendo là dentro. Poi tornarono seri e Steve salutò Natasha felice.
-Allora Cap,come ti senti?- si sedette facendo spostare Bucky.
-Da quando Buck è entrato in questa stanza molto meglio. È stato un bel colpo ma mi sono ripreso subito- continuò a parlare con lei animatamente. Si vedeva chiaramente che era felice e sopratutto anche Bucky lo era. Lo guardava da vicino la porta gesticolare mentre parlava,era un suo vizio quello e il moro lo amava. A volte lo imitava goffamente e lui gli saltava addosso per fermarlo. Spesso finivano per fare l'amore perchè il biondo prendeva il comando e lo faceva sentire stupido. Tra i due sembrava Bucky quello che portava i pantaloni nella loro relazione,ma in realtà era Steve. Lui aveva un controllo di se stesso maggiore e così riusciva a gestire entrambi. Steve riusciva a misurare bene se stesso e le sue emozioni e sapeva anche capire bene gli altri. Notava quando qualcuno era arrabbiato,triste o semplicemente felice. Una cosa che irritava tutti era che sapeva sempre cosa dire al momento giusto,se lui litigava con qualcuno nessuno riusciva a zittirlo,era lui a mettere un punto a tutte le discussioni. Era incredibile quano il biondo fosse intelligente e furbo. I pensieri di James vennero interrotti da Sam che gli diede una pacca sulla schiena.
-Braccio di ferro- lo salutò semplicemente ricevendo da parte del moro un insulto poco carino.
-Buck-. Steve lo stava guardando male,odiava quando qualcuno era troppo scurrile.
-Scusa scusa- alzò le mani e mimò con le labbra un "torno subito". Andò verso l'esterno dell'ospedale e si fermò quando Tony si avvicinò a lui. Non aveva una bella cera e lo guardava fisso negli occhi mettendolo in soggezione.
-Senti Barnes,non dire niente a nessuno,va bene? Metterebbe la squadra in una posizione scomoda-. Non sapeva di cosa stava parlando e accigliato gli chiese di cosa stava parlando.
-Senti,ero fuori alla porta quando...quando ti ha detto cosa ha fatto,o meglio ha provato a fare-. Quelle parole lo fecero irrigidire,lo fecero schiantare contro la realtà in modo troppo veloce. Prese Tony dal colletto.
-Questi non erano e non sono affari tuoi,non immischiarti Stark. Mi odi,lo so,ma cerca di farlo per lui,non per me- il sangue era schizzato in testa ed era arrabbiatissimo. Non si era reso conto di quanto male facesse prima di allora perchè erano stati bene inisieme fino ad allora. Lasciò il colletto di Tony che lo guardava ancora stupito dalla sua reazione. Tornò alla stanza di Steve. Vide Nat che cercava di asciugargli le lacrime e Sam non era più lì. Si avvicinò a lui preoccupato e ricevette uno schiaffo abbastanza forte dal biondo. Si coprì la guancia con la mano.
-Porca miseria Steve!-. Si girò verso Bucky con un'espressione strana.
-Pensavo fossi Sam...scusa amore,non volevo colpirti così forte..-.
-Non fa niente cucciolo,perchè piangi?- gli diede un bacio tenero sua guancia.
-Ho litigato con Sam,niente di che- cercò di sorridere. Bucky non insistette,sapeva che quando diceva così significava "non chiedere". A volte preferiva non ricevere fin troppe domande e rimaneva zitto a pensare. A volte faceva paura. Non sapevi mai cosa potevi aver fatto,ogni piccola cosa lo faceva scattare. Era inquietante vederlo lì seduto immobile che ti fissava male. Bucky andò nel piccolo bagno nella stanza per sciaquarsi il viso e la sua guancia aveva la forma delle dita. Avrebbe scoperto cosa aveva fatto Sam al suo Stevie. Lo avrebbe scoperto in poco tempo,era bravo a tirare le parole di bocca agli altri. Ci sarebbe riuscito anche con lui.

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