Sto arrivando
Cassandra aveva una particolare combinazione di colori, il suo filo mi conduceva da lei e nel frattempo mi parlava, mi svelava i suoi segreti più intimi e oscuri.
Vedevo tutto di lei.
Avevo capito che era una donna complessa nonostante dominasse in lei una tragica fragilità e solitudine.
C'erano al suo interno una miriade molto sfaccettata di sfumature che partivano dal blu e viravano sul viola scuro, verde e poi nero e grigio, con una sola punta di rosso: forse un lontano ricordo di una qualche passione provata anni addietro. Ogni cosa, in questo modo, attraverso il suo filo sulla mia mappa, mi era chiara. La sua linea era particolare: era formata interamente da tonalità fredde e cupe, non fosse stato per quella piccola punta di fuoco.
Un piccolo fuoco oramai estinto. Ne ero più che certo.
Non era rimasto nulla della luce e del calore della Grecia, la sua terra natale, di quella allegria che aveva provato da bambina, degli amori che sapevano di salsedine. No, Cassandra aveva rifuggito tutto, aveva allontanato ogni cosa che le ricordasse, anche solo minimamente, quella terra. Terra di miti e leggende, di antichità che se ne stavano alla bella vista del sole. Lo stesso sole che non aveva più: ne fuori, ne dentro di lei.
Si era rifugiata nella patria del freddo e del gelo, diventando lei stessa un fragile ghiacciolo diafano.Cassandra non era un vampiro che cacciava granché: odiava il suo stato, cercava di attaccare solo se necessario, oppure quando la fame era troppa, e stando attenda a non uccidere. Li lasciava in vita, lasciava che si trasformassero. Alcune volte si chiedeva se, in fondo, non stesse sbagliando a non dargli il colpo di grazia. Li condannava al suo stesso destino e non sapeva cosa fosse meglio: se la morte o la vita eterna in quel maledetto stato di vampiro. Sceglieva la seconda perché, se mai avessero voluto, avrebbero potuto togliersi da soli il dono della vita o meglio, la maledizione della non- vita. Lei, Cassandra, ci aveva pensato spessissime volte, eppure non ci era mai riuscita: ogni volta accadeva qualcosa che le faceva fare un passo in dietro, che la faceva rinunciare.
Una non-vita era pur sempre qualcosa e forse era soltanto lei che si ostinava a non accettare e adattarsi a quella sua nuova forma.
La non- accettazione era ciò che di peggio poteva esistere, ciò che di più malsano poteva annidarsi del cuore di una persona. O vampiro.
Un vampiro prova emozioni in modo più forte, se di emozioni si può parlare. Sentono di più ciò che li circonda, ciò che li costituisce.
E proprio per questo mi sentii arrivare. Mi percepii chiaramente, come una certezza che all'improvviso si scongela e snida dal profondo del cuore. Mi vide correre e pararlesi davanti.
Non feci nulla per impedirle quella consapevolezza: volevo che sentisse, che vedesse. Volevo ricordasse, in futuro, il giorno in cui mi aveva visto e percepito per la prima volta.
Lessi nella sua mente i suoi pensieri su di me. Era curioso rendersi conto di come le apparenze ingannino.
Mi stava studiando a fondo. Era precisa e intelligente.
***
È solo un ragazzino, non tanto alto e all'apparenza fragile come il cristallo o la porcellana.
Pelle diafana, occhi nè di vampiro, nè di licantropo; capelli di una strana tonalità tra nero e grigio.
Non è umano, ma non è nemmeno come me o come coloro che tanto mi disprezzano e cacciano: i licantropi.
Sembra un bimbo con quel viso senza alcun pelo, eppure percepisco chiaramente il suo potere, la sua forza.***
Mi guardò e rimase ipnotizzata dai miei occhi giallo-dorato e rossi. Cassandra non poté smettere di fissarmi: era come paralizzata e trattenuta al suolo da catene invisibili.
Era esattamente ciò che volevo. Non intendevo spaventarla, eppure avevo bisogno di sapere che era bloccata e inerme. Senza difese.
Feci in modo di non farle sentire più nulla, se non la mia voce, una voce che sapevo lei percepiva stonare maledettamente con la mia apparenza da fanciullo.
***
Io sono Elijah
Cassandra
Lo so
Come mai sei qui?
Per soggiogarti.
Che cosa sifnifica? Cosa stai dicendo?
Ora ti faccio vedere. Non avere paura.
***
Fu un attimo.
Uno sguardo.
Un'onda leggera, un piccolo urto e un tocco gelido sulla sua pelle e poi nella carne, nelle ossa e nelle vene. Nel sangue, in tutto il corpo e all'interno dell'anima: nei meandri più bui e profondi.
Nero. Nero liquido e poi denso, melmoso. Soffocante. Invadente. Pervasivo.
Buio totale.
Fu un secondo.
Un battito di ciglia.
Un annegamento inesorabile e una perdita senza scampo di ogni cosa, di tutto ciò che compone corpo e spirito.
Cassandra non era più nulla, niente se non completamente immersa nel mio volere.Non soffrirai più. Te lo prometto.
Non soffriremo più.
La guardai e lei annuii meccanicamente. Sorrise. Forse, dopo tanto tempo, aveva una speranza.
E forse, dopo troppo tempo, la avevo anche io.
Ce la faremo. Ce la farò e tu mi aiuterai Cassandra.
Lei fece di sì con la testa e così le spiegai quello che avevo in mente, feci scorrere i miei pensieri nei suoi e proiettai nella sua mente diverse immagini, come se le stessi mostrando un vecchio film muto, uno di quelli con l'imbonitore che spiegava cosa accadeva e i viraggi a colori solo di alcune scene. La mettevo così al corrente dei miei piani, certo, ma non di tutto il progetto. Se lo avessi fatto, la avrei messa in pericolo: chi sa troppo fa paura. Le mostrai il necessario, un particolare, un pezzetto della grande tela che stavo dipingendo.
Spazio autrice :
Ciao a tutti!
Scusate il ritardo, ma l'università mi porta via molto tempo, per di più ho avuto delle difficoltà a scrivere questo capitolo... spero non ci siano troppi errori! Nel caso mi scuso, ma scrivo sempre tardi e può darsi che alcune cose mi sfuggano!Ps: la parte sul viraggio a colori dei film muti è corretta, ve lo posso assicurare:)
Ho voluto metterevi qualcosina di mio, per farvi entrare anche nel mio mondo, infatti sto seguendo il corso di "storia e critica del cinema" ed essendo molto interessante ho voluto condividerne qualcosa con voi :)Pps: so che il capitolo è più corto del solito, ma rischiavo di farvi aspettare ancora di più e mi sarebbe dispiaciuto!
Buona lettura e al prossimo capitolo! :)
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Hybrid II: Elijah [Completo]
ParanormalCOLLEGATO AD "HYBRID" se non lo avete letto ci capirete ben poco... spiacente :( "L'altro lato della medaglia è ora svelato" Dal l'introduzione : "Sono cresciuto nell'oblio di una perduta esistenza e sono stato forgiato dall'odio che si è generato...