Capitolo 39.

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HE'S POV:

Ce l'ho fatta! L'ho riconquistata, lo speravo, non posso rinunciare all'amore perdendola così.
Ci sono cose che non possono finire così. Non è permesso.
È questo che mi ripeto sempre, il nostro amore non poteva mica finire così, nulla può, il mio tenero cuore non può permettersi dolori così forti, non è permesso.
Ma se questo finisse?
Come reagirebbe il mio fragile cuore?
Come reagirebbe il suo? Che ancor più fragile, si indurirebbe per difesa e non tornerebbe più, ed io  la perderei per sempre. E sai pensavo a me ed a i miei giovani sentimenti, ho scoperto molte cose con te, ho visto aldilà del mio naso e se tu non ci fossi, penserei ancora di essere così libero mentalmente? Però sai pensavo, oggi penso molto, pensavo che non sarò mai libero abbastanza, che mi occupi cuore e mente e sei aria ed io ti amo e ti amo talmente tanto, che ti penso sempre e ti sogno la notte e ti vedo ovunque, in ogni dove, che ricordi te e se non ci sei sto male e credimi non l'avrei mai detto, o non avrei mai pensato di star male per una ragazza, e sto male anche per altro, sto male perché non sono abbastanza per te, che ti meriti di meglio, uno uguale a te con cui tu possa trovare punti in comune, possa ragionare senza spiegarti più volte, qualcuno,che ti meriti e non io, perché sai non vorrei mai farti soffrire e non vorrei mai far finire il nostro amore, ma se ti facessi del male?, se ti facessi soffrire per motivi che non so spiegare, sarei disposto a lasciarti andare, considerando di soffrire ma con te il mondo è più bello,
Che senza di te sto male dentro,
E come ci si sente a star male per davvero?
Che io ti amo troppo per lasciarti andare
Ma se te ne andassi io ti porterei dentro, nel cuore,
Un pezzo di cuore per il tuo ricordo,
In un altro ci metterei il tuo sorriso,
Uno per i tuoi occhi e per il tuo corpo,
Ed infine, uno per te, che anche le altre cose sono tue, ma intendo te, anima, cuore e mente, per sentirti sempre con me, per sentirti sempre mia.

Oggi usciamo insieme. Rivenderla mi dà sempre gioia e sono contento anche di questo.
Eccola, indossa una gonna che arriva sopra al ginocchio di jeans e una canotta nera con degli stivaletti con delle borchie e ha una coda, che dio solo sa, cosa le farei, quando si fa la coda. Mi bacia sulla guancia, poi incomincia ad accarezzarmi il collo e si avvicina di più e la sua mano scende sul petto, ed io sto sudando sette camicie, perché mi sono promesso, che fin quando non si scioglie lei, io dovrò stare fermo.
La sua mano e ferma sulla mia cinta. Cazzo.
Mi sta guardando fisso negli occhi, le sue labbra sono gonfie e penso in tutti modi a come potrebbe usarle e lei mi provoca di più ed io non ce la faccio. Slaccia pian piano la mia cintura e ride maliziosamente, non vorrei che succedesse questo, anche con altri, semmai ci lasciassimo. Non ci voglio pensare.
Poi si ferma, manca poco e mi slaccia i pantaloni, ma non lo fa. La sua mano accarezza ad uno ad uno, i bottoni della camicia, poi mette la sua mano sotto la camicia e la sua bocca contro il mio petto, lascia toccare il lato umido delle sue labbra sul mio petto ed io sto letteralmente scoppiando, anche in quel senso e lei lo sa, dunque voglio punirla. Fa molto cinquanta sfumature, ma deve capire che stuzzicando troppo si può essere puniti. Il suo sedere ora è sotto le mie mani e la sto sculacciando, sulla gonna naturalmente, se avessi potuto spogliarla l'avrei fatto. Che bella punizione, per me è un piacere e so che lo è anche per lei, quasi quasi sento dei gemiti e non sa quanto mi faccia bene udirla. Mi sento troppo eccitato per restare calmo, tiro un bel sospiro e la metto a sedere.

"Mi hai fatto male!"
Brontola come una bambina.

"No, non ti ho fatto male, sarai sicuramente umida per me, bambolina!"

"Sei scandaloso."
Ride compiaciuta, amo quando lo fa, la amo sempre, ormai è come un tatuaggio, incisa sulla mia pelle.

Jenna's POV:

Sono troppo, troppo eccitata ora, e si, forse anche un po' umida. Che imbarazzo pensare a queste cose e ammetterle. Ho tanta voglia di lui, molta.
Confesso che quando lui mi sculacciava era molto piacevole ed appagante. A lui piaceva da morire. Lo sentivo indurirsi sotto di me e sono soddisfatta.
Faccio effetto.
Sono seduta affianco a lui in macchina e si sta trattenendo molto, lo conosco, mi sarebbe saltato addosso, forse mi ama troppo e mi rispetta per trattarmi come con le altre e ho paura che si possa sentire impedito e non voglio che si trattenga da essere quel che è.
Mi mette una mano sulla gamba e la porta su, poi si ferma e fa lo stesso gioco, che facevo io con lui. Interessante.
Io so trattenermi, e lui?.
Una parte di me vuole che continui, un'altra no.
Vado a fuoco.
Mi mette sopra di lui e preme le sue mani sui miei fianchi e la sua lingua si fa strada nella mia bocca e danza con la mia, ed è subito fuoco, anzi che dico incendio!
Tra ansimi e carezze non ci capisco nulla, e succhio la pelle del suo collo molto forte, tanto che quando smetto, gli si forma una macchia violacea molto, ma molto evidente, lui non se ne accorge e quando scendo gli rido in faccia e quando si accorge del marchio, che gli ho fatto, mi guarda storto, e io chiudo la portiera e lo sorrido come una sciocca.
Lo amo, ahimè non riesco a smettere.
Che danno al cuore, che è.

Prendimi per mano, e poi scappiamo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora