Vita complessa

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Il giorno dopo mi svegliai con un grande mal di testa. Avevo passato la notte a piangere e il cuscino era nero per il trucco sbavato... Ops.
Mi alzai e notai, tramite lo specchio appeso al muro, che i miei capelli assomigliavano ad un nido... Un totale disastro!
Dalla finestra, in lontananza, si vedeva il grande prato con i girasoli ma non c'era nessun muro con una porta.
<Sono rinchiusa qui... Per sempre.> Sussurrai, incamminandomi verso il corridoio.
Era proprio come me l'ero immaginato: quadri di bis bis bis nonni, fiori ovunque e moquette stile #Sonoricca, che squallore. Mi manca papà, Tyler e Nicolas...
Sospirai e cercai la cucina, o almeno ci provai! C'erano come minimo trecento stanze.  Aprii una stanza e mi ritrovai davanti una schiena nuda, muscolosa con sue piccole fossette alla base della schiena.
Eh?
L'uomo si girò e mi squadrò dalla testa ai piedi, bloccandosi nell'intento di mettersi una maglia.
< A-ahahah... Questa non è la cucina...> Ridacchiai imbarazzata.
< Sei perspicace.> Rispose l'uomo senza battere ciglio.
< Già... Ahaha... Scusa!> Dissi e scappai verso le scale.
Chi diamine era?? Il nuovo ragazzo si mamma??
Dopo aver sceso due rampe di scale trovai la cucina e appoggiai entrambi i polsi sul bancone, leggermente affannata.
< Scusi!> Dissi alla cameriera. < Per caso sai chi è->
< Potevi chiedermelo prima al posto di scappare come una piccola coniglietta.> Disse una voce familiare alle mie spalle.
Mi girai in modo lento e mi ritrovai a naso-petto(?). Era piuttosto alto, si e no uno e novanta,  e quando alzai il viso verso di lui, i suoi occhi viola scrutarono i miei da cima a fondo. Aveva i capelli corsi e neri avorio e un sorriso... No, non sorrideva affatto.
Mi ricorda tanto una persona....
< Mi scusi...> Sussurrai arrossendo.
Avvicinò una mano al mio mento e con il dito indice mi alzò il viso, come per scrutarlo ancora.
< Pensavo che sarebbe stato meglio incontrarci di persona. Dopotutto... Sono il tuo futuro marito.>
...... EHH??

Nicolas
Andai a casa di Laurel, insieme a Tylor, e "interrogammo" suo padre.
< Io... Non so... Una ragazza l'ha portata in camera sua e... E non di come sono andate nell'altro mondo...>
Io scattai verso le scale mentre Ty chiedeva velocemente perdono per la nostra irruzione.
Mi fermai davanti alla porta e notai uno strano simbolo dorato.
< Cosa..?> Sussurrai.
< La ragazza che era con lei l'ha girata verso sinistra, o così ha detto il padre.>
Si aprì e... Girasoli. La prima cosa che vidi furono dei girasoli giganti.
Feci un bel respiro e dissi freddamente a Tylor. <Non ti mettere nei guai perché non ti salverò.>
< Idem.>

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Scusate se è venuto corto ma ho in mente cose molto illegali nel prossimo capitolo, soprattutto la parte speciale ~

Se vi è piaciuto fatemelo sapere con una piccola stellina o un commento ♥️
Un beso, Debbie!

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