Capitolo 2: Sollevati da terra

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Freddo

Acqua gelata mi ricoprì all'improvviso ogni parte del corpo

- sveglia! - urlò qualcuno, una voce che presto avrei imparato a riconoscere e odiare.

Mi alzai all'improvviso da terra e bagnato fradicio spalancai gli occhi e scrutai l'ombra in cerca del mio aguzzino, di cui vedevo solotanto contorni sfuocati che si mescolavano al buio della caverna, appena intaccato dalla lanterna che teneva in mano.

- il mio nome è Lukas e sarò il tuo addestratore. Con me ti spezzerai le ossa piccolo bastardo -

Lo guardai senza capire che cosa intendesse, fissai la sua sagoma cercando di imprimermela nella testa per non dimenticarla, ma l'unica cosa che imparai nei momenti successivi fu che Lukas non scherzava. Mai.
Probabilmente la mia attitudine a non sorridere deriva dai giorni passati con lui, lui che fu il primo a insegnarmi come ci si trasforma in licantropo, come ci si spezza le ossa per poi riformarle dinuovo in un altra forma. Ricordo dolore, rabbia e una frase che non smetteva mai di ripetere: "sollevati da terra!".

- Sollevati da terra piccolo bastardo! Un lupo è fiero di ciò che è! Alza la testa, guarda dritto avanti a te! Fissa il tuo nemico e fagli capire chi avrà la meglio! Non far cedere le ginocchia! Stai saldo sulle gambe! Sollevati! -

Sollevati

Questa non era mai una parola o un consiglio, ma un oridine. Era un comando al quale non potevo disubbidire, al quale non potevo sottrarmi. Mai e poi mai mi sarebbe stata concessa una debolezza o un attimo di riposo, un millessimo di secondo di umana resa alla stanchezza e al dolore. Ma io non ero umano.

Io ero e sono un ibrido.

Un ibrido e ogni giorno mi veniva ricordata la mia natura.

- Elijah! Alzati dannato ibrido! Sollevati da terra piccolo bastardo!-

Quella era la mia quotidianità, la mia normalità se mai qualcosa di normale poteva esserci in quello che ero e facevo.

Lukas mi addestrò giorno e notte per anni, mi svelò tutti i segreti e ogni singola cosa che fa di un lupo un licantropo.

Mi aiutò e a suo modo mi fece crescere, mi donò il controllo su una delle mie due nature. La sviluppò quel tanto che bastava per tenerla a bada e inibire l'altra parte: il vampiro.

Ma la sete di sangue era troppo forte e come può crescere un vampiro al quale non si insegna a controllarsi?

Come si può resistere al richiamo del sangue, al suo odore, al battito delicato e allo stesso tempo potente di un cuore che batte, di una vena che pulsa violentemente sotto la pelle?

Semplicemente non si può.

Sapevo come tenere a bada i miei impulsi animaleschi quando serviva e avevo provato ad usare le stesse tecniche di rilassamento e controllo anche per tenere a freno la mia parte che bramava il sangue, ma non funzionava e presto Lukas se ne accorse.

Fu come quando ti mettono davanti agli occhi e sotto al naso il tuo piatto preferito e ti dicono che non puoi mangiarlo. L'aroma e l'odore ti entrano nel naso, ti percorrono il corpo, ti inebriano completamente i sensi e ti stordiscono. Non capisci più nulla, ma sai che devi controllarti. Devi.

Ma ce la farai?

Io ogni giorno lottavo. Lottavo per non dar libero sfogo all'altra parte di me, a quella che i licantropi odiavano.
Vampiri.

Succhia-sangue li chiamavano. Li disprezzavano, erano meno di niente e insignificanti, abominevoli. Creature non degne di calpestare il suolo.

Lukas non si era mai vergognato di far emergere il suo pensiero nei confronti di quegli esseri e anzi non aveva problemi a rincarare le dosi di odio e malevolezza ogni qual volta ne aveva occasione.

- quelle bestie sono dei non-morti. Sono parassiti che dovrebbero abitare l'aldilà, ma che invece sono qui tra noi e si nutrono del nostro sangue e di quello della nostra prole. Sono esseri demoniaci, sono il resto di ciò che erano, sono il freddo che è rimasto dopo la morte. Sai perché? Perché per trasformarsi il loro cuore si deve prima fermare. Muoiono e poi ritornano, ma in una forma diversa e tutto quello che conoscono è la brama di sangue. Il sangue caldo e vitale che hanno perduto per sempre. Vogliono quello che non riavranno mai, vogliono un sentore di vita palpitante. I succhia-sangue sono povera gente che vivrà per l'eternità in una maledizione. -

- come la mia? - chiesi io ingenuamente, non avevo nemmeno la vaga idea del destino che mi era stato assegnato

- solo per metà - rispose Lukas e poi disse delle cose che capì solo più avanti e forse troppo tardi, ma non le dimenticai mai e le tenni ben salde nella mia mente, in un casetto sicuro della mia memoria.

- tu sei un essere ibrido, a metà fra due nature. Sei diverso, ma non sei stato l'unico. Non sei l'unico, ma non è importante -

Non sei l'unico

Lukas aveva usato il tempo presente.

Non sei l'unico

Quindi ne esisteva un altro? E dov'era?

L'alfa aveva detto che ce n'erano stati altri e che li aveva uccisi, avevo creduto di essere l'ultimo della mia specie, ma ora avevo il sospetto di non esserlo più.

Forse Lukas si era sbagliato, doveva essere così o me ne sarei accorto, avrei certamente sentito la presenza di un altro essere come me.

O forse no?

Ero ancora troppo piccolo per comprendere fino in fondo la preziosa informazione che Lukas si era lasciato sfuggire, ma il mio subconscio l'aveva carpita e messa al sicuro,per poi poterla tirare fuori e sfruttarla al momento giusto.

Prima o poi avrei avuto la piena consapevolezza dell'esistenza di un altro ibrido, di un altro "Me" come avrei iniziato a dire.

Prima o poi lo avrei trovato e fatto mio.

Spazio autrice :

Eccomi qui! :) mi scuso per gli aggiornamenti lentissimi, ma purtroppo per ora andremo avanti così!
Allora, cosa ne pensate del giovanissimo Elijah? La storia vi sta piacendo?
Ve lo chiedo perché si sa che i "sequel" sono sempre ostici ahah di solito si tende a dire "era meglio prima" ecc.. ma spero di non deludervi mai e di migliorare sempre per regalarvi storie ogni volta più belle!:)

A presto!;)

Ps: sto lavorando a un nuovo progetto che si chiama "City Lights" se volete/avete voglia o tempo passate pure a sbirciare :)

Chiedo scusa a chi ha visto per l'ennesima volta questo annuncio (da Feelings a Dance fino a Pensieri ) ma ci tenevo a farlo conoscere :)

Vi siete mai chiesti quante vite sfiora un barista? Quante storie ascolta chi sta dietro ad un semplice bancone? Di quanta passione, dolore,tristezza, amore, di quante emozioni viene reso partecipe?

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Vi siete mai chiesti quante vite sfiora un barista? Quante storie ascolta chi sta dietro ad un semplice bancone?
Di quanta passione, dolore,tristezza, amore, di quante emozioni viene reso partecipe?

Ogni persona è una piccola luce di una grande città.

Ogni storia è diversa.

Ogni notte ve ne racconterò una. Vi racconterò una Luce della Città.

***

Grazie mille per l'attenzione e la pazienza!

Ci vediamo al prossimo capitolo!♡

Hybrid II: Elijah [Completo]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora