Attacchi di panico

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Tony sorride compiaciuto alle parole di suo padre, abbassa lo sguardo imbarazzato.
Senior, vedendolo un pò a disagio, lo abbraccia forte "Sai, figliolo... avrei sempre voluto essere quello che tu sei ora. Sono davvero fiero di te!"

Rimangono abbracciati per minuti, sperando che il loro legame rimanga solido come ora anche negli anni a venire e che quella felicità che provano in quell'abbraccio così sentito duri per sempre.

Ziva interrompe quel momento magico per richiamare Tony in camera.

"Tony?"
"Si, sono qui. Dimmi..."
"Non sto molto bene... potresti preparare tu la cena e terresti Alexander con te? Non vorrei attaccargli qualcosa..."

preoccupato, Tony le si avvicina, sedendosi sul letto accanto a lei mentre Senior assiste alla scena appoggiato allo stipite della porta.

"Hai la febbre alta, tesoro... dovresti riposare un pò, io chiamo Ducky e gli chiedo di fare un salto qui per visitarti. Se sarà il caso ti riporto in ospedale..."
"No, Tony... ti prego, odio gli ospedali..."
"Sarà meglio sentire cosa ne pensa Ducky prima, se non hai nulla non ci sarà bisogno di portartici..."
"Grazie tesoro..." Ziva chiude gli occhi, accarezzata da Tony si addormenta.

Rimane li fermo a guardarla dormire sotto gli occhi incantati di Senior.

"Figliolo... non ti preoccupare, è solo stanca. È normale, ha partorito da poco... ha bisogno di una bella dormita."
"Non so cosa fare, papà... non so come comportarmi, non sono pratico di queste cose..."
"Imparerai, Junior. Avrai tutto il tempo per capire come gestire queste cose... mi sembra comunque che tu sia già a buon punto, sei molto premuroso e sei disponibile a sacrificarti per la tua famiglia, questo dovrebbe bastare a chiarirti le idee.
Cosa ne dici se ti do una mano con la cena mentre chiami Ducky?"

Sospira sollevato per le sue parole "D'accordo, papà... grazie"

Mentre Tony chiama Ducky, Senior inizia a preparare la cena.


"Hei, papà! Ducky ha detto che tra poco passa di qui per visitare Ziva..."
"Benissimo! Junior... parlami di te, come va...?"
"Cosa intendi?"
"Beh, mi hai raccontato a grandi linee quello che è successo... ma tu stai bene?"
"Se devo dirti la verità... sto magnificamente! I momenti peggiori li ho passati quando mi hanno colpito alla testa togliendomi la vista... non era tanto dolorosa la ferita quanto il pensiero che c'era la possibilità che non potessi vedere il viso di mio figlio e di Ziva... è stata l'unica cosa a rattristarmi quando Ziva mi ha detto di essere incinta..."
"E dimmi... hai detto di aver sentito l'odore di tua madre..."
"Quella notte ci siamo addormentati sul divano guardando un film, quando mi sono alzato sono andato in cucina con Gibbs a fare colazione e quando Ziva ci ha raggiunti... non so cosa sia successo... ho sentito il suo odore ed ho associato quell'odore alla mamma.
Lei era un pò perplessa e si è informata da Ducky che le ha detto che di solito l'odore delle persone cambia a seconda degli ormoni e le è venuto il dubbio... era sconvolta quando mel'ha detto... io invece ero al settimo cielo!!"
"Ahah... ci credo! Come hai associato quell'odore a tua madre?"
"Un flashback. Un ricordo di lei che mi teneva in braccio e mi cullava... ero piccolo ma alcune cose le ricordo ancora!"

"Io non ricordo più l'odore di tua madre... ma so che era un odore buonissimo.
Sai, credo che siate una coppia perfetta..."
"Già... lo sospettavo! Ziva ti è sempre piaciuta, fin da quando l'hai conosciuta..."

Tony, seduto sul divano, culla piano Alex, osservato da suo padre.

Non avrebbe mai pensato di diventare nonno e soprattutto di vedere suo figlio così felice nell'avere tra le mani una creatura così fragile.

Alex apre i suoi occhi verdi, guarda Tony e sorride, facendo sorridere anche lui, gli accarezza la testa da dove spuntano bellissimi ricciolini biondi, si lascia coccolare da Tony, che gli fa solletico facendolo ridacchiare.
Tony ride sentendo la sua vocina chiara e flebile, così piccola, gli gratta il pancino e, sentendo quelle dolci risate, Senior si avvicina a loro guardandoli giocare.

"Sei fantastico, figliolo! Quando eri piccolo farti ridere non era un'impresa facile...era stressante stare con te, solo tua madre era capace di farti sorridere!"
"Ti manca molto la mamma, vero?"
"Terribilmente. Perdere tua madre è stato devastante per me... quando provavo ad andare avanti con donne che non erano lei mi sentivo male... per questo ora ho smesso di cercare! Non c'è nessuno che possa sostituirla..."
"Manca molto anche a me..."

Si guardano tristi negli occhi, il bussare alla porta li ridesta da quei pensieri cupi.

"Ciao Ducky!"
"Oh, Anthony... come sta Ziva?"
"Ha la febbre alta... puoi dargli un'occhiata?"
"Certamente..."

rimane fuori dalla stanza con Alex mentre Ducky visita Ziva.

"Allora?"
"Niente di preoccupante, fortunatamente... è solo un pò stressata! Per qualche giorno dovrai occuparti tu del piccolo Alexander, si riprenderà presto... se dovesse star male questa notte non esitare a chiamarmi, d'accordo?"
"Sarà fatto... grazie di tutto, Ducky!"

Lo accompagna alla porta sollevato per la diagnosi, mette nella culla Alex, che dorme beatamente e si prepara a cenare con suo padre.

Dopo cena ripulisce la cucina, aiutato in parte da suo padre, nonostante i suoi richiami per non farlo sforzare troppo. Tony, guardando un film in sua compagnia, si addormenta stremato sul divano. Senior, vedendolo dormire rilassato lo copre con una coperta, baciandogli la fronte, poi va a dormire nella stanza degli ospiti.

Durante la notte, Ziva si sveglia in preda al panico, inizia a piangere e, non si sa come, Tony sembra sentirla, così va a controllare la situazione.

Entra in camera trovandola seduta sul letto con le ginocchia strette al petto, si culla tra i singhiozzi e le lacrime che scendono copiose sul suo viso.
Spaventato, le si avvicina piano, sedendosi accanto a lei, l'abbraccia forte e protettivo cercando di calmarla

"Hei, occhioni belli... smetti di piangere, così sveglierai Alex... ti prego, non piangere!!"
si appoggia leggera sul suo petto, cullata dolcemente dalle braccia di Tony, alquanto spaventato e agitato.

Senior, svegliato dal trambusto, assiste da lontano, in rigoroso silenzio, osserva come suo figlio riesce pian piano a tranquillizzare Ziva, che si riaddormenta tra le lacrime sul suo petto.

"Ssssshhhh... non piangere... va tutto bene... è tutto finito, tranquilla. Ci sono io qui con te..."

Ziva si tiene stretta a lui stringendogli la maglietta tra le sue mani, come per chiedergli di restare con lei.
Tony si sistema meglio sul letto prendendola in braccio, le fa appoggiare la testa sul suo petto e continua a cullarla piano come si culla un bambino spaventato.
Rimane con lei tutta la notte, sempre sveglio e attento ad ogni suo movimento.

Senior allora entra nella stanza avvicinandosi a Tony e si china accanto a lui "Tutto bene figliolo?"
"Si..."
"Come posso aiutarti...?"

il suo silenzio e quello sguardo cupo lo preoccupano, gli appoggia una mano sulla spalla, facendolo tornare in se "Tony? Vuoi che chiamo Ducky? Ti prego, fatti aiutare!"

Lo guarda negli occhi facendo un cenno positivo con la testa.

Senior sorride, gli accarezza i capelli per aiutarlo a stare meglio e per fargli capire che lui è e sarà sempre presente per aiutarlo, non lo abbandonerà di nuovo come quando era giovane.

Esce dalla stanza in silenzio, prende il telefono e chiama Ducky.

Si presenta poco dopo a casa di Tony per visitare Ziva.

Ancora tra le braccia di Tony le fa qualche controllo, poi da la sua diagnosi " Sembra proprio che si tratti di un attacco di panico, mio caro... le prescrivo qualche calmante così potrà dormire bene la notte..."
"Per quanto durerà?"
"Beh... in genere dura pochi giorni... come ti dicevo è stressata... devi cercare di tenerla a letto a riposo il più possibile... questo mi ricorda un vecchio caso del '92, dovetti visitare..."
"Ducky... ti prego! Non adesso... sono stanco. Sei sicuro che ora starà meglio?"
"Ehmmm... si, certo... però mi hai interrotto sul più bello... sei come Jethro!!"

Sorride di sbieco alle sue parole, saluta Ducky mentre Senior lo accompagna alla porta, appena torna in camera per parlare un pò con Tony lo trova abbracciato a Ziva che dorme profondamente.

"Beh... parleremo domani...!!"

Se Si Potesse Non Morire 2 - Un Arrivo InaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora