Capitolo ventiquattro.

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Piper

Finalmente arriviamo, il viaggio è stato molto lungo, ma comunque divertente con lei.
Appena arrivate non capisco dove ci troviamo, l'unica cosa che trovo di fronte a me è una lunghissima distesa verde, il nulla più totale intorno, solo natura, il profumo dell'erba, il canto di alcuni uccellini e il rumore dei nostri passi, è magnifico quando anche il silenzio più totale produce musica.
"Ti piace quello che vedi?" Alex interrompe il silenzio.
"Si molto, è come se nulla possa ferirmi, non lo so, è una sensazione strana, non mi ero mai sentita così."
"Volevo portarti in un posto dove l'ambiente esterno non potesse condizionarci, dove non ci fosse nulla che potesse ferirci e dove potessimo essere fino infondo noi stesse, dove fossimo solo io e te."
Penso fosse ciò di cui avessimo bisogno entrambe, dopo tutto quello che era successo, avevamo bisogno di noi, di ritrovarci, e penso che non ci fosse posto migliore per questo.

Dalla macchina tira fuori due coperte, le adagia sul prato e mi fa cenno di sdraiarmi.
Mi sdraio, subito dopo lei fa lo stesso.

"Come ti senti?" Chiede lei.
"Semplicemente al sicuro, Alex, semplicemente così. E tu come ti senti?"
"Io al momento posso solo dire che non desidero altro, perché tutto ciò di cui avevo bisogno è qui. Tu sei tutto ciò di cui ho bisogno e l'ho capito fin da subito, non ho mai provato queste sensazioni con nessuno Piper, e per quanto possa infastidirti la frase, fidati, ne ho viste molte..." sghignazza.
"Si effettivamente mi da molto fastidio, evita." Replico in modo nervoso.
"Volevo farti ascoltare una canzone, lei mi piace molto come artista, la canzone è 'Tell me you love me' di Demi Lovato."
"Si, molto volentieri, mi piace come artista"

Prende il telefono, sfila le cuffiette ne porta una al suo orecchio, una al mio e fa partire la canzone.

🎶Everything i need, is standing right in front of me, i know that we will be, alright...🎶

Dopo qualche minuto la canzone finisce.

"La cantante quando dice che tutto ciò di cui ha bisogno è proprio di fronte a lei, parla di se stessa, lo dice guardandosi allo specchio, ma io voglio dire questa frase guardando te, per tu, sei davvero ciò di cui ho bisogno." Alex è sempre così informata su tutto ciò che sia musica, le sue parole dolci mi rassicurano tantissimo.

"Alex la tua vicinanza mi fa sentire a casa, so che tu sei casa, non voglio che quello che ti sto per dire sembri una stupida citazione presa da qualche film o da un sito a caso, ma mai in maniera così forte, sento di poter dire a qualcuno, come a te oggi, che tu sei la mia persona. Voglio fare tutto ciò che una coppia può fare insieme, urlarci addosso litigare e poi fare l'amore. Tutto questo con te, comunque con te."

Non preferisce parola, avvicina il suo corpo al mio e sfiorandomi il viso, mi bacia, il bacio diventa subito molto passionale e i nostri corpi, ormai quasi come fosse un abitudine, scivolando mai nel banale, si intrecciano, le sue mani scivolano sul mio corpo, e un brivido percorre la mia spina dorsale, il fatto di essere qui con lei, in mezzo a questa magnifica natura mi fa sprigionare tutto il mio amore per lei attraverso i miei intensi orgasmi, e lei fa lo stesso, riesco a percepirlo, ogni movimento che fa, anche il più piccolo è subito captato in maniera così leggera ma con un impatto emotivo molto forte.
Finalmente dopo aver navigato per tutto il mio corpo, entra in me, mi lascio andare orgasmando sempre più intensamente fino a venire, ma a lei sembra non bastare, posa il suo viso tra le mie gambe e inizia a leccare.
So esattamente cosa vuole fare...

"Alex. Dio mio, ti prego, continua." Vorrei chiederle di fermarsi ma il mio corpo non risponde più e finisco per venire proprio del tutto, la sua faccia è soddisfatta, era da molto che voleva fare una cosa del genere glielo leggo in faccia, ogni volta che mi porta all'estremo, mi guarda come se ciò che vede non possa essere mai, per nessuna ragione, essere toccato da nessun altro.
Ma ora voglio divertirmi io, sono stata così tanto bene che voglio che lei provi le mie stesse sensazioni.

"Ora tocca a me." Le dico usando un tono fermo e deciso

Alex

Mi prende, mi gira, facendo sbattere le mie spalle sul prato.
Sento le sue mani ovunque e percepisco ogni minimo spostamento, questo ambiente circostante mi rende libera, ma al tempo stesso totalmente incapace di controllare il mio corpo e le sue reazioni al tocco di Piper.
Sento le sue mani sul mio seno, gioca con i capezzoli, poco dopo la sua lingua li raggiunge e inizia a girarci intorno, con uno scatto di piacere tiro indietro la testa, e un gemito abbandona il mio corpo.
Mi sfila i pantaloni, stuzzica la mia intimità con umidi bacini nell'interno coscia, fino ad arrivare all'inguine, con i denti afferra le mutandine e me le sfila.
Dio è così sexy.
Torna su percorrendo il mio corpo con le sue labbra umide, arriva al mio clitoride e lo sfiora piano con la lingua.
Sta solo aspettando che io la implori, ed è esattamente così che va.

"Ti prego Piper, più veloce, entra in me."

"Come vuoi"

"Dio quel sorris..."

Non faccio in tempo a terminare la frase che le sue dita sono dentro di me e la sua lingua sta andando ad una velocità mai vista.
I miei orgasmi si intensificano.

"Dio Piper si, Cazzo, si."

Sfinita, vengo.
Ma lei vuole farmela pagare per prima e continua senza fermarsi, stessa velocità se non di più, continua fino a quando non esplodo.

Il suo viso soddisfatto mi fa godere ancora di più.
Le alzo il viso e la bacio, i nostri sapori si mischiano, è tutto perfetto...

Sta andando tutto come deve andare, se non fosse per quello che accade esattamente due minuti dopo...
Il telefono di Piper squilla, risponde e si allontana.
Ma riesco comunque a sentire qualcosa di quello che dice...

Piper

"Non posso farle questo, io ora la amo. Non voglio perderla, non sai nemmeno quanto mi sia mancata in questo periodo."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 08, 2018 ⏰

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