eight.

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Steve si era confinato nella camera che Tony gli aveva dato,ormai era sua.
Usciva di lì solo quando aveva fame o per andare in bagno,per il resto restava in camera a scrivere. Wanda andava da lui per fargli compagnia ma Steve non parlava con nessuno quindi lei si sedeva e stava lì. Steve apprezzava la gentilezza di Wanda,quando stava con lui in camera non la mandava mai via,le voleva bene ed era come una sorella più piccola. La ragazza era incuriosita dal diario del biondo,voleva vedere cosa ci scriveva,avrebbe potuto leggergli la mente ma voleva scoprirlo da sola,senza l'aiuto del suo potere.
-Vado a prendere da mangiare...Tu vuoi qualcosa?- lo guardò stupita,era la prima volta che gli rivolgeva la parola dopo tre giorni.
-Si,ho un po' di fame,quello che prendi tu va bene anche me-. Cap uscì dalla stanza per ordinare del cibo e Wanda colse l'occasione di sbirciare nel suo libretto. C'erano molte scritte ma si fermò su quelle che aveva scritto in soli tre giorni.
"Caro diario,
mi manca Bucky. Ma il vero Bucky. Quello che si ricorda di me,di noi. Pretendo troppo,voglio sempre troppo. Ma è giusto così,il nostro destino era questo sin dall'inizio. Restare separati. Per fortuna non devo rivederlo,Tony mi ha offerto una camera qui alla torre e sono al sicuro qui. Uscirò solo per le missioni importanti,quelle che richiedono il mio aiuto,ma per il resto me ne starò qui. Ogni giorno Wanda passa a farmi compagnia,mi piacerebbe dirle qualcosa ma non riesco a parlare,quando ci provo mi fermo perché so che potrei iniziare a dirle quanto sono deluso e sarebbe un casino e sopratutto una scocciatura. Lei è un po' come una sorella minore,le voglio bene ed è l'unica che è qui con me sempre. "
-Che fai con quello in mano? Ti avevo detto di non toccarlo-. Wanda venne colta di sorpresa e lasciò cadere il diario a terra. -Scusa,mi dispiace non potevo resistere!- lo guardò impanicata. Steve raccolse il diario e lo posò sulla scrivania e rimase di spalle. -Cosa hai letto?- aveva le mani poggiate sul tavolo e i muscoli della schiena erano tesi ed erano molto evidenti dalla maglietta bianca che indossava. -Niente,non ho letto nulla,ti giuro- si alzò dal letto.
-Vattene via Wanda-.
-Cosa?! Steve dai,non esagerare...- gli posò una mano sulla spalla e lui si voltò intimandole di uscire dalla stanza. Ma la maga non si faceva mettere i piedi in testa per una stupidaggine. -Senti,adesso mi sono stancata del tuo stupido comportamento! Stai facendo un dramma per niente Steve! Hai visto il tuo amico con un'altra persona e sei uscito di testa,sei scappato,ti sei nascosto qua per tre giorni senza parlare e solo quando ti costringevamo venivi a mangiare qualcosa,ti sei depresso per una cosa inutile,stupida. Bucky non è un valido motivo per reagire in questo modo. Stai facendo una scenata per uno stupido diario tutto scarabocchiato! Riprenditi,riprendi la tua vita in mano e smettila di fare così.- lo guardò dritto negli occhi solo dopo aver finito di parlare.
-Tu...Tu non sai niente. Hai ragione,magari ne sto facendo un dramma e dovrei fare qualcosa anziché starmene qui,ma non puoi permetterti di dire che quello è uno stupido diario scarabocchiato. Quello contiene la mia vita,lì ci sono gli ultimi ricordi di me e della mia vita prima di finire nel ghiaccio. Ci sono i ricordi più belli e anche quelli orribili,che mai più vorrei rivivere,sono importanti. Questo è l'unica cosa che ho per ricordarmi di Bucky,per ricordarmi chi ero,per ricordarmi di ogni cosa che avevo e che ora non potrò mai più avere indietro. Sai cosa non potrò mai più riavere? Non potrò più avere quel corpicino magro,non potrò più cacciarmi nei guai e poi essere salvato,non potrò più essere un ragazzino felice e innamorato,non potrò mai più scambiare dei baci o delle carezze con la persona che ho sempre amato,non potrò più vedere i miei amici,mia madre,mio padre,i vicini,le persone che conoscevo,la mia squadra sul campo di battaglia,Peggy e tutto il resto. Io ho perso tutto questo,Wanda. Tu non sai quante volte ci ho rimesso il cuore in tutto. Non sai quanto ha fatto male vedere anni di vita buttati via per colpa di uno sguardo dolce e due mani strette tra di loro in modo amorevole mentre tu resti a guardare. Ho sbagliato a trattarti male,ha trattare male tutti quanti,ho sbagliato a rifugiarmi qui,sto creando problemi a tutti-. Wanda lo stava guardando dispiaciuta,non lo sapeva,non poteva saperlo. Ad un certo punto Steve cominciò a prendere le sue cose,che i ragazzi avevano portato lì per lui e a metterle in una borsa. Chiuse tutto e uscì dalla sua stanza velocemente mentre Wanda cercava di fermarlo a tutti i costi. Lo tirava per il braccio,per la maglia ma lui era decisamente più forte e veniva trascinata. -Devo andare via,non posso creare altri problemi- il suo tono era deciso ma lui dentro di sé non lo era. Mentre erano uno di fronte all'altro l'interfaccia di JARVIS mostrava il viso di Tony.
-Ragazzi,Fury ha chiesto il nostro aiuto,è un'emergenza. Voi andate io vi raggiungo-
L'interfaccia si chiuse e Wanda si rivolse a Steve -Ora devi restare Capitano- e lui annuì semplicemente.
Corsero tutti nella centrale dello S.H.I.E.L.D per vedere Fury. Steve,Sam e Wanda furono i primi ad arrivare seguiti da Tony,Clint e Thor. -Allora,di che si tratta?- Cap parlò interrompendo le chiacchiere. -Aspettiamo l'agente Romanoff e Barnes prima-. Sam e Wanda guardarono Steve ma lui ignorò i due -Va bene- e si sedette.
Dopo qualche minuto anche Natasha e James arrivarono. Steve pregava che non gli rivolgesse la parola e per fortuna Fury iniziò a parlare. Gli stava spiegando che Loki,il fratello di Thor,aveva rubato il Tesseract un dispositivo cubico contenente una immensa quantità di energia e in grado di trasformare in realtà ogni desiderio di chi lo detiene. Era in pericolo l'intera umanità. Come in ogni missione cercavano di fare un punto della situazione e organizzavano un piano che potesse funzionare per salvare tutti. Quel giorno fu uno dei più duri per i Vendicatori,ma riuscirono a sconfiggere la minaccia. Si erano impegnati e Tony aveva corso un grosso rischio entrando nel portale per distruggerlo,ma grazie a lui si erano salvati tutti. -Chi ha fame? Andiamo a mangiare shawarma!- e così fecero. Optarono per un locale quasi fuori città per mangiare dello shawarma. Erano ancora tutti stanchi dalla battaglia appena finita. Steve se ne stava da solo mentre camminavano e guardava i suoi amici,felici della vittoria. Tony e Bruce,tornato in se,discutevano di quanto era stato folle il gesto di Stark,Wanda,Sam,Clint e Thor ridevano e scherzavano assieme e il suo sguardo si posò su Natasha e Bucky. La rossa era abbracciata a lui,chiacchieravano sereni. Steve abbassò lo sguardo e continuò a camminare in silenzio fino al locale. Mangiarono tanto di quello shawarma da scoppiare. La situazione era degenerata quando avevano cominciato a bere. Cap e Thor non potevano ubriacarsi perché uno aveva delle cellule e un metabolismo accelerati mentre l'altro era un dio,ma gli altri erano quasi tutti andati. Steve si lasciò andare e rideva con i suoi amici,avevano iniziato a fare gli idioti ed erano stati mandati fuori dal locale a calci. Andavano per strada come dei ragazzini che hanno preso la loro prima sbronza. -Ehi! Ho una brillante idea! Facciamo esplodere le mie armature inutili!- rise Tony. Tutti sostennero la sua idea stupida e andarono alla torre. Presero altri alcolici e andarono sul tetto a godersi i "fuochi d'artificio". Tutti erano seduti comodamente e vicini ma Steve si spostò un po' più in là. Guardava le armature esplodere e sembravano davvero fuochi d'artificio. Ricordava che quando era piccolo aveva paura del rumore che producevano i fuochi e si rifugiata tra le braccia di Bucky ogni volta. In guerra aveva imparato a non averne più paura perché quello che scoppiava e che produceva un rumore così forte erano delle bombe. Mentre erano in guerra il 4 luglio vide i fuochi con Bucky e Peggy,erano felici e si stavano godendo un breve momento di serenità peccato che durò veramente poco visto che i nemici cominciarono a sparare e dovettero tornare a combattere. La bellezza delle luci dei fuochi con l'orrore dei proiettili e delle bombe. Lui rimaneva lì in disparte e i ricordi lo facevano innervosire. L'alcool iniziava a fare effetto adesso e mentre i fuochi scoppiavano nell'aria,lui si alzò dal suo angolino e andò verso Barnes arrabbiato. Gli aveva portato via il cuore e doveva pagarla.

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