Matrimonio... O no?

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Ci siamo...
Pensai mentre mi acconciavano i capelli in uno chignon ordinato, decorato con dei piccoli fiori qua e là come per ricordare una corona di fiori. Mi truccarono in modo leggero e indossai l'abito da sposa.
Purtroppo mio padre non c'era per portarmi all'altare e mi mancava... Mi asciugai la lacrima con il fazzoletto e mi diressi verso la fontana, nonché il luogo della cerimonia. Se ero agitata? No no, tremavo solo!
Prima di svoltare l'angolo della siepe, mi fermai un secondo e guardai il cielo con qualche sfumatura bianca: lì da qualche parte c'era il mio Nic-... No, non più... Perché non riuscivo a togliermelo dalla testa??
Nascosi il viso dietro il bouquet e cercai di regolare il mio battito, o almeno ci provai.
Sono pronta...
Girai l'angolo e la marcia nunziale iniziò a suonare mentre, passo dopo passo, mi avvicinai a Vincent totalmente nervoso. Si vedeva. Quando alzò lo sguardo per incontrare il mio si calmò per alcuni secondi.
Una volta vicino a lui gli diedi una piccola gomitata e sussurrai.
< Tutto okay?> Mi annuì in risposta, guardando il prete.
< Non mi sono mai sposato, perciò..>
Accennai una risata e lasciai al prete la parola.
< Carissimi, siete qui convenuti davanti al ministro della Chiesa e davanti alla comunità perché la vostra decisione di unirvi in Matrimonio sia fortificata dal sigillo del Signore e il vostro amore, arricchito della sua benedizione, sia rafforzato nella reciproca e perpetua fedeltà e nel compimento degli altri doveri del Matrimonio. Vincent e Laurel siete venuti a celebrare il Matrimonio senza alcuna costrizione, in piena libertà e consapevoli del significato della vostra decisione?>
Mah...
Ci guardammo negli occhi per qualche istante e annuimmo. < Si.>
< Siete disposti, seguendo la via del Matrimonio, ad amarvi e a onorarvi l'un l'altro per tutta la vita?>
<Si.> Rispondemmo in coro.
< Se è vostra intenzione di unirvi in Matrimonio, datevi la mano destra
ed esprimete davanti a Dio e alla sua Chiesa il vostro consenso.>
Ci prendemmo per mano e sorrisi al suo sguardo nervoso.
È così tanto nervoso?
Decisi di parlare prima io siccome lui aveva il groppo alla gola, a quanto pare.
< Io, Laurel, accolgo te, Vincent, come mio sposo. Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.>
Mi guardò negli occhi per un istante. Un lungo istante e abbassò lo sguardo, sussurrando.
< Io, Vincent... >
< Ehi...Tutto bene?> Gli chiesi nuovamente, preoccupata.
Annuì e continuò. < Accolgo te, Laurel, come mia sposa. Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.>
Dopo di che mi lasciò la mano.
Corrugai la fronte, non capendo questo distacco.
< Ho fatto qualcosa di male..?>
< No Lau, tranquilla.> Fisse quasi scazzato.
Lo guardai sorpresa e abbassai lo sguardo abbastanza delusa dal suo atteggiamento e, probabilmente, se ne accorse perché mi sfiorò appena la mano ma la scostai.
< Il Signore onnipotente e misericordioso confermi il consenso che avete manifestato davanti alla Chiesa e vi ricolmi della sua benedizione. L'uomo non osi separare ciò che Dio unisce. Chi ha qualcosa da dire lo dica ora o taccia per sempre.> Continuò il prete, senza preoccuparsi di noi due.
Nelle mie fantasie qui, proprio in questo punto, dovrebbe arrivare Nicolas ma quando guardai verso la siepe non c'era.
Che ti aspettavi?
A quel punto si avvicinò mia madre con le fedi e le passò al prete.
< Il Signore benedica questi anelli
che vi donate scambievolmente
in segno di amore e di fedeltà.>
Li allungò verso di noi e io ne presi una, afferrando la mano di Vincent.
< Vincent ricevi questo anello,
segno del mio amore e della mia fedeltà.> E glielo misi nell'anulare.
Con la mano tremante, Vincent prese l'anello e se lo rigirò tra le dita.
< Che aspetti..?> Sussurrai, guardando i parenti che iniziarono a bisbigliare.
< Io... Io non posso Lau.>
Cosa..?
Mia madre si alzò in piedi e sbottò tutto d'un fiato. < No, tu devi spos... Cioè, perché no?>
Guardai mamma e corrugai la fronte. < Deve?> spostai lo sguardo verso Vincent ma non mi guardava. < Che sta succedendo??>
Strinse la mascella e sussurrò. < Volevo rinunciare al matrimonio ieri sera, tu non mi ami Laurel... Tu ami Nicolas. Ma tua madre ha...> Guardò verso mia mamma e lei scosse la testa in preda al panico. < Ha ricattato Nicolas e... E io non posso portare questo peso sulle spalle.>
Il mondo mi crollò sulle spalle.
< Mamma...> Sussurrai con gli occhi lucidi ma ero totalmente infuriata con lei. < Come hai potuto!!>
Guardai nuovamente Vincent e mi accarezzò la guancia sussurrando. < Vai da lui e non guardare indietro.>
Lo fissai. Ero arrabbiata con lui ma senza dire nulla lo abbracciai. < Troverai di meglio...>
Lui mi strinse ed annuì, lasciandomi poi andare.
< Addio mamma.> Senza guardarla mi alzai il vestito e, con le scarpe col tacco, iniziai a correre verso il campo di girasoli.
< Amore mio, arrivo!>

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