"Ci vuole anima."

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HE'S POV:
Piove. È da un po' che non ci sentiamo, non so cosa stia facendo e perché non mi cerchi e perché ultimamente sia solo e sempre io a cercarla, conoscendola starà sicuramente rimurginando su qualcosa. Devo dire la verità essere impegnato così con lei, mi fa paura, ho paura di perdere la mia identità, con lei non so mai come comportarmi e spesso non riesco a capirmi nemmeno io. Lei è complicata e anche il mondo che la circonda lo è e sono sempre stato abituato alle cose facili che ora non so proprio cosa fare. Ho così paura di farla soffrire e di farmi odiare, ho paura di sbagliare e di star male anche io. Non ci ho mai messo cuore. Con le altre non ho mai osato, e per quanto volessi un rapporto così con lei, per quanto volessi prenderla in giro come ho fatto con tutte, ho scoperto che è stata lei a prendersi gioco del mio cuore e rubarselo. Sento che quasi nulla mi appartiene e che tutto è nelle sue mani. Le sue mani sicure e agili, ma che involontariamente fanno cadere cose che possono sembrare certezze. So che se ora la cercassi, le metterei pressione così facendo potrebbe scegliere di mollare e non lasciarsi amare. È così che fa quando qualcosa le mette pressione o le fa paura, molla tutto e attacca o tratta con indifferenza coloro che vogliono aiutarla, allontanandoli per soffrire da sola, per soffrire doppiamente perché non vuole questo, vorrebbe superare i suoi problemi con qualcuno ma odia far pesare le sue sventure sulle spalle degli altri e odia farle pesare anche sulle sue, però non lo dice mai e si fa odiare perché pensa che questo le dia forza, se ne sta sola e piange in una stanza buia e quando esce finge un sorriso, un'allegria, finge che le cose le scivolino addosso, soffrendo dentro e non chiedendo aiuto a nessuno.

'Ciao, come stai.?'

'Bene. Tu?.'

'Io sto bene pensando a te, ma tu non stai bene e me ne accorgo dalla freddezza che usi nei toni.'

'Sono solo messaggi, come fai a dire che sono fredda?. Senti stando con me accetti ogni conseguenza, sennò puoi anche andartene via, tanto non ho bisogno di nessuno, sto bene, grazie.'

'Non ti capisco, davvero tu sei un turbine di emozioni, con te un attimo c'è il sole e l'altro c'è la pioggia, capisco che stando con te accetto di avere a che fare con una fottuta bipolare di merda, però cazzo nemmeno io vivo la mia vita rose e fiori, però se sto male te ne parlo e tu mi ascolti, il fatto è che tu ascolti sempre tutti, e quando ne hai bisogno trovi persone, che non hanno voglia di ascoltarti e ti va bene, perché è un peso parlarne con altri, perché non vuoi aprirti, non vuoi far sapere a nessuno ciò che provi, per cui accenni qualcosa, ma non ti spieghi, e ti dico che le persone sono come i libri non si possono giudicare solo dalla copertina, il bello di chi li sa apprezzare è proprio scoprirli, ed è strano sentirtelo dire da uno come me, che non ha mai aperto un libro, ma ho capito che da un po' a questa parte amo la lettura, e qui con te ci sono io, che voglio ascoltarti perché amo quando parli anche per dar aria alla bocca, perché il suono delle tue parole non è mai scontato ed ora che hai trovato qualcuno che vuole starti accanto, puoi parlare, perché voglio leggerti dentro e capire ogni parte di te e assorbire ogni tuo pensiero, per farne uso nel nostro rapporto, per non sbagliare e non avere paura più di nulla. Non avrò paura di ogni cosa profonda che mi dirai e dei tuoi pensieri ne farò buon uso e non li userò mai contro di te, ma per te, perché con te sono più forte. Ciò che non ti uccide ti fortifica, e tu mi uccidi e mi curi e le tue lacune mi fortificano perché vedo aldilà delle mie debolezze e assorbendo il tuo spirito riesco ad essere una persona migliore, grazie anche a quelle cose che pensi negative ma sono esperienze di vita."

"Io non so cosa dire. Grazie, ma ora voglio assimilare tutto e riuscire a capire prima da sola e poi magari parlarne con te. Ma cosa farai quando saprai cosa mi passa per la testa? È vero il mio lato negativo non l'ho mai nascosto, ma cosa farai quando mi entrerai completamente sotto le vene? E cosa accadrà se avrai paura del mio essere?. Ti dico solo che ne parleremo ma non ora. Non puoi aspettarti che mi apra completamente a te."

"Certo lo comprendo. Apprezzo il fatto che hai considerato quello che ho detto."

"Grazie di tutto. Son davvero una frana, dovresti trovare un'altra davvero, una che ti stia sempre accanto e che non abbia questi difetti e questi limiti, un'altra che ti possa accontentare."

"Potrebbe accontentarmi un'altra."

"Lo penso anche io, sai per me va più che bene se mi vuoi lasciare infondo sono io la parte sbagliata."

"Potrei accontentarmi? Ma pensi che le anime abbiano bisogno di un contentino per essere felici?."

"Secondo me no, anche perché sai che non mi sono accontentata mai, la vita facile non è per me, punto all'impossibile, sono attratta come una falena in vicinanza di una candela. Amo le sfide e le conquiste, le cose facili non sono per me e quelle troppo difficili non sono fatte per te. Sono una sfida non impossibile, sono una sfida che va aldilà dell'impossibile e diventa facilmente rinunciabile, per cui dovresti scegliere per te qualcosa che non ti consumi troppo."

"Ho imparato ad amare il fascino dell'azzardo, e sarei più che felice di vivere una situazione impossibile non perché voglia solo giocare, ma perché voglio vivere tutte le emozioni, e non solo contentini. Ho vissuto sempre troppo accontentandomi che ora non lo faccio più. Ho conosciuto l'attrazione, mi sono bruciato. Ho scelto la droga più forte e sono andato in overdose. Ho preso il farmaco più forte e sono guarito ma poi sono morto e rinato, e non sono abituato più ad una vita piatta, sono abituato a degli sbalzi d'umore. Le cose non mi scivolano più addosso, ora mi bagno e tremo, sulla mia pelle ci sono i lividi, ma ti prego non andare perché non sento i brividi."

"Sono felice, cazzo quando sto con te, intendo a parlare anche al telefono io sono felice, e dimentico tutto, per cui la felicità è fatta di attimi di dimenticanza ,che mi doni tu. Spesso dici che ti ho fatto aspettare tanto, ed io che ti ho aspettato per 15 anni cosa dovrei dire?. Sai potremmo incominciare a fare la terapia."

"Terapia? Ah sì bene e quando?."

"Anche ora. Potrei incominciare col togliermi un peso dallo stomaco. Allora io ho paura di perderti, non perché abbia paura di non incontrare nessuno, ma perché ho paura di perdere una persona come te, non sei il massimo ti giuro questo no, hai moltissimi difetti alcuni sono peggiori dei miei, difetti su difetti, ma quei difetti sono sciocchezze in confronto al bene che mi fai. Ho incominciato a volermi bene di più in senso fisico, ho incominciato a non essere troppo pignola su cose che non hanno importanza. Ho sorriso, ed ho pianto, ho pianto per paura di non essere perfetta, per non perdere questo rapporto, che non so definire. Ho imparato ad essere spensierata, ma più di queste cose, è bastata una leggera carezza a farmi tremare il cuore, a farmi vivere a colori piuttosto che in bianco e nero. Sei bastato tu, e mi sei entrato dentro, e non te lo dirò mai che ti amo, perché io ti amo, ma non devi saperlo."

"Io...tu me lo hai appena detto."

"Non voglio che tu lo sappia esplicitamente, ma non posso perdere le persone a cui tengo solo per il mio orgoglio."

"I tuoi difetti come li chiami tu, per me sono sfumature di bellezza, ed io mi sono innamorato di te per quelli, perché senza di quelli, non saresti stata interessante, e so che per te vale molto di più questo, che sentirsi dire sei bella. Anche se lo sei molto, anche se sei molto bella e interessante non te lo dirò mai."

"Lo hai appena fatto."

"Sai non volevo dirtelo esplicitamente ma hai bisogno di certezze perché sei insicura."

"Grazie di esserci nonostante tutto."

"Tu, grazie di esistere.!"

"Devo andare."

"Ti amo."

"Io..ho tanta voglia di te."

"Mi sei dentro."

"Sei l'unica droga di cui mi farei."

"L'unica droga  tra le tante che mi fa più bene."

"Bhe allora ciao."

"Ciao."

Prendimi per mano, e poi scappiamo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora