capitolo nove.

549 21 3
                                    

Il vuoto che sentivo dentro di me è ora scomparso,riesco a percepire alcune voci.
In particolare sento quella di alex:
"Oramai sono tre mesi che è in coma,ho davvero tanta paura."
Percepisco anche la sua mano leggera sulla mia,e una sua lacrima che mi cade sul viso.
Apro gli occhi per un millesimo di secondo,ma non essendo più abituata alla luce gli richiudo subito,subito dopo gli riapro,questa volta per più tempo.
Incrocio subito gli occhi di Alex,la vedo sorpresa,ha un viso sciupato ed è dimagrita molto,ha gli occhi scavati ma sempre di quel verde smeraldo...
Il sorriso che indossa ora però non ha paragoni,bello,lucente..quello di sempre.
"Piper,riesci a sentirmi."
Faccio cenno di sì con la testa perché ancora non riesco ad emettere suoni comprensibili.
"Dio,sono stata qui giorno e notte al tuo fianco,avevo paura che mi avessi lasciata sola,so che ora non capisci quello che dico forse non ti ricorderai nemmeno cosa è successo,ho anche paura che tu non ti ricorda di me.
Ti prego dimmi che non è così."
Scuoto la testa,quanto vorrei baciarla.
Mi ricordo di lei,eccome se mi ricordo però,di ciò che mi ha ridotto così non so nulla.
Si avvicina e mi bacia le labbra,mi mancava tutto questo.
Intorno a lei c'è mia madre che mi guarda con una faccia addolcita,si avvicina e mi dice:
"Non capisco perché tu abbia avuto paura di raccontarmi di Alex,preferisco che tu trova la persona giusta che una che ti menta."
Mi esce un mezzo sorriso,poi arriva la dottoressa che dice:
"Deve stare ancora qui,almeno per 24 ore,dobbiamo verificare che sia totalmente sveglia."
"Alex!"
Riesco a chiamarla con un filo di voce,la voglio vicino a me.
"Oh Piper,mi mancava così tanto il suono della tua voce,starò qui con te per le prossime 24 ore,poi torneremo a casa assieme,i medici hanno provato varie volte a dirmi che non potevo restare qua,ma dopo un po' hanno perso le speranze"ride.
Scappa una risata anche a me,è davvero testarda quando vuole.
"Non è che hai trovato qualcun'altra?"
La vedo incupirsi in viso..
"Piper,ne parliamo a casa."
Il mio cuore inizia a battere all'impazzata e il monitor che mi controlla lo segnala.
"No Alex,non puoi averlo fatto."
"Ti prego calmati Piper,non sapevo se ti saresti risvegliata mettiti nei miei panni."
"Oh no Alex,nei tuoi panni un cazzo,'sono stata qui con te giorno e notte' cazzate!!"
"Piper..ti prego."
"Sparisci Alex."
La vedo allontanarsi e inizio a sentire una fitta al cuore che si fa sempre più forte man mano che lei si allontana,non ci posso credere...
Non posso credere che mentre io ero in coma lei ha pensato bene di trovarsi una troietta con cui divertirsi.
"Come stai piccola?"chiede mia mamma con voce debole.
"Sto bene mamma,ti prego esci voglio restare sola."
"Certo per qualsiasi cosa sono qui fuori."
"Grazie"

Ci provo a capirla davvero,forse anche io avrei fatto lo stesso,era in una brutta situazione,forse si era rassegnata,ma mi ama ancora,mi ha baciata ha baciato me non lei.
Ma ora non tornerà più a farmi visita e io l'ho persa per sempre.
Ora mi sento di nuovo vuota,sai vuota vuol dire trovarsi tra il crollo totale,cioè la morte,e la depressione,quindi per vincere devi batterti contro te stessa e questo a volte fa paura,quindi preferisci stare in mezzo tra il crollo e la depressione e non avendo una 'direzione' sei vuota.
È tutto finito.

Two Queens,Just Love. #WATTYS2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora