Laurel
Dopo quella dichiarazione il mio cervello non voleva saperne di dormire. Ma che gli era venuto in mente?? Sposarmi?! Arrossii al sol pensiero. Sgattaiolai fuori dalla stanza in cerca di quella di Nicolas, sperando di non sbagliare ovviamente.
Dio santo Nicolas, in che porta sei??
Una mano mi prese dalla cintura e mi trascinò dentro la stanza, tappandomi la bocca per non farmi urlare. Il mio cuore accelerò quando sentii il corpo di Nicolas spingere contro il mio.
< Non fare rumore...> Mi Sussurrò all'orecchio, provocando un brivido su tutto il corpo.
Annuii e lui mi lasciò, rattristandomi per qualche istante. Avevo così bisogno di lui? Si.
< Nicolas sei impazzito? Siamo giovani per sposarci!>
Lo guardai mentre si sedeva sul bordo del letto, incitandomi ad avvicinarmi, e quando fui abbastanza vicina mi misi sopra le tue gambe, in obliquo. Lo abbracciai al collo e chinò la testa verso di me.
Era da un bel po' che non mi baciava, non ricordavo neanche il sapore delle sue labbra...
Socchiusi le labbra ma lui si fermò. < Scusami, sono stato un egoista.> Sussurrò.
Baciami è fatto perdonare, testa pelat-...
< Ancora? Qualcuno qui vuole una punizione!>
Mi ribaltò ridacchiando e si mise su di me, spostandomi una ciocca dal viso mentre si chinò a baciarmi in un lento bacio che, col passare dei secondi, diventò selvaggio. Mi sfilò la maglia e io gli misi nuovamente le braccia intorno al collo, stringendolo il più possibile contro di me.
< Sei sicura?> Sussurrò ansimando leggermente mentre gli mordicchiavo il lobo.
<Mh-Mh...> aggiunsi dopo di lui. < Ti amo...>
< Anch'io, più di qualsiasi cosa.>
Entrambi sorridemmo e gli concessi sia corpo che anima.
...
Quando mi svegliai sentii le sue braccia intorno alla mia vita.
Quindi avevamo...
Diventai rossa e scivolai fuori dal letto, guardandomi allo specchio. Non mi piaceva il mio corpo ma quel mattino non riuscivo a togliermi il sorriso dalla faccia finché non notai un succhiotto sul collo.
Dannazione.
Mi vestii in fretta e gli stampai un bacio sul collo sussurrando. < vado a farmi una doccia in camera mia, a dopo.>
Quando uscii dalla camera m'imbattei in Vincent e dalla sua faccia aveva capito tutto. Mi dispiaceva per lui...
< Io...> cercai di dire ma lui scosse la testa e mi superò.
Lo presi per mano e si fermò.
< cosa c'è? Cosa vuoi da me, Laurel? Mi pare che io non sia gradito qui.> disse con un tono più freddo dal solito.
< Io... Scusa...> Sussurrai con le lacrime agli occhi per poi scappare come una lepre di fronte alla preda. Dopo un bel po' riuscì a fermarmi e mi bloccò contro il muro.
< Laurel...> Sussurrò dispiaciuto e il suo sguardo si posò sulle mie labbra.
Oh no...
Con estrema lentezza avvicinò il viso al mio ma al posto di baciarmi, posò la lingua sul mio labbro inferiore e lo leccò. Chiusi gli occhi a quel contato e quando mise la mano sulla mia nuca, mi baciò con una tale passione da farmi inarcare il corpo contro di lui.
No... Pensai, ma nello stesso istante gemetti.
Continuammo a divorarci nel corridoio vuoto e quando si staccò, notò il succhiotto.
< Ti ha marchiata...> Sussurrò più a se stesso che a me. Avvicinò la bocca al mio collo e mi fece un succhiotto, dall'altra parte però.
...
Mi svegliai di soprassalto nel mio letto e... Che era successo? Un sogno?
Mi alzai velocemente dal letto e mi misi davanti allo specchio. C'erano entrambi i succhiotti.
Merda...
Mi feci una doccia veloce, mi misi un jeans e un dolcevita per coprirli e andai di corsa in salotto dove tutti mi aspettavano a mangiare.
< Scusate il ritardo...> Sussurrai sedendomi capotavola, nel lato opposto a mamma.
Non riuscivo a guardare negli occhi nessuno, così fissai solo il mio piatto pieno di zuppa di verdure.
< Mangia Lau, ti fa bene la zuppa.>
Certo, ma sembra pipì...
Senti tossire Nicolas con di conseguenza un occhiata felina di mia mamma.
Ops...
Cercai di reprimere un sorriso, sentendo un calcio da sotto al tavolo.
< Ahia! > Lanciai un occhiataccia a Nicolas.
< Cosa? > Disse mia madre
< Ahm... Mi sono morsa la lingua.>
< Dovresti fare più attenzione> Aggiunse Nicolas con fare altezzoso e in cambio gli feci un sorriso falso.
< Dopo mangiato, signor Nicolas, voglio parlarle in privato.> finì per dire mamma, chiudendo così ogni conversazione.
...
Dopo pranzo andai nuovamente in giardino, insieme a Ty che però mi lasciò subito per andare al campo si girasoli.
Povera ragazza...
Mi appoggiai al bordo della fontana e guardai il cielo per un po' finché non percepii Nicolas di fronte a me.
< Ehi!> dissi, alzandomi ma lui resto muso senza neanche degnarmi di uno sguardo.
< Torno a casa, mi dispiace.>
Cosa..? < perché??>
< Semplice, io non posso sposare una dampyra.> E con questo si girò, andandotene.
< Ma tu mi avevi detto di amarmi!!> Gli urlai dietro. < Ci amiamo!>
< Lau... Basta...>
< No! Mi sono concessa a te> Questo lo dissi a bassa voce < E io non voglio sposare nessun altro se non te, nonostante la mia età!>
< Ti prego, Lau...>
< Mi avevi promesso di starmi vicino per sempre!>
< HO MENTITO OKAY? NON MI SEI MAI STATA SIMPATICA E QUELLO ERA SOLO SESSO, NIENTE DI C-...>
Lo guardai immobile, senza pensare a nulla. Per tutto il tempo trattenni le lacrime e il fiato, annuendo subito dopo.
< Okay... Ho capito.> Sussurrai, sorpassandolo ma nel farlo gli tirai una spallata. < Puoi andare, io sposerò Vincent... Addio.> E detto questo me ne andai.
< Lau...>
Abbiamo chiuso.
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Vampire Academy
FanfictionLaurel è una ragazza di 17 anni che vive la vita come qualsiasi altra ragazza. L'unico problema? È una Dampyra, nonché metà vampira e metà umana. Nel paesino dove lei e il padre si sono appena trasferiti però c'è una regola: niente esseri umani, nè...