Me's POV:
Spesso penso che per quanto lui possa essere diverso da me, e sbagliato, penso che nemmeno io sia una ragazza favolosa. Troppe e troppe volte ha visto il mio lato debole, mi stava scoprendo fragile ed indifesa, troppe di quelle volte mi ha visto sulla difensiva ed io l'ho spaventato. Troppe di quelle volte si nota la differenza tra me e le altre ragazze, loro tutte belle e fantastiche, io diversa dalle altre, con l'aspetto di un lupo e la fragilità di un vaso di cristallo, che fuori non si vede ma dentro di me, quando le cose non vanno bene mi rompo in frantumi di vetro. Eppure troppe volte mi sono detta 'non sei bella, sei brutta e nessuno ti vorrà mai', ma quando sto con lui, i suoi occhi e i suoi gesti mi fanno sentire bene e apposto con me stessa, mi fa sentire bella e felice, mi sento bella come le altre, io non mi sento bella per gli altri, ma mi sento bella per me stessa, io mi sento bella, bella anche per lui e mi sento bene come non mai.
Il fatto è che quando si è giovani, si pensa ad apparire più che essere, a possedere che ad avere, a postare più che vivere e a dimostrare agli altri quanto siamo popolari e pieni d'amici, più che a capire se quegli amici ci vogliono davvero bene. Pensiamo sempre ad altro e perdiamo quello a cui teniamo davvero. I rapporti sociali, sono diventati una moda piuttosto che una gioia, i luoghi sono diventati informazioni da aggiungere ai nostri post, che poi questo non guasta, cioè far sapere a tutti dove stiamo, non è un male, non è un male condividere, fin quando si vive e si condivide non c'è nulla di sbagliato, ma quando l'unico cuore che ci resta è quello dei like, bhè dovremmo preoccuparci sul serio, che poi non importa dove sei, ma importa con chi sei e che rapporti hai con quella persona, che tutti i posti potrebbero essere speciali ma con la persona sbagliata pure il cielo può perdere il suo colore, che una brutta giornata con la persona giusta può essere il giorno più bello al mondo, che una piccola cosa può diventare una grande cosa solo se vissuta con il giusto equilibrio. Poi ci penso quelle volte, che vorrei essere in un bel posto come fanno i miei amici, ma voler essere in un bel posto viene dopo, io guardo di più le persone con cui si condividono le gioie, in una foto, poi guardo il luogo. A volte vorrei stare con i miei amici, in un posto bellissimo, che anche una topaia potrebbe essere un castello e poi di cosa te ne fai di un castello se con le persone con cui stai, non sei felice?. Troppe volte sono triste per questi motivi, so che ci sono situazioni peggiori della mia, ma io non ci voglio più convivere così, la differenza tra il sentirsi unica e il sentirsi sbagliata è soffocante e sottilissima, spesso questo filo quasi invisibile mi taglia dentro come la lama di un coltello affilato. Ho sempre pensato che per sentirsi unici, non bisogna fare quello che fanno gli altri, ma vivere le proprie esperienze come si vuole, unicamente, ma mi accorgo che così non è. Non vivo consapevole del fatto che mi godo la mia esistenza, ma vivo consapevole del fatto che per gli altri, mi sono messa sempre in secondo piano, mi sono messa da parte, gli altri venivano sempre prima di me. Ho rinunciato ai miei voleri e ai miei sogni per i voleri e i sogni altrui, ho rinunciato alle mie emozioni, alla mia voglia di conoscere le persone, ed è assurdo perché a volte penso che sono sempre la solita illusa, che non ho mai rinunciato ai miei sogni e che ci spero sempre, ho rinunciato solo a realizzarli ma in mente mia non ci voglio credere, perché io non voglio smettere di sognare e lottare, che troppe volte ho sofferto e che contro tutto e tutti e nonostante i fatti, ho voglia di combattere ancora per poi rinunciare e ricominciare e sentirmi ancora soffocare e sbagliare come sempre, tutto. Il fatto è che quando dai conto agli altri, appartieni a loro.
Mi accorgo che le mie aspettative mi deludono, quando vedo come prendono forma nella realtà. Il fatto è che quando ti aspetti cose grandi, ma i tuoi passi sono piccoli, rimani sempre un po' spiazzato. Per la mia giovane età riesco ad essere consapevole, che non sono come tutti gli altri adolescenti che si fingono problematici e sofferenti, io sono una dei pochi che per quanto si crei problemi e viva in un modo problematico riesce a non mostrarlo mai a nessuno e cerca di non chiedere aiuto, però vorrebbe, e si sente chiusa in gabbia con un guardiano come lupo, ed è un po' un controsenso, perché lei non è solo quella in gabbia, ma è anche quel lupo che non le fa del male, ma che protegge solo il suo lato troppo fragile da mostrare ad un mondo fatto solo di insidie e spine.
Vivere in un modo fatto di incomprensioni e problemi, ti crea un altro problema, ovvero, non sapere più che scuse inventare che maschere indossare, come se ci fossero scuse e maschere utili a mascherare questo grande malore che è il disaccordo di un'anima contrariata.
Che poi come si fa a rimanere immobili in un caos di emozioni?.Angolo autrice:
Hey! Spero che vi piacciano i capitoli di questa storia e gradirei molto dei commenti per conoscere i vostri punti di vista anche per migliorarla laddove la storia abbia delle mancanze. Vi aspetto numerosi. Baci a tutti.!!!
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Prendimi per mano, e poi scappiamo.
Storie breviVorrei dirti, Che ti ho tenuto nel cuore, Che ti ho messo al centro dei miei pensieri, Che ho fatto l'amore con te anche solo pensandoti, Che di notte prendevo appuntamento con te, non c'era notte che non lo facessi, Che mi facevo idee strane su d...