Capitolo 5: L'eccezione alla Regola

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Nonostante i miei propositi di scovare l'eccezione alla regola, la notte successiva alla mia disfatta come cacciatore non chiusi occhio e quando mi azzardai a farlo, sopraffatto dalla stanchezza, iniziai a rivedere e rivivere ogni singolo istante di quella maledetta giornata. Una giornata che avrei preferito dimenticare.

Non appena chiusi gli occhi il ricordo sotto forma di incubo iniziò a danzare nel mio inconscio scuotendolo e facendomi tremare di rabbia, frustrazione e paura. 

***

Il vampiro era davanti a me. Era una donna dai lunghissimi capelli grigi eppure sembrava giovanissima. Gli occhi color rubino scintillarono nella semi oscurità.

Non aveva paura. Era la prima volta che accadeva.

Mi avvicinai a lei fino a sfiorarla, non importava se ero più basso. Forse le sembravo dolce, eppure sapeva benissimo chi ero!

La guardai dritto negli occhi, cercai di incuterle terrore, ma non sbattè ciglio.
Mi innervosì e la attaccai muovendo la mano destra verso il cuore. Glielo avrei strappato dal petto, esattamente come avevo fatto con tutti gli altri.
La donna mi bloccò o meglio fui io a bloccarmi.

Mi paralizzai.

Hai paura Elijah?

Sentì la sua voce, ma non mosse le labbra. Era nella mia mente. Come era possibile? Non avevo mai sperimentato nulla di simile. Solitamente ero io a intrufolarmi nei pensieri altrui. Mi spaventai. Perché quel vampiro era dentro alla mia testa?
Provai a risponderle

Chi sei? 

Continuò a guardarmi, poi all'improvviso sorrise.

Colei che ti servirà Elijah. Sono la Libellula Nera.

Poi corse via. Via dalla mia mente e dalla mia vista. Corse veloce come solo un vampiro può  fare.

***

Mi svegliai all'improvviso e completamente ricoperto di sudore.

La Libellula Nera

Era un nome che non avevo mai sentito e soprattutto nessuno era mai entrato nella mia mente. Mi sentivo violato, nudo. Solitamente ero io ad entrare nelle teste delle mie prede e a paralizzarle,  non il contrario! Era stata un'esperienza devastante, mi fece sentire debole ed impotente. Pensai ancora a quel nome, continuai a vederlo davanti ai miei occhi per tutto il giorno finché Lukas non venne a trovarmi.

- Alzati Elijah! - urlò - è ora di tornare al lavoro! -

Mi alzai lentamente e determinato a ritrovare quel vampiro.

Ti prenderò. Chiunque tu sia. È una promessa.

Ma ancora non sapevo che non avevo e non avrei mai avuto alcun potere su quell'essere perché in realtà era lei a tenere le redini della mia vita; lei era oltre ogni limite umano e sovraumano anche se ancora non potevo rendermene conto.

Lukas notò il mio sguardo accigliato

- fai bene ad essere arrabbiato piccolo bastardo! Ora forse sarai più motivato. È così?  -

Mi ripresi dai miei pensieri, annuì e mi misi al lavoro. L'allenamento era il solito, quello che avevo sempre fatto in dodici anni di vita e per una frazione di secondo mi chiesi se non fosse il caso di cambiare.

- stavo pensando... - dissi bloccandomi all'improvviso, consapevole che quello che stavo facendo avrebbe fatto infuriare Lukas - che forse dovrei incominciare a sviluppare l'altra parte -

- l'altra parte? Ma che stai dicendo?! -

Come avevo previsto il mio addestratore alzò la voce, visibilmente alterato da quel piccolo e inutile pensiero che la mia mente aveva osato partorire e le mie labbra esternare, trasformandolo così in parole.

- la mia seconda natura - risposi cercando di sembrare calmo, come se stessi parlando di qualcosa di ovvio, e in effetti lo era per me, ma  Lukas aveva le sue idee e non appena mi sentì pronunciare quella frase si bloccò e per una frazione di secondo mi parve una statua di pietra. Fece un passo in avanti,  puntò i suoi occhi nei miei e arrivò quasi a sfiorarmi, tanto che potevo vedere il sangue ribollire all'interno delle sue vene. Non c'era più alcuno spazio fra me e lui, fra me e il suo volto livido di rabbia.

- ritira quello che hai detto piccolo bastardo!-

mi irrigidì, ma questo non mi impedì di dare sfogo ai miei pensiri e così mi azzardai ad aprir bocca per rispondergli e chiedergli perché non potessi imparare ciò che di fatto mi mancava e avrebbe reso, finalmente, completo. Ma non ero io ad avere il coltello dalla parte del manico o almeno non lo avevo sicuramente in quel preciso istante.

- ragazzino ingrato!- urlò Lukas e con un destro mi stese a terra. Caddi come un sacco vuoto, attirato inesorabilmente dalla gravità della terra che mi chiamava e mi abbracciò quando ci sbattei contro tutto il corpo  con una violenza inaudita e così, in meno di un battito di ciglia, tutto divenne buio e freddo.

Quando mi svegliai mi ritrovai da solo nella mia caverna con la testa che  girava incessantemente le membra che pulsavano senza darmi nessuna tregua.
Chiamai Lukas, ma nessuno mi rispose, ritentai e l'unico suono che arrivò alle mie orecchie fu la mia stessa eco. Mi alzai e con un grandissimo sforzo mi avvicinai all'entrata della caverna per guardare fuori e capire che ore fossero. Mi trascinai lentamente e faticosamente fino al limite, sporsi in fuori la testa e davanti a me vidi solo buio pesto.

È notte fonda

Constatai e poi alzai la testa verso il cielo: c'era la Luna Piena.

Lukas e la sua tribù si saranno già trasformati.

Per un attimo pensai di farlo anche io e fuggire, ma qualcosa mi trattenne.

Non posso. Sono troppi e sono nella loro forma di Licantropo: quella più forte.

Questa consapevolezza mi fece girare i tacchi eppure, da quella notte, capì che nessuno avrebbe più potuto trattenermi o avere il diritto di maltrattarmi. Per troppo tempo ero sottostato ai soprusi di Lukas e della sua tribù, ma non sarebbe durato ancora per molto: mi sarei liberato, sarei fuggito e gliela avrei fatta pagare. Quella notte capì che potevo essere libero, che potevo essere me stesso e sfogare finalmente la parte che Lukas aveva creduto di poter sopprimere e far scomparire.

Non ero solo un lupo, ero anche un vampiro, un succhia-sangue come dicevano loro in modo dispregiativo e presto gli avrei insegnato cosa significava, avrebbero imparato a loro spese a temere non Elijah l'ammazza-vampiri, ma semplicemente l'ibrido.

Elijah l'ibrido.

Spazio autrice :

Ciao a tutti! Mi scuso immediatamente per il ritardo, ma come già detto e ripetuto per questa storia si va (purtroppo) a rilento :( sigh :(

Mi dispiace moltissimo farvi aspettare, ma non riesco a fare di meglio e soprattutto non ora che sta per riprendere l'università!

Spero la storia continui comunque a piacervi e appassionarvi! :)

Al prossimo capitolo!:)

Ps: come avete visto c'è un nuovo e misterioso personaggio in gioco! Vi consiglio di non perderlo di vista!^^

Hybrid II: Elijah [Completo]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora