Two Queens,Just Love. #WATTYS2017

Capitolo tredici.

È il padre di Alex,l'ho riconosciuto,ma come è possibile,era morto.
Mi taglia la strada e ferma la macchina proprio davanti alla mia,scende dall'auto ha qualcosa in mano,mi sembra sia una mazza baseball.
So dirige verso di me inizia a colpire la mia auto,apre la portiera mi butta a terra e in quel momento vengo risucchiata da un vortice nero,poi apro di scatto gli occhi e mi ritrovo ancora li...
In ospedale,cerco di muovermi ma non ci riesco,vedo mia madre,mi abbraccia forte,io non capisco nulla..
"Amore mio,sei tornata per fortuna,dio sono cosi felice."
Piange dalla felicità.
Subito dopo Alex entra nella stanza con due caffè in mano che le cadono non appena mi vede..
"Oh cazzo dio grazie,piange anche lei"
Corre verso di me e mi bacia ovunque.
"Piper,mi sei mancata così tanto"
"Ci prego ditemi cosa è successo"
"Piper,sei in coma da un anno,e io sono sempre rimasta qua.
Non so cosa sia successo oramai avevamo perso le speranze"
"Hai trovato qualcun'altra?" le chiedo, provando molta paura per la risposta.
"No Piper nessun'altra"
Chiedo a mia mamma di uscire un attimo perché in tutto questo mi ero dimenticata che lei di me e Alex non sa nulla,tutto quello che ho vissuto era solo una specie di sogno.
"Dio quanto è rilassante sentirtelo dire,hai parlato con mia mamma?"
"Si le ho parlato,non accetta la cosa come ben saprai,però le ho detto che io non ti avrei lasciata solo per un suo capriccio,anche se lei mi ha chiesto di starti lontana io sono sempre rimasta qua... Cerco di essere gentile con lei,ma non ha nessuna intenzione di instaurare un rapporto."
"Dio santo Alex mi dispiace giuro,piuttosto devo farti una domanda molto importante.." la voce mi trema,ho davvero paura.
"Si dimmi piccola"
"Come sta tuo padre?"
"Bene si è preso solo qualche punto in testa per la botta che gli ho dato,ma nulla do più"
"Quindi non dovrai andare in carcere,dio santo,so che ora non capirai ma era tutto così orrendo nella mia testa"
"Mi racconterai a casa,ora stai tranquilla,comunque i medici hanno detto che dovrai restare qui per altre 24 ore,solo per vedere se ti sei ripresa totalmente,dopodiché usciremo e recupereremo quest'anno piccola mia"
"Dio quanto ti amo" poterle parlare ancora è una sensazione magnifica quasi inspiegabile, la amo così tanto non vorrei mai separarmi da lei.
"Alex,devo parlare con mia madre potresti andare a chiamarla?"
"Certo ma mi raccomando,niente sforzi"
"Tranquilla amore mio"
Mi bacia e poi esce dalla stanza.
Dopo pochi secondi entra mia madre,è felice lo leggo nei suoi occhi ma so che tra poco tutto svanirà.
"Ciao mamma,come stai?"
"Come stai tu piuttosto,io sono felice ora.."
"Bene,volevo parlarti di alex" vedo cambiare la sua espressione.
"Si,parla"
"So che non approvi queste cose ma credimi la amo e lei mi ama ed è ciò che voglio,non ti chiedo di capirmi,non ci riusciresti,ti chiedo solo di non impedire tutto questo"
"Come posso non impedirlo Piper,quella ragazza ti ha manipolata,tu non sei così"
"No mamma,tu non sai se è quello che voglio o meno..
E ti dico che è proprio quello che voglio,ma tu non lo accetti perché non è la stessa cosa che vuoi tu"
"Non parlarmi così Piper,ti sta influenzando,deve allontanarsi da te"
"No mamma oramai non sono più una bambina e quella che si allontanerà da me ora,sei tu"
Mi spiace trattarla cosi,ma amo Alex e non voglio perderla,non un'altra volta.
"Perfetto,addio"
Esce dalla camera sbattendo la porta urla qualcosa ad Alex, lei la ignora e corre subito da me.
Le racconto tutto..piango.
Lei mi bacia e cerca di tranquillizzarmi,ma vedo nei suoi occhi la paura,sento che mi sta nascondendo qualcosa e non so cosa..qualcosa di terribile.